UE: la proposta della Commissione per garantire gli aiuti alimentari
La Commissione europea ha presentato una nuova proposta per garantire la continuità del programma di aiuti alimentari rivolto agli indigenti nei prossimi due anni. Il programma, già privato di risorse significative, rischia di esser relegato alla competenza dei singoli Stati a causa dell'opposizione di sei membri, Germania, Regno Unito, Svezia, Olanda, Danimarca e Repubblica Ceca.
Durante il Consiglio Agricoltura del 21 settembre 2011, i sei Paesi hanno contestato la legittimità di prelevare le risorse necessarie al programma Food for Free dal budget della Politica agricola europea e hanno affermato che si tratta di "un dovere che spetta ai governi nazionali".
Lo scorso 3 ottobre il commissario europeo per l'agricoltura, Dacian Ciolos, ha illustrato i punti cardine della nuova proposta, che intende garantire la distribuzione di cibo gratis ai più poveri esclusivamente attraverso fondi comunitari, eliminando così il cofinanziamento degli Stati membri. La sua proposta prevede di modificare la base giuridica del programma, che non sarebbe più finanziato solo dalla Politica agricola comune, ma anche dalla Politica di coesione sociale.
"Ho combattuto per più di un anno al fine di difendere il programma e continuerò a farlo", ha ribadito Ciolos. L'UE deve rimanere un partner sul quale le banche del cibo possano contare; servono azioni rapide soprattutto in un momento di crisi come quello attuale che rende il programma ancor più necessario, dal quale dipendono le vite di oltre 18 milioni di cittadini al di sotto della soglia di povertà.
La nuova proposta renderà più agevole al Consiglio dei ministri dell'Agricoltura del prossimo 20 ottobre rompere la minoranza di blocco che sta mettendo a rischio il programma, ha affermato il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro.
Il programma "dimostra il ruolo fondamentale dell'agricoltura non solo in termini di settore economico, ma anche come portatrice di principi di solidarietà e di tutela delle popolazioni più povere", ha dichiarato il presidente nazionale di Confeuro, Rocco Tiso.