UE: Atto sulle piccole imprese per l'Europa (API)

La Commissione europea ha inaugurato oggi l'Atto sulle piccole imprese per l'Europa (API), basato su dieci orientamenti e proposte di azioni politiche da attuarsi sia a livello della Commissione che a quello degli Stati membri. L'obiettivo è assicurare alle PMI una migliore assistenza per potenziare la loro crescita nel lungo periodo e creare un maggior numero di posti di lavoro.
Il 99% delle imprese nell'UE è costituito da PMI (società che hanno al massimo 250 dipendenti e un fatturato massimo di 50 milioni di EUR) e la legislazione e le procedure amministrative in generale non fanno distinzioni sulla base delle dimensioni di un'azienda. 23 milioni di PMI si trovano quindi spesso a sottostare agli stessi requisiti amministrativi delle 41.000 grandi imprese europee. Negli ultimi anni le PMI hanno creato l'80 % dei posti di lavoro nell'UE.
 
Per le PMI in Europa è dunque necessaria meno burocrazia e amministrazioni pubbliche più reattive, una diminuzione dei ritardi nei pagamenti delle fatture, l'accesso a maggiori aiuti in materia di finanziamenti, innovazione e formazione, un'IVA ridotta per i servizi forniti localmente e un migliore accesso ai contratti pubblici.
 
L'Atto sulle piccole imprese per l'Europa stabilisce 10 principi che dovrebbero essere adottati al massimo livello politico nonché misure concrete destinate a rendere la vita più facile per le piccole imprese. La Commissione europea ha deciso inoltre di proporre nuovi strumenti legislativi in quattro ambiti che interessano in particolare le PMI:
  • un nuovo Regolamento generale di esclusione per categoria sugli aiuti di Stato semplificherà le procedure e ridurrà i costi. Esso accrescerà l'intensità di aiuti per le PMI e renderà loro più agevole beneficiare di aiuti per la formazione, la ricerca e lo sviluppo, la protezione ambientale e altri tipi di sussidi;
  • un nuovo statuto di società privata europea consentirà di creare una "Società privata europea" (SPE) che opererà sulla base degli stessi principi uniformi in tutti gli Stati membri. Questo strumento è stato concepito per risolvere il problema degli obblighi onerosi cui le PMI operanti in una dimensione transfrontaliera si trovano a dover far fronte allorché devono costituire filiali dalla forma societaria diversa in tutti gli Stati membri in cui intendono esercitare la loro attività. In termini pratici la SPE implicherebbe che le PMI possono costituire la loro società nella stessa forma, indipendentemente dal fatto che esse esercitino la loro attività nel proprio Stato membro o in un altro. Il fatto di optare per la SPE permetterà agli imprenditori di risparmiare tempo e denaro per aspetti quali le consulenze legali, la gestione e l'amministrazione;
  • una nuova proposta in materia di IVA che offrirà agli Stati membri l'opzione di applicare aliquote IVA ridotte per i servizi forniti localmente, compresi i servizi ad alta intensità di manodopera, che sono per lo più erogati da piccole e medie imprese;
  • infine per il 2009 è prevista una modifica della direttiva sui servizi di pagamento per assicurare che le PMI siano pagate entro il previsto termine di 30 giorni.

10 principi guideranno la concezione e l'attuazione delle politiche a livello dell'UE e degli Stati membri, ad esempio quelle volte a garantire una seconda opportunità alle imprese fallite, a facilitare l'accesso ai finanziamenti e a consentire alle PMI di trasformare le sfide ambientali in opportunità.

Oltre all'impegno permanente a ridurre gli oneri amministrativi del 25% entro il 2012, il tempo necessario per avviare una nuova impresa non dovrebbe essere più lungo di una settimana, il tempo massimo necessario per ottenere licenze d'esercizio e permessi non dovrebbe superare il mese e un sistema di sportelli unici dovrebbe contribuire ad agevolare gli avvii di imprese e le procedure di assunzione.

Ove fattibile la Commissione intende fissare date precise per l'entrata in vigore dei regolamenti/decisioni che interessano le imprese. Gli Stati membri sono invitati a contemplare misure analoghe.

L'API comprende un gruppo ambizioso di misure volte a consentire alle PMI di beneficiare pienamente del mercato unico e di espandersi sui mercati internazionali orientando un maggior numero di risorse su aspetti che interessano le piccole imprese quali l'accesso ai finanziamenti, la ricerca e sviluppo e l'innovazione. Ciò renderà più facile alle piccole imprese partecipare al processo di normazione, vincere appalti pubblici e trasformare le sfide ambientali in opportunità d'affari.

L'API cerca anche nuove modalità per stimolare l'interesse per l'imprenditorialità e coltivare uno spirito maggiormente imprenditoriale, soprattutto tra i giovani. I giovani che intendono avviare un'impresa possono ora raccogliere esperienze trascorrendo un periodo di tempo presso una PMI estera grazie al neoavviato programma “Erasmus per i giovani imprenditori”. Ciò consentirà loro di aggiornare le loro conoscenze e contribuirà a creare reti tra le PMI in Europa. Analoghi programmi di mobilità sono anche in corso di realizzazione per quanto concerne i tirocinanti.

L'atto per le piccole imprese API, infine, va di pari passo con i piani recentemente annunciati dal gruppo Banca europea per gli Investimenti finalizzati a modernizzare e a diversificare la gamma dei suoi strumenti a sostegno delle PMI.
 
Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/enterprise/entrepreneurship/sba_en.htm

Relazione consultiva della Banca europea per gli Investimenti:
http://www.eib.org/attachments/strategies/sme-consultation-2007-2008-en.pdf
(Fonte: Europe Press Releases) 

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