UE: meno burocrazia per i fondi strutturali
Sebbene l'UE metta a disposizione degli Stati membri apposite risorse mediante i fondi strutturali e di coesione, non tutti i Paesi riescono ad accedervi facilmente. Le difficoltà principali riguardano, secondo gli eurodeputati, le procedure amministrative per l'accesso ai fondi, oltre alla capacità di gestire adeguatamente le risorse stesse.
I fattori che ostacolano maggiormente gli Stati membri nell'assorbimento dei fondi strutturali e di coesione sono:
- le difficoltà nel completare le procedure di valutazione della conformità relative al nuovo sistema di gestione e di controllo,
- la recessione economica mondiale,
- le risorse insufficienti per cofinanziare i progetti,
- ritardi nella creazione e nell'introduzione di norme dell'UE e nazionali o degli orientamenti correlati, oltre a norme lacunose o poco chiare,
- requisiti nazionali eccessivamente complicati e severi e loro frequenti modifiche.
Secondo il Parlamento europeo parte di queste problematiche potrebbe essere risolta attraverso la partecipazione, sin dalla fase di programmazione, di tutti i partner interessati a livello nazionale, regionale e locale. Questo coinvolgimento inter-istituzionale dovrebbe essere supportato da norme e procedure più semplici, che facilitino l'accesso dei gestori dei progetti alle risorse.
La semplificazione normativa contribuirebbe a una rapida assegnazione dei fondi, hanno sottolineato gli eurodeputati, accrescendo le percentuali di assorbimento e riducendo gli errori di esecuzione. Inoltre, per evitare che i fondi stanziati non vengano utilizzati, è necessario che gli Stati membri istituiscano meccanismi a sostegno dei piccoli beneficiari (soprattutto ONG e PMI), accompagnandoli nella preparazione delle domande e nella realizzazione dei progetti.
Per migliorare la gestione delle risorse è necessario che la politica di coesione sia più flessibile, permettendo agli Stati membri di definire programmi operativi in linea con le priorità di sviluppo del proprio territorio.
A tal fine il Parlamento ha invitato la Commissione europea a rivedere il proprio budget, affinché sia destinato un bilancio europeo sufficiente alla politica di coesione, in un momento in cui i contributi nazionali e locali sono frenati da politiche nazionali di austerità finanziaria.
Risoluzione sull'assorbimento dei fondi strutturali e di coesione: esperienza acquisita in vista della futura politica di coesione dell'UE (pag. 34)