Fase 3: Conte, Industria 4.0 plus per ripartire l'Italia
In vista degli Stati generali dell'economia che prenderanno il via nel fine settimana, il premier Giuseppe Conte annuncia che il Piano per il rilancio dell'Italia punterà sul digitale e sulla robotica, con una nuova versione delle misure per l'Industria 4.0, ribattezzata Industria 4.0 plus.
> Recovery Fund: Von der Leyen annuncia il Next Generation EU da 750 miliardi
Incontrando i giornalisti alla vigilia degli Stati generali dell'economia - che si terranno dal 13 al 21 giugno a Roma - Conte ha illustrato quali saranno i pilastri portanti del Recovery plan italiano: una rete nazionale unica in fibra ottica, un piano cashless e un'Industria 4.0 plus.
I dettagli forniti alla stampa vanno ad integrare le informazioni già presentate dal premier nelle scorse settimane durante il discorso del 3 giugno - in concomitanza con la riapertura delle regioni e delle frontiere - e nella lettera inviata al Corriere della Sera.
Il Recovery Plan di Conte
La parola d'ordine del Recovery plan italiano è modernizzazione, quindi sì all'introduzione di incentivi alla digitalizzazione, ai pagamenti elettronici e all’innovazione per colmare il digital divide che in questo periodo si è fatto sentire più che mai lungo lo stivale.
Per favorire la crescita di un ecosistema innovativo in linea con gli obiettivi di crescita sostenibile e del Green deal europeo, Conte fa sapere che sarà varata una nuova versione del piano Impresa 4.0, che si chiamerà Impresa 4.0 plus e "avrà incentivi consistenti per una spinta ulteriore alla digitalizzazione delle imprese, per quelle che investono in robotica e adottano anche l’intelligenza artificiale".
Il Recovery plan italiano dovrà prevedere anche una seria riforma fiscale, oltre alla semplificazione delle procedure per gli appalti.
“Stiamo lavorando per le misure più immediate, ma dobbiamo recuperare una visione strategica, con specifici progetti di investimenti che chiederemo all’Europa di finanziare. Il nostro Recovery plan lo presenteremo a settembre, ma già oggi stiamo lavorando un piano di rilancio più ampio che sarà condiviso da tutti i ministri e da tutte le forze di maggioranza e che presenteremo alle forze produttive e sociali che da sabato incontreremo", ha dichiarato Conte.
Il Piano per il rilancio dell'Italia sarà infatti al centro dei lavori degli Stati generali, che prenderanno il via dalle proposte presentate nei giorni scorsi dalla task force di Vittorio Colao. Durante tutta l'estate proseguirà poi il confronto con le parti sociali, allo scopo di presentare dopo l'estate gli interventi necessari ad accedere ai fondi del Recovery fund.
Per implementare il Recovery plan italiano sarà comunque necessario utilizzare anche altre risorse rispetto a quelle provenienti dal Recovery fund, da SURE ed eventualmente dal MES, perché ci saranno misure che non possono essere finanziate con i fondi UE.
Il premier ha spiegato che oltre 100 miliardi di euro saranno scongelati con una sorta di estensione del modello Genova. "Non si tratta di cambiare il codice degli appalti", ma "di introdurre norme temporanee per superare i vincoli burocratici in modo da far partire subito i cantieri".
> Bilancio UE: 1.850 miliardi per QFP 2021-2027 e Recovery Plan