CDP: 31,5 milioni per investimenti infrastrutturali nei Porti di Genova e Savona
Grazie ad una nuova linea di finanziamento di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), l’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Ligure Occidentale realizzerà interventi di rigenerazione urbana e di miglioramento dell’accessibilità portuale stradale e ferroviaria.
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CDP ha infatti concesso ad AdSP una linea di credito da 31,5 milioni di euro che permetterà di realizzare opere di sviluppo infrastrutturale sia nel porto di Genova, sia in quello di Savona.
Si tratta - sottolineano da CDP - di un’operazione che viene realizzata “in ottica complementare con quanto previsto dal PNRR per l’AdSP Mar Ligure Occidentale” e che “rafforza la collaborazione tra CDP e l’Autorità per la crescita dei porti di Genova e Savona-Vado Ligure”.
I finanziamenti CDP per i porti di Genova e Savona
Con il macro obiettivo di migliorare l’accessibilità portuale, sia stradale sia ferroviaria, garantendo maggiore sicurezza e contribuendo alla rigenerazione urbana, la nuova linea di credito aperta da CDP per la portualità ligure prevede interventi nei due principali porti della regione.
In particolare, grazie al finanziamento CDP, nel Porto di Genova saranno eseguiti i lavori di dragaggio di Ponte Nino Ronco, del bacino di Sampierdarena e del porto passeggeri. Tutte opere - spiega CDP - “finalizzate al ripristino della profondità dei fondali al fine di migliorare la navigabilità e l’attracco in banchina”.
Sempre a Genova sarà ampliato anche “il Terminal Contenitori Ronco Canepa, con la realizzazione di una nuova banchina e di un piazzale. Infine, saranno completati i lavori di ripristino della porzione della diga foranea di Genova, che era stata danneggiata dalle mareggiate degli anni scorsi”.
A Savona, invece, gli interventi si concentreranno sui “lavori di potenziamento del parco ferroviario del terminal portuale di Vado Ligure, un’area dove vengono caricati e scaricati sui treni merci i container in transito nel porto. Con questi fondi - spiega inoltre Cassa Depositi e Prestiti - verrà definito il ripristino delle opere foranee (moli e dighe per la difesa del porto) sia del bacino di Vado sia di quello di Savona”.
La linea di credito consiste in un finanziamento con “un periodo di preammortamento sino al 31 dicembre 2024, regolato a tasso variabile, e un ammortamento di 12 anni, regolato a tasso fisso”.
L’importanza dei porti liguri
Come confermano i dati relativi al 2021, le infrastrutture presenti nei porti di Genova e Savona-Vado Ligure compongono, insieme, il più importante polo portuale italiano.
Solo l’anno scorso, infatti, il sistema portuale ligure ha registrato “oltre 63 milioni di tonnellate a livello di traffico complessivo, con la movimentazione di contenitori (2.781.112 TEU2, +11,3% rispetto al 2020 e +4,2% rispetto al 2019) che è risultata essere la più elevata mai rilevata dallo stesso sistema portuale”.
Segnali positivi anche sul fronte del traffico di rotabili sulla rete delle autostrade del mare che l’anno scorso “ha ripreso vigore, con un aumento dell’11% rispetto al 2020, mentre i traffici specializzati hanno evidenziato un incremento, anno su anno, del 16,8%”.
In tale contesto non sorprendono, quindi, i risultati di un recente studio di Prometeia che analizza l’impatto del piano delle opere previste. Secondo il centro studi, infatti, “gli investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture portuali di Genova e Savona sono in grado di generare oltre 500 nuovi posti di lavoro. Oltre alla Liguria - sottolinea Prometia - a beneficiare della realizzazione di queste opere ci saranno altre regioni, visto che le imprese aggiudicatarie degli appalti provengono anche da Lombardia, Lazio e Piemonte”.
Foto di Tom Fisk da Pexels