Toscana: rischio idraulico, 10 milioni di euro per la sicurezza
“In passato si é costruito male e dove non si doveva”. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi parla chiaro. Il riferimento è alle zone a rischio idraulico, quelle in cui è più alta la probabilità di inondazione. Più in particolare alla zona della Lunigiana, quella che nell'ottobre scorso è stata colpita dall'alluvione. Ai 23 milioni di euro già stanziati se ne aggiungono altri 10 per interventi sulla messa in sicurezza del fiume Magra e dell’abitato. Nelle prossime settimane attese indicazioni sul risarcimento dei danni ai privati.
La prevenzione è da sempre la migliore cura alla malattia. Regola che si applica anche alle costruzioni: se si evita di edificare in zone a rischio diminuiranno i danni, non solo umani e materiali, ma anche economici. È in virtù di questa semplice regola che la Regione Toscana ha stanziato 10 milioni di euro per la ricostruzione nella zona della Lunigiana, colpita dall'alluvione di ottobre.
In particolare, le risorse sono destinate alla ripulitura e risagomatura del fiume Magra e a una serie di interventi necessari per la messa in sicurezza dell’abitato. Operazione che richiederà, secondo Rossi, il blocco delle “costruzioni in tutte le aree a rischio idraulico”, anche di quelle già avviate.
Per quanto riguarda i danni ai privati, Rossi ha preso impegni per il futuro: entro un mese si cercheranno soluzioni efficaci ai problemi del risarcimento, questione sollecitata a più riprese dai cittadini.