UE: buone prospettive per gli investimenti in ricerca e sviluppo
Più 5% tra il 2011 e il 2013: sarà questo il trend degli investimenti in attività di R&S secondo le previsioni delle imprese europee più attive in materia di innovazione. Il dato è frutto di un'indagine condotta dalla Commissione europea dal titolo "EU Survey on R&D Investment Business Trends".
Le aspettative manifestate dalle aziende segnalano un corso decisamente migliore rispetto agli ultimissimi anni e in particolare rispetto al 2009, che ha visto da parte delle stesse imprese un taglio delle spese per l'innovazione pari al 2,6%.
Gli investimenti saranno realizzati in diverse aree geografiche con incrementi percentuali significativi nelle economie emergenti e in particolare in Cina (+25%), Giappone (+17%) e India (+8%). Tendenza favorevole anche all'interno dell'Unione europea, dove è atteso un incremento del 3%.
L'elaborazione del Centro comune di ricerca e della direzione generale della Ricerca e dell'innovazione della Commissione europea si basa sulle risposte di 205 imprese, i cui investimenti in ricerca e sviluppo ammontano a circa 40 miliardi di euro.
Le aziende hanno individuato anche i principali fattori che possono favorire o ostacolare l'innovazione, elencando, tra i primi, la presenza di personale qualificato, il sostegno pubblico e la collaborazione con istituti di ricerca o di educazione e, tra i secondi, i tempi e i costi per l'ottenimento dei diritti di proprietà intellettuale.
La commissaria per la Ricerca, l'innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-Quinn, ha accolto con “cauto ottimismo” i risultati della ricerca e ha sottolineato l'importanza di favorire il concretizzarsi di queste previsioni, se si vogliono davvero “portare gli investimenti in R&S nell'UE al 3% del PIL”.
The 2010 Survey on R&D Investment Business Trends