Le aziende dell'UE investono in ricerca e sviluppo
Le imprese europee iniziano ad investire più risorse nelle attività di ricerca e sviluppo. A rivelarlo è l'ultimo Quadro di valutazione dell'UE sugli investimenti in R&S. L'indagine, condotta ogni anno dalla Commissione europea, ha rilevato una notevole ripresa da parte delle imprese, i cui investimenti nel settore sono aumentati del 6,1% nel corso del 2010.
Nonostante il miglioramento registrato nelle principali imprese comunitarie, rispetto agli standard di altri Paesi l'UE stenta a salire sul podio. Nel 2010 le imprese statunitensi e asiatiche hanno registrato risultati di crescita migliori di quelli europei, con un aumento degli investimenti in R&S pari a:
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il 10% negli Stati Uniti,
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il 29,5% in Cina,
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il 20,5% in Corea del Sud.
Tra le prime 50 imprese del mondo che investono in R&S figurano: 15 società europee, 18 imprese statunitensi e 13 imprese giapponesi.
Ai primi posti si distinguono due società farmaceutiche: la svizzera Roche (7,2 miliardi di euro) e l'americana Pfizer (7 miliardi di euro). Alla sesta posizione si trova la Volkswagen (6,3 miliardi di euro) seguita da:
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Nokia, all'undicesimo posto con 4,9 miliardi di euro,
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Daimler, in tredicesima posizione con 4,8 miliardi di euro,
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Sanofi-Aventis, al quattordicesimo posto con 4,4 miliardi di euro.
Come si evince dal Quadro di valutazione, oltre il 70% degli investimenti europei in R&S proviene dalle imprese situate nei tre Stati membri più grandi, a cui si affiancano in termini di crescita anche gli operatori nazionali di Danimarca (Novo Nordisk e Vestas) e Spagna (Banco Santander, Telefonica e Amadeus).
"Il fatto che siamo ancora indietro rispetto ad alcuni concorrenti a livello mondiale dimostra che le condizioni per le imprese devono migliorare ulteriormente, in linea con gli obiettivi dell'Unione in fatto d’innovazione", ha dichiarato il commissario europeo per la Ricerca, Máire Geoghegan-Quinn. L'UE ha bisogno che le proposte della Commissione sul brevetto unico, sulle norme, sugli appalti pubblici e sul capitale di rischiovegano adottate al più presto affinché la promozione e la crescita dell'occupazione attraverso l'innovazione diventino una realtà in tutta Europa, ha concluso il commissario.