Decreto Ristori: prorogato esonero contributivo agricoltura. Aiuti per quarta gamma
La legge n. 176-2020 - che converte il primo decreto Ristori e ingloba i dl Ristori bis, ter e quater - proroga l'esonero contributivo a favore di agricoltura, pesca e acquacoltura e allarga le maglie del Fondo per la quarta gamma e la prima gamma evoluta.
Tutte le misure della legge di conversione del decreto Ristori
In base alla legge di conversione dei dl Ristori pubblicata in Gazzetta ufficiale, l'esonero contributivo per la filiera agroalimentare e i contributi a fondo perduto per i prodotti di quarta gamma e di prima gamma evoluta valgono complessivamente circa 715 milioni di euro.
Esonero contributivo per agricoltura, pesca e acquacoltura
L'esonero contributivo per le filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e birra, vale infatti 695 milioni di euro, di cui:
- 356 milioni per il mese di novembre previsto dal primo decreto Ristori,
- 339 milioni per il mese di dicembre previsto dal dl Ristori Bis.
L’esonero è riconosciuto, nei limiti della contribuzione dovuta al netto di altre agevolazioni o riduzioni delle aliquote di finanziamento della previdenza obbligatoria. L'agevolazione spetta anche agli imprenditori agricoli professionali e a coltivatori diretti, mezzadri e coloni.
Decreto Ristori: a chi vanno gli esoneri contributivi Covid-19
20 milioni per contributi a quarta gamma e prima gamma evoluta
Il provvedimento va poi a modificare l’articolo 58-bis del decreto Agosto che stanziava 20 milioni di euro per gli operatori del settore della quarta gamma, cioè il mercato dei prodotti ortofrutticoli lavati, confezionati e pronti al consumo.
Nella nuova versione contenuta nella legge di conversione dei dl Ristori, il sostegno è esteso anche alla prima gamma evoluta, cioè i prodotti freschi confezionati che devono essere lavati prima del consumo.
Il contributo è destinato alle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli riconosciute ed alle loro associazioni per far fronte alla riduzione del valore della produzione commercializzata verificatasi a seguito dell'emergenza Covid-19.
In particolare il sostegno è concesso, sempre nel limite complessivo di spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2020, per la raccolta prima della maturazione o la mancata raccolta dei prodotti ortofrutticoli destinati alla quarta gamma ed alla prima gamma evoluta, sulla base delle informazioni disponibili nel fascicolo aziendale e nel registro dei trattamenti.
L'importo del contributo è pari alla differenza tra l’ammontare del fatturato del periodo da marzo a luglio 2019 e l’ammontare del fatturato dello stesso periodo dell’anno 2020 ed è ripartito dalle organizzazioni ed associazioni beneficiarie tra i soci produttori in ragione della riduzione di prodotto conferito. In caso di superamento del limite complessivo di spesa, l’importo dell'aiuto è ridotto proporzionalmente tra i soggetti beneficiari.
Un decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali definirà i criteri e le modalità di attuazione della misura.
Decreto Ristori bis: come funzionano i contributi a fondo perduto
Consulta la legge n. 176-2020 conversione del decreto Ristori n. 137-2020
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