Innova per l'Italia: appello a ricerca e imprese per arginare l’epidemia
Si chiama Innova per l'Italia ed è una vera e propria chiamata alle armi che il Governo lancia a imprese e mondo della ricerca italiano per contrastare il propagarsi dell’epidemia grazie alla ricerca e all'innovazione. L’obiettivo è infatti quello di individuare tecnologie capaci di contenere il virus e uscire il più velocemente possibile dall’emergenza in atto.
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“Innova per l’Italia” è , infatti, un invito a tutti quei soggetti (pubblici e privati) che, attraverso le proprie tecnologie, possono fornire un contributo per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Coronavirus sull’intero territorio nazionale.
L'iniziativa è promossa dai Ministeri allo sviluppo economici e all'Innovazione, assieme a Invitalia, a sostegno della struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus incaricata di rispondere alle carenze di dispositivi medici (ma non solo) per affrontare l’emergenza Coronavirus.
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Gli obiettivi di Innova per l'Italia
Tecnologia e Innovazione (attraverso processi, prodotti e soluzioni) possono contribuire significativamente a rispondere all’emergenza causata dal Coronavirus.
Per questo il Governo invita aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti a proporre il loro contributo in tre ambiti:
- Il reperimento, l’innovazione o la riconversione industriale delle proprie tecnologie e processi, per accrescere la disponibilità di dispositivi di protezione individuale (in particolare mascherine chirurgiche) e la produzione dei sistemi complessi dei respiratori per il trattamento delle sindromi respiratorie (inclusi singoli componenti).
- Il reperimento di kit o tecnologie innovative che facilitino la diagnosi del Covid-19, ovvero tamponi e elementi accessori o altri strumenti per la diagnosi facilitata e veloce, nel rispetto degli standard di affidabilità richiesta.
- Tecnologie e strumenti che consentano o facilitino il monitoraggio e la prevenzione del Covid-19.
Chi può partecipare a Innova per l'Italia
La platea di soggetti potenzialmente in possesso di tecnologie e sistemi produttivi riconvertibili per rispondere all’emergenza è vario.
Si va dalle aziende che già producono beni come mascherine o respiratori o che possono convertire rapidamente la propria produzione per realizzarli in parte o in toto, a quelle che producono tamponi adatti alla diagnosi del Covid-19 (o che potrebbero indirizzare la produzione a tali finalità), fino a quelle che hanno già a disposizione piattaforme (o le possono adattare in brevissimo tempo), tecniche e algoritmi di analisi e intelligenza artificiale, robot, droni e altre tecnologie per il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19 e che possano essere utilizzati per il supporto ai pazienti così come dalla Protezione Civile e gli altri Enti interessati.
Saranno considerati solo i servizi e interventi che rispondano, tra gli altri, ai seguenti criteri:
- I proponenti siano aziende (startup, PMI, grandi imprese), enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni (che possono interagire con associati in grado di rispondere a queste esigenze), cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, quindi non singole persone o professionisti.
- Siano concrete proposte realizzabili in tempi compatibili con l’emergenza, pur senza alcun impegno od obbligo.
- Possano mettere a disposizione, autocertificandosi, una componente significativa in termini di capacità produttiva e volumi per l’impiego sul territorio nazionale o a livello regionale in tempi brevi.
- Siano indicati i tempi, le modalità e le possibili quantità per la realizzazione della proposta.
- Siano validi per tutto il territorio nazionale o per una o più regioni.
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Che succede alle proposte “valide”?
Le proposte verranno valutate dalla struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, che deciderà se attivarsi per i passi successivi mettendosi in contatto con i soggetti proponenti, in considerazione della tipologia di proposta e urgenza emergenziale.
In questa fase la priorità assoluta sarà data, in particolare, a soluzioni relative ai dispositivi di protezione individuale e respiratori.
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