La banca africana dello sviluppo (BAD) promuove il Marocco
L’accordo nasce dalla Banca africana dello sviluppo creata il 14 agosto del 1964 a Khartoum (Sudan) con l’approvazione di 23 paesi africani.
L’obbiettivo di questo gruppo è quello di fornire finanziamenti individuali o collettivi ai paesi africani attraverso dei progetti che possano contribuire effettivamente al loro sviluppo economico e sociale soprattutto per poter diminuire il tasso di povertà.
Attraverso la banca africana in Marocco nascerà la “banca magrebina” e verrà finanziato un programma di modernizzazione del sistema burocratico-amministrativo della UMA.
Secondo un recente rapporto della BAD sulle prospettive economiche in Africa nel 2009, il Marocco, nonostante la crisi finanziaria abbia gravemente danneggiato le economie locali, realizzerà nel corso di quest’anno un tasso di crescita del 5,4% dovuto soprattutto ad un buon programma di sviluppo settoriale, e alla fioritura e alla continua crescita di una nuova economia: quella sociale e solidale.
Hennè, olio di argan, cous cous e altri prodotti locali hanno infatti animato la fiera internazionale di Casablanca intitolata “DAR MAALMA EXPO 2009” tenutasi il 27 maggio e inaugurata dalla principessa Lalla Meryem (sorella dell’attuale monarca Mohammed VI): artisans-maroc.org.
5 giornate (organizzate dalle agenzie per lo sviluppo sociale) che hanno permesso soprattutto alle donne-imprenditrici di promuovere i loro prodotti. Un appuntamento che giunge alla sua seconda edizione e che ha appunto mostrato come il Marocco si stia distinguendo per questo tipo di economia, molto diversa da quella capitalista, tanto da aggiudicarsi i finanziamenti della BAD.
Tra il 2009 e il 2013 verranno investiti quasi 2 miliardi di euro per rilanciare questo tipo di economia che si basa soprattuto sull’agricoltura.
Il Marocco ha fatto dell’apertura economica verso i paesi esteri una mossa strategica favorevole che gli ha permesso di siglare accordi di libero scambio con Unione europea, Usa, Turchia, Tunisia e Giordania. Basti pensare che nel 2008 ha ottenuto lo statuto di patner privilegiato dell’Unione europea.
La sfida sta ora nell’avviare attraverso lo sviluppo economico anche quello sociale per migliorare le condizioni di vita del popolo e rendere il Marocco un paese sempre più competitivo.
(El Moutii Iliana)
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