Lanciato il Covid-19 Social Response Bond di CDP
Il Gruppo CDP ha lanciato sul mercato dei capitali un Social Bond in due tranche, dal valore di 1 miliardo di euro, destinato ad investitori istituzionali. I fondi raccolti saranno usati per sostenere imprese e pubbliche amministrazioni colpite dalla pandemia.
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Il Covid-19 Social Response Bond è l’ultima operazione, in termini cronologici, promossa dal Gruppo Cassa depositi e prestiti (CDP) per supportare il piano straordinario a favore delle imprese e degli enti territoriali, nel contesto dell’emergenza Coronavirus.
Che cos’è il Covid-19 Social Response Bond di CDP?
I Social bond - lo ricordiamo - sono uno strumento che fa parte di una forma innovativa di finanza (Impact investing) che permette al settore pubblico di raccogliere finanziamenti privati per la realizzazione di progetti di impatto sociale.
L’emissione da parte di CDP si è rivolta principalmente ai cosiddetti Socially Responsible Investors, investitori istituzionali che hanno accolto con successo il social bond lanciato da CDP (hanno risposto in 130, il 47% dei quali esteri).
A confermarlo anche l’AD del Gruppo, Fabrizio Palermo, secondo cui “la domanda registrata dimostra la crescente attenzione degli investitori nei confronti di iniziative ad alto impatto sociale e ambientale, oltre a rappresentare un segnale positivo nei confronti dell’Italia”.
Cosa sarà finanziato con il Social Bond?
I fondi, infatti, saranno utilizzati per finanziare iniziative finalizzate sia a soluzioni di breve termine, per far fronte all’emergenza contingente sia, in linea con la mission di CDP, per sostenere la ripresa economica attraverso investimenti di medio-lungo periodo.
I proventi delle obbligazioni saranno destinati a supportare attività concrete che contribuiranno al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (con particolare riferimento agli SDGs 3 e 8).
Più nello specifico, tra le principali iniziative - in linea con i criteri descritti nel “CDP Green, Social and Sustainability Bond Framework” - rientrano:
- La facilitazione dell’accesso al credito, sia in forma diretta che indiretta per il tramite del sistema bancario, alle piccole e medie imprese italiane che sono state particolarmente colpite da questa pandemia;
- Il supporto agli enti pubblici e le comunità locali nell’implementazione di misure volte anche a rafforzare e intensificare la capacità di risposta del sistema sanitario locale, contribuendo in tal modo ad assicurare l’accesso da parte di tutti ai servizi sanitari.
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Le caratteristiche del Covid-19 Social Response Bond
Le due tranche del COVID-19 Social Response Bond – emesso ai sensi del Debt Issuance Programme (DIP), il programma di emissioni a medio-lungo termine di CDP dell’ammontare di 10 miliardi di euro – hanno le seguenti caratteristiche:
- 500 milioni di euro, durata 3 anni (aprile 2023) con una cedola annua lorda pari a 1,500%;
- 500 milioni di euro, durata 7 anni (aprile 2027) con una cedola annua lorda pari a 2,000%.
Il rating a medio-lungo termine dei titoli, per i quali è stata fatta domanda di ammissione alle negoziazioni presso la Borsa del Lussemburgo, sarà pari a BBB (negativo) per S&P, BBB (negativo) per Fitch e BBB+ (stabile) per Scope.
Banca IMI (Gruppo Intesa Sanpaolo), BNP Paribas, Morgan Stanley, MPS Capital Services, Santander, Societe Generale e UniCredit hanno agito da Joint Lead Managers e Joint Bookrunners dell’operazione.
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