Via libera del Senato allo Statuto delle imprese
Lo scorso 20 ottobre il Senato ha approvato il disegno di legge "Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese". La proposta legislativa, nata su iniziativa del vicepresidente della Commissione Attività produttive della Camera, Raffaello Vignali, recepisce in Italia le indicazioni dello Small Business Act a favore delle piccole e medie imprese.
Lo Statuto intende valorizzare il contributo delle imprese alla crescita e all’occupazione, promuovendo un quadro normativo che ne favorisca lo sviluppo e la competitività nel contesto europeo e internazionale.
Commentando il voto, la senatrice del Pdl Simona Vicari ha spiegato: "la normativa si snoda lungo tre importanti punti: la semplificazione delle procedure per l’avvio delle attività di impresa, con l’obiettivo di aprire un’attività imprenditoriale in un solo giorno; risolvere il problema dei ritardati pagamenti tra imprese e tra imprese e P.A. che da sempre rappresenta uno dei limiti allo sviluppo del settore; infine facilitazioni nell’accesso al credito, premiando la progettualità rispetto alle garanzie".
Tra le misure introdotte, l'impegno per la PA a valutare l'impatto degli interventi legislativi sulle aziende e a semplificare l'accesso agli appalti pubblici per le imprese micro, piccole e medie. Vengono portati, poi, a 30 giorni per la pubblica amministrazione e a 60 giorni per i privati i termini per i pagamenti.
Per favorire l’internazionalizzazione, la capitalizzazione e le attività di ricerca e innovazione delle aziende di piccole dimensioni, il testo "garantisce alle micro, piccole e medie imprese e alle reti di imprese una riserva minima del 60 per cento per ciascuna delle misure di incentivazione di natura automatica o valutativa, di cui almeno il 25 per cento è destinato alle micro e piccole imprese".
Inoltre, si intende sostenere la cooperazione tra università e PMI e la trasparenza nei rapporti con gli intermediari finanziari, "assicurando condizioni di accesso al credito informato, corretto e non vessatorio" grazie ai poteri attribuiti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Il testo approvato dal Senato, e modificato rispetto al progetto iniziale, passerà ora alla Camera, dove si attende il voto senza modifiche.
Soddisfazione per l'esito favorevole da parte dell'onorevole Vignali, che ha ricordato come lo Statuto delle Imprese sia "atteso da tutto il mondo imprenditoriale e associativo e costituisca un tassello importante per realizzare un ambiente favorevole alle imprese e, in particolare le PMI".