Budget UE: al via i negoziati tra Consiglio e Parlamento
Lo scorso 8 novembre i rappresentanti dei 27 Stati membri e il Parlamento europeo si sono riuniti per la prima volta nell'ambito della procedura di conciliazione sul budget UE per il 2012. L'obiettivo è riuscire a raggiungere, entro il 21 novembre prossimo, un accordo tra le rispettive posizioni in materia di dimensioni del bilancio: il Consiglio chiede di limitare l'aumento rispetto all'anno in corso al 2,02%, gli eurodeputati chiedono un +5,23%.
Il Parlamento ha approvato la sua proposta di revisione del bilancio lo scorso 28 ottobre, confermando la sua opposizione alla cifra avanzata dal Consiglio e chiedendo più risorse per occupazione, ricerca, cooperazione con i Paesi terzi.
In particolare gli eurodeputati vogliono che siano garantite risorse adeguate per l'attuazione della strategia Europa 2020 e per i programmi Lifelong Learning, il Settimo Programma Quadro di Ricerca (7PQ) e il Competitiveness and Innovation Framework Programme (CIP).
La richiesta è motivata anche dal fatto, sottolineato dal capo della Commissione Bilanci, Alain Lamassoure, che un aumento troppo contenuto condurrebbe probabilmente a dover aggiungere fondi in un secondo momento, come è avvenuto quest'anno.
"L'anno scorso – ha spiegato Lamassoure - il Consiglio ha insistito su un aumento massimo del 2,91%, mentre sia la Commissione e il Parlamento hanno avvertito che sarebbe stato troppo basso con tutti i programmi di investimento sul punto di decollare in un momento cruciale. Il risultato è che ora dobbiamo riparare il bilancio per il 2011 con l'aggiunta di fondi supplementari. Il bilancio 2011 è già aumentato di oltre il 3,35% e potrebbe aumentare ancora di più. Dobbiamo evitare di dover fare la stessa cosa l'anno prossimo".
Il Consiglio, del canto suo, non è disposto ad accogliere le richieste del Parlamento; i motivi di dissenso riguardano, in particolare, il finanziamento del progetto di fusione nucleare ITER - che gli Stati membri, contrariamente agli europarlamentari, vorrebbero finanziare con risorse per la ricerca all'interno del bilancio – e i fondi per la cooperazione in Palestina, Asia e America Latina.
La prossima tappa del processo di negoziazione è un incontro tra i relatori della proposta del Parlamento, Francesca Balzani e José Manuel Fernandes, e la presidenza polacca del Consiglio UE, in programma per il 14 novembre, seguita da un'ulteriore riunione il 18 novembre.
Fiducioso circa la possibilità di un accordo il presidente del Parlamento, Jerzy Buzek, che ha dichiarato: "sono sicuro che possiamo trovare un compromesso accettabile a metà strada tra le nostre rispettive posizioni".