Come cambia il bonus 200 euro nel decreto Aiuti bis?

Estensione delBonus 200 euro lavoratori e pensionati - Foto di Monstera da Pexels bonus 200 euro anche ai lavoratori dipendenti finora esclusi e rifinanziamento del fondo per l'indennità riservata agli autonomi. Sono queste le misure che hanno trovato spazio nella legge di conversione del decreto-legge Aiuti bis (DL n. 115-2022), appena entrata in vigore.

Come funziona il bonus 150 euro nel decreto Aiuti ter?

Il bonus anti inflazione si inserisce in un ampio ventaglio di 'strumenti eccezionali' per famiglie e imprese, in risposta all’accelerazione dei prezzi, in particolare dell’energia e dei materiali, e alla crisi ucraina.

La misura, introdotta dal decreto Aiuti (DL n. 50-2022), ha coinvolto in prima battuta lavoratori dipendenti, pubblici e privati, ma anche lavoratori domestici; titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa; stagionali, a tempo determinato e intermittenti; iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo; autonomi occasionali privi di partita IVA; incaricati alle vendite a domicilio. 

Con la legge di conversione del dl Aiuti bis la platea dei soggetti interessati dal bonus 200 euro è stata allargata ad una serie di soggetti che non hanno potuto percepirlo a luglio, poiché interessati da eventi coperti figurativamente dall’INPS. Grazie a questo provvedimento, viene garantito il contributo anche ai dottorandi, agli assegnisti di ricerca e ai collaboratori sportivi.

Oltre all'elargizione del bonus a nuovi beneficiari, si stabilisce una nuova iniezione di risorse al Fondo per la concessione dell'indennità una tantum in favore dei lavoratori autonomi: questa misura è ancora in stallo a causa della mancanza del decreto attuativo per richiedere il sussidio.

Ecco in che modo e quando le tante categorie di lavoratori italiani, dai dipendenti agli stagionali, ricevono il sussidio contro il carovita. 

Tutto quello che c'è da sapere sul bonus 200 euro

Decreto Aiuti: bonus 200 euro, come funziona e a chi spetta

Il bonus anti-inflazione, introdotto con il decreto Aiuti, è uno strumento eccezionale riservato ad un'ampia platea di beneficiari per rispondere all’accelerazione dei prezzi, in particolare dell’energia e dei materiali, aggravata dalla crisi ucraina.

L'indennità, già estesa in una seconda stesura del dl 50-2022 ai percettori del reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali, agli autonomi e ai collaboratori domestici, è stata allargata in sede di conversione in legge del decreto Aiuti anche a titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo, gli 'intermittenti', i lavoratori dello spettacolo, gli incaricati alle vendite a domicilio, gli autonomi (senza partita Iva). 

Nel complesso, quindi, sono stati oltre 31 milioni gli italiani a ricevere il contributo una tantum a luglio. Le risorse per finanziare la misura ammontavano a 6,3 miliardi di euro. Ecco le categorie interessate e i requisiti per ottenere il bonus 200 euro.

Dipendenti pubblici e privati

Per i lavoratori dipendenti per i quali è riconosciuto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 0,8 punti percentuali (il requisito era una retribuzione annuale imponibile fino a 35mila euro) non è stato necessario inoltrare alcuna domanda: i 200 euro sono arrivati, per il tramite del datore di lavoro, direttamente con lo stipendio di luglio.

Il bonus è stato dato in via automatica dai datori di lavoro ai lavoratori dipendenti pubblici e privati. Per quest'ultima categoria, il dipendente ha dovuto presentare un modello di certificazione dove dichiara di non essere titolare di altre tipologie di prestazioni lavorative.

Il beneficio spetta una sola volta, anche nel caso di titolari di più rapporti di lavoro. L’indennità non era cedibile né sequestrabile né pignorabile e non ha costituito reddito né ai fini fiscali né ai fini dell’Isee. 

Pensionati 

Con la mensilità di luglio 2022, l’Inps ha erogato d’ufficio il contributo una tantum di 200 euro ai titolari residenti in Italia di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022. 

Il requisito era un reddito personale 2021 assoggettabile a Irpef, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore a 35mila euro. Il bonus non poteva essere ceduto, sequestrato o pignorato e non ha costituito reddito né ai fini fiscali né ai fini dell'Isee.

Disoccupati

L’Inps ha riconosciuto il contributo straordinario di 200 euro a coloro che hanno percepito per il mese di giugno 2022 le prestazioni di Naspi e Dis-Coll. Bonus anche per coloro che nel corso del 2022 percepiscono l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021.

Reddito di cittadinanza

Il contributo una tantum di 200 euro è stato erogato anche ai percettori del Reddito di cittadinanza, come integrazione nella rata di luglio dell'assegno di RdC. Unica condizione necessaria per ottenere l'incentivo era che nel nucleo beneficiario non ci fossero soggetti aventi diritto all’indennità in quanto appartenenti ad altre categorie.

Lavoratori domestici

Anche i lavoratori domestici, che risultino titolari di rapporto di lavoro all’entrata in vigore del dl Aiuti, hanno avuto diritto all'indennità da 200 euro a luglio. Per ottenerla è stato necessario presentare l'apposita domanda e successivamente l’Inps ha provveduto ad erogare il sussidio.

Co.co.co.

L'Inps, a domanda, ha erogato il contributo una tantum di 200 euro ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con contratto attivo alla data di entrata in vigore del dl n. 50-2022.

L'indennità era riservata a coloro che sono iscritti alla Gestione separata dell’Istituto, non titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e con reddito derivante dai rapporti co.co.co. non superiore a 35mila euro per il 2021.

Stagionali del turismo e dello spettacolo

Il bonus 200 euro spettava anche ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport che hanno ottenuto le indennità previste dai decreti per l’emergenza da Covid-19 (dl Sostegni e dl Sostegni bis). L'una tantum è stato erogato automaticamente dall'Inps.

Lavoratori a intermittenza

Hanno dovuto presentare domanda all’Inps per ottenere il sussidio da 200 euro i lavoratori intermittenti che abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate, da cui abbiano ricavato un reddito non superiore a 35mila euro per l'anno 2021.

Lavoratori dello spettacolo

L'Istituto di previdenza, a domanda, ha erogato i 200 euro ai lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che, nel 2021 hanno avuto almeno 50 contributi giornalieri versati. Come per altre categorie, anche in questo caso il tetto di reddito derivante era fissato a 35mila euro per il 2021.

Incaricati vendite a domicilio

Hanno avuto diritto ai 200 euro anche gli incaricati alle vendite a domicilio con reddito nell’anno 2021 derivante da queste attività attività superiore a 5mila euro e titolari di partita Iva attiva. Per ottenere l’indennità hanno dovuto presentare la domanda all’Inps.

Autonomi (senza partita Iva)

L'Inps, a domanda, ha erogato i 200 euro ai lavoratori autonomi privi di partita Iva, che, nel 2021, sono stati titolari di contratti autonomi occasionali con accredito di almeno un contributo mensile. Per ottenere l'indennità questi soggetti dovevano essere iscritti alla Gestione separata dell’Istituto alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. 

Decreto Aiuti bis: bonus 200 euro anche a precari e sportivi

La legge di conversione del dl Aiuti bis ha allargato ulteriormente la platea dei destinatari del bonus 200 euro. 

L’articolo 22 del provvedimento autorizza infatti l'erogazione dell’indennità anche ai lavoratori dipendenti che non hanno potuto percepirla a luglio, come ad esempio braccianti dell’agricoltura, precari della scuola e lavoratori con contratti di somministrazione.

Il mancato riconoscimento del bonus 200 euro ad alcune categorie è collegato al fatto che questi lavoratori erano stati esclusi dall'esonero contributivo nel primo semestre dell'anno previsto dalla legge di Bilancio 2022 perché interessati da eventi, come la maternità e la cassa integrazione, coperti solo figurativamente dall'Inps. Di conseguenza, questi soggetti non hanno neanche maturato il diritto al contributo una tantum.

La platea dei beneficiari del contributo è stata estesa anche a soggetti quali i pensionati con decorrenza entro il 1° luglio 2022 (anziché il 30 giugno 2022), con reddito assoggettabile ad IRPEF fino a 35mila euro nel 2021, nonché ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca con contratti attivi al 18 maggio 2022, con reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35mila euro nel 2021.

Riceveranno l'indennità anche i collaboratori sportivi che siano stati beneficiari di almeno uno dei sostegni Covid: a questo scopo Sport e Salute Spa verserà la somma di 30 milioni di euro e provvederà allo scambio con l'Inps di tutti i dati utili ad evitare sovrapposizioni.

Autonomi e professionisti, in arrivo il bonus 200 euro

Anche i lavoratori autonomi e i professionisti (non pensionati) iscritti alle Casse di previdenza che, nell'anno d'imposta 2021, non abbiano superato il tetto dei 35mila euro di reddito hanno diritto a ricevere un'indennità una tantum allo scopo di sostenere il loro potere d’acquisto. 

Per poterla erogare, il dl n. 50-2022 ha istituito un fondo ad hoc da 500 milioni di euro, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Questo tesoretto è stato incrementato di ulteriori 100 milioni di euro, grazie alla legge di conversione del dl Aiuti bis.

Tuttavia, le modalità per la corresponsione del bonus e la specifica platea di riferimento sono rimandate ad uno specifico decreto interministeriale.

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Quando arriva il bonus 200 euro?

I lavoratori domestici, che risultino titolari di uno o più rapporti di lavoro al 18 maggio 2022 e con reddito annuo non superiore a 35mila euro per il 2021, possono presentare la domanda per l’accesso all’indennità una tantum fino al 30 settembre 2022, mentre l’erogazione è prevista dal mese di luglio 2022.

Per le altre categorie di lavoratori - ossia titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa; stagionali, a tempo determinato e intermittenti; iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo; autonomi occasionali privi di partita IVA; incaricati alle vendite a domicilio - il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 31 ottobre 2022, e il pagamento è disposto a partire da ottobre prossimo. 

I lavoratori dipendenti, pubblici e privati, hanno ricevuto l’indennità dai propri datori di lavoro, ma i dipendenti privati hanno dovuto presentare preventivamente all'azienda una dichiarazione in cui attestano di non essere titolati di reddito di cittadinanza o pensione. 

La domanda di bonus da parte dei lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, nonché degli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo è stata presentata esclusivamente nel caso in cui i lavoratori non avessero percepito il contributo direttamente dal datore di lavoro.

Inoltre, i beneficiari delle indennità Covid-19 e i titolari delle prestazioni NASpI e DIS-COLL nel mese di giugno 2022 hanno ottenuto l’erogazione d’ufficio del bonus 200 euro da parte dell’Inps, senza necessità di inoltrare la domanda.

Per i lavoratori dipendenti che non hanno percepito l’indennità nel mese di luglio perché interessati da eventi coperti figurativamente dall’INPS, si prevede che il contributo sia corrisposto nella retribuzione di ottobre tramite il datore di lavoro, in via automatica. È richiesta, tuttavia, un'autodichiarazione del lavoratore di non aver già beneficiato del bonus 200 previsto dal dl n. 50/2022 e di esser stato destinatario di eventi coperti figurativamente dall’INPS fino al 18 maggio 2022. A domanda, l’Istituto erogherà il sussidio ai lavoratori aventi diritto che non l’hanno ricevuto dai datori di lavoro.

L’autodichiarazione per i dipendenti privati

Nell’articolo 31 del testo del decreto Aiuti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio 2022, viene indicato un passaggio da seguire per ricevere il bonus anti-inflazione: "tale indennità è riconosciuta in via automatica dal datore di lavoro nel cedolino di luglio previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18" dello stesso decreto Aiuti. Cioè, di non aver ricevuto il bonus in quanto titolari di pensione o perché in famiglia hanno qualcuno che percepisce reddito o pensione di cittadinanza. L’incentivo, infatti, spetta una volta sola, e questo vale anche nel caso in cui il beneficiario abbia più rapporti di lavoro. 

Per fornire uno strumento di supporto per lavoratori e datori di lavoro e sciogliere i dubbi a proposito del documento da presentare per ottenere il bonus 200 euro, l'INPS ha reso disponibile una dichiarazione fac-simile.

Il modulo di autocertificazione serve quindi a indicare che il dipendente:

  • non è titolare di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022;
  • non è componente di nucleo familiare beneficiario di Reddito di cittadinanza (Rdc) di cui al decreto-legge n. 4/2019;
  • che la dichiarazione è resa al solo datore di lavoro che provvederà al pagamento dell’indennità;
  • che le dichiarazioni rese e i documenti allegati rispondono a verità;
  • è consapevole che l’indennità una tantum di 200 euro spetta ai lavoratori dipendenti destinatari dell’esonero di cui alla legge n. 234/2021 (esonero di 0,8 punti percentuali sulla quota a carico del lavoratore);
  • è consapevole che, in caso di dichiarazioni non rispondenti a verità, oltre a incorrere nelle sanzioni stabilite dalla legge, l’indennità non spettante sarà recuperata.

Non è necessario, invece, certificare di essere tra i lavoratori beneficiari dell’esonero contributivo dello 0,8 per cento, previsto dalla Legge di Bilancio 2022. Infatti, sarà il datore di lavoro a dover accertare la presenza del diritto al beneficio, spettante ai lavoratori con retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali non superiore a 2.692 euro, maggiorato del rateo della tredicesima.

Decreto Semplificazioni 2022: bonus 200 euro automatico per i dipendenti pubblici

Il decreto Semplificazioni n.73/2022 interviene sul bonus anti-inflazione con riferimento ai dipendenti pubblici. In particolare, questo provvedimento velocizza la procedura di accesso al bonus 200 per questa categoria, esonerando i dipendenti pubblici dall'obbligo di presentare il modulo di autodichiarazione sul possesso dei requisiti necessari per ricevere il sussidio.

L'erogazione dell'una tantum per i dipendenti pubblici sarà automatica poiché chi ha diritto al bonus verrà individuato direttamente dagli uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Inps, tramite i sistemi informatici attivi.

Come richiedere il bonus 200 euro?

Per inoltrare la domanda bisogna collegarsi al sito ufficiale dell'Inps e seguire il percorso "Prestazioni e servizi" > "Servizi" > "Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche".

Le indennità possono essere richieste anche tramite il servizio di Contact center, al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164164 da rete mobile (a pagamento). Infine, è possibile presentare domanda anche attraverso gli Istituti di Patronato.

Bonus 200 euro, i chiarimenti Inps

L’Inps, nel messaggio n. 2397 del 13 giugno 2022, ha fornito le prime indicazioni sulle modalità con cui i datori di lavoro dovranno erogare, con la retribuzione del mese di luglio 2022, il bonus una tantum di 200 euro spettante ai lavoratori subordinati, previsto dal decreto Aiuti.

Nel messaggio l'Istituto chiarisce che, in caso di lavoratori con più rapporto di lavoro in essere, i datori di lavoro potranno procedere all'erogazione solo a fronte di dichiarazione da parte dei dipendenti di non avere fatto analoga richiesta ad altri. I datori di lavoro provvederanno quindi all’erogazione unitamente alla retribuzione di competenza del mese di luglio e poi compenseranno il relativo importo in Uniemens.

Con il messaggio n. 2505 del 21 giugno 2022, l’Istituto ha chiarito cosa si intende per "retribuzione erogata nel mese di luglio 2022", dicitura prevista dalla norma.

In linea generale, la retribuzione nella quale riconoscere il bonus è quella di competenza del mese di luglio 2022. Tuttavia, ci sono eccezioni in cui i 200 euro possono essere inseriti nella retribuzione di giugno. I casi specificati nel messaggio sono relativi all’articolazione dei singoli rapporti di lavoro (come i part-time ciclici) o alla previsione dei CCNL di una clausola che prevede lo slittamento del pagamento della retribuzione al mese successivo. Il rapporto di lavoro, in ogni caso, deve sussistere a luglio 2022.

Con il messaggio vengono integrate anche le istruzioni operative, già fornite ai datori di lavoro, a proposito della modalità di esposizione dei dati relativi al conguaglio dell’indennità nel flusso Uniemens.

Nel messaggio n. 2559 del 24 giugno 2022, l’Inps ha fornito il modello da utilizzare come fac-simile per le autocertificazioni che i dipendenti privati devono presentare in azienda al fine di ottenere dai propri datori di lavoro il bonus 200 euro, unitamente alle retribuzioni di competenza del mese di luglio 2022.

Con il messaggio n. 2580 del 27 giugno 2022, invece, l'Istituto ha comunicato l'apertura del canale di presentazione delle domande per il bonus 200 euro da parte dei lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, degli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, degli autonomi occasionali, dei lavoratori domestici, degli stagionali, a tempo determinato e intermittenti, e degli incaricati alle vendite a domicilio. 

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