CDP Venture Capital - Fondo innovazione: il piano 2020-2022 vale 1 miliardo
Presentato da Cdp Venture Capital – Fondo Nazionale Innovazione il piano 2020-2022. Obiettivo: finanziare oltre mille startup nei prossimi due anni, e creare una serie di fondi che coprano le varie fasi di vita delle imprese innovative, non solo Nord ma anche al Centro e al Sud.
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Ad approvare il piano, denominato “Dall’Italia per innovare l’Italia” è stato il cda della sgr di Cassa Depositi e Prestiti, presieduta da Francesca Bria e il cui amministratore delegato e direttore generale è Enrico Resmini.
La dotazione dei fondi di Cdp Venture Capital è di circa 1 miliardo di euro, di cui circa 800 milioni già sottoscritti, con le risorse allocate pariteticamente dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal gruppo CDP attraverso la sua controllata Cdp Equity.
Degli 800 milioni di euro già sottoscritti, 260 milioni sono arrivati dal Fondo di co-investimento del MISE, che co-investirà sistematicamente con i fondi gestiti da Cdp Venture Capital.
Quattro i fondi già attivi e nei prossimi mesi Cdp Venture Capital ne lancerà altri due, oltre ad un ulteriore fondo previsto per i primi mesi del 2021. Complessivamente, la Sgr di Cdp ha oggi in valutazione oltre 200 opportunità e conta di deliberare, complessivamente, investimenti per oltre 250 milioni entro la fine del 2020.
Obiettivo: finanziare 1.000 startup entro il 2022
“Cdp Venture Capital è il nuovo veicolo del gruppo Cdp che nasce per sostenere lo sviluppo dell’ecosistema del venture capital. Un’iniziativa fortemente voluta da Cdp con Mise, Mef e Invitalia e la dotazione di un miliardo è una cifra importante e il primo passo verso ulteriori investimenti”, ha commentato l’Ad di Cdp Fabrizio Palermo. “L’obiettivo è finanziare oltre 1.000 startup entro il 2022, creare più di 20 team, almeno altri 15 acceleratori, una serie di operatori e fare sistema, collegare l’innovazione e le aziende. Collegare anche i ricercatori e il mondo dell’Università”.
Palermo ha poi sottolineato che “l’obiettivo è creare una serie di fondi che coprano le varie fasi. Con attenzione alla distribuzione geografica: non solo Nord ma anche Centro e Sud. E flessibilità sia con investimenti diretti dove il mercato non è maturo sia indiretti. La Sgr è già operativa, per la sede sono stati avviati i lavori e l’obiettivo è completare il percorso entro fine anno. L’obiettivo non è solo lanciare un fondo ma lanciare l’ecosistema del venture capital nel suo complesso che è una leva per il Paese”.
I fondi già attivi...
Nel corso della presentazione del piano, Resmini ha illustrato innanzitutto l'andamento dei fondi attivi, quattro per la precisione:
- Fondo Italia Venture I: operativo dal 2015, investe in startup e PMI innovative in Italia ed opera principalmente nei settori digitale, biotech, medicale e high tech. Ha una dotazione pari a 80 milioni e attualmente gestisce un portafoglio di 20 aziende;
- Fondo Italia Venture II - Fondo Imprese Sud: ha l'obiettivo di accelerare la competitività e lo sviluppo di startup e PMI innovative nel Mezzogiorno investendo in tutte le fasi del ciclo di vita di un'impresa, dal seed al growth/expansion. Dispone di una dotazione di 150 milioni;
- Fondo di Fondi VenturItaly: investe in fondi di Venture Capital, inclusi first time team/first time fund, allo scopo di generare nuovi operatori sul mercato e nuovi team all'interno di gestori già attivi sul mercato, nonché supportare i fondi successivi di gestori esistenti. Ha una dotazione di 300 milioni (sottoscritti da Cdp Equity e attraverso le risorse del fondo di co-investimento Mise);
- Fondo Acceleratori: diventato operativo a fine maggio, ha lo scopo di aiutare la creazione e/o lo sviluppo di programmi di accelerazione verticali su settori strategici, investendo nelle start up che partecipano ai programmi supportati dal Fondo. Il fondo interverrà, in modo diretto e indiretto, per dare sostegno finanziario e/o manageriale a favore di acceleratori di impresa e di start up innovative ad alto contenuto tecnologico, operanti in settori ad elevato potenziale di crescita. Ha una dotazione iniziale di 125 milioni (sottoscritti da Cdp Equity e attraverso le risorse del fondo di co-investimento Mise).
I fondi in arrivo tra il 2020 e il 2021
Nei prossimi mesi Cdp Venture Capital lancerà, inoltre, due nuovi fondi:
- Fondo Corporate Venture Capital, che coinvolge direttamente come Limited Partners alcune tra le principali aziende partecipate dal Gruppo Cdp e che investirà direttamente in startup focalizzate su alcuni degli ambiti strategici del Paese. Avrà una dotazione iniziale di 150 milioni;
- Fondo Tech Transfer, con l'obiettivo di supportare la filiera del trasferimento tecnologico mediante la creazione di Poli di Trasferimento Tecnologico, il co-investimento selettivo nelle start up più promettenti e l'investimento in fondi verticali specializzati. Avrà una dotazione iniziale di 150 milioni.
Nei primi mesi del 2021, è previsto, infine, il lancio del Fondo Late Stage, con una dotazione iniziale di 100 milioni, con lo scopo di sostenere direttamente le startup già in fase 'matura' che necessitino di capitali per ulteriore consolidamento ed espansione sui mercati internazionali, contribuendo così allo sviluppo di aziende ad alto contenuto tecnologico, con potenziale prospettico anche per la grande industria.
Il divario con la Silicon Valley e le altre regioni avanzate si sta riducendo
Per la presidente Francesca Bria, il Fondo nazionale innovazione “evidenzia la centralità dell’innovazione tecnologica ed è un supporto a tutta la filiera per garantire al Paese di crescere in modo sostenibile, inclusivo e su un lungo periodo”.
Una missione in linea con i piani della Commissione europea, che ha “l’ambizione di riprendere la leadership globale recuperando sovranità tecnologica. Il divario con la Silicon Valley e le altre regioni avanzate si sta riducendo”, prosegue Bria.
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