Spazio aereo: come Bruxelles vuole migliorare la gestione del traffico e ridurre le emissioni
La Commissione propone un aggiornamento del quadro normativo del Cielo unico europeo alla luce degli obiettivi del Green Deal. Obiettivo: modernizzare la gestione dello spazio aereo e creare rotte più sostenibili, riducendo fino al 10% le emissioni nell'aviazione.
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La drastica riduzione del traffico aereo causata dalla pandemia ha reso evidente la necessità di rendere il traffico aereo più resiliente, adeguando le capacità di traffico alla domanda.
Concretamente, si tratta di aumentare le rotte dirette, consumare meno energia, riducendo le emissioni e i costi per le compagnie aeree. Il Single European Sky si pone appunto questi obiettivi.
Nel 2019 i ritardi, da soli, hanno determinato 6 miliardi di euro di costi per l'UE e 11,6 milioni di tonnellate di CO2 in eccesso. Inoltre l'obbligo per i piloti di volare in spazi aerei congestionati anziché seguire una traiettoria diretta comporta emissioni inutili; lo stesso accade quando le compagnie aeree seguono rotte più lunghe per evitare le zone tariffarie più costose.
Cos’è il Single European Sky?
L'iniziativa che va sotto il nome di Cielo unico europeo è stata avviata nel 2004 per ridurre la frammentazione dello spazio aereo in Europa e migliorare le prestazioni della gestione del traffico aereo a livello di sicurezza, capacità, efficienza in termini di costi e ambiente.
La Commissione aveva presentato una proposta di revisione del Single European Sky (SES 2+) nel 2013, ma le negoziazioni sono in fase di stallo al Consiglio dal 2015.
Nel 2019, per valutare la situazione esistente e le esigenze future in termini di gestione del traffico aereo nell'UE è stato istituito un gruppo di esperti del settore, che ha presentato diverse raccomandazioni. La Commissione ha quindi modificato il suo testo del 2013 introducendo nuove misure ed ha elaborato una proposta distinta per modificare il regolamento di base dell'AESA.
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Cosa prevede la riforma del Single European Sky
La digitalizzazione può essere decisiva per cambiare la situazione, ed è uno degli elementi chiave della proposta di riforma del Cielo unico europeo avanzata dalla Commissione.
Tecnologie moderne e gestione collaborativa della rete serviranno ad ottimizzare lo spazio aereo europeo. Nello specifico la Commissione propone azioni quali:
- il rafforzamento della rete europea e la sua gestione al fine di evitare le congestioni e le rotte subottimali;
- la promozione del mercato europeo per i servizi di dati, necessario per una migliore gestione del traffico aereo;
- uno snellimento della regolazione economica dei servizi di traffico aereo forniti per conto degli Stati membri per incentivare una maggiore sostenibilità e resilienza;
- la promozione di un migliore coordinamento per la definizione, lo sviluppo e la diffusione di soluzioni innovative.
La proposta sarà presentata al Consiglio e al Parlamento europeo per l’avvio del confronto, il cui iter la Commissione spera si possa concludere in tempi brevi.
Dopo l'adozione definitiva della proposta, con l'aiuto di esperti dovranno essere elaborati atti di esecuzione e atti delegati per affrontare questioni più dettagliate e di carattere tecnico.
> Single European Sky: la proposta di riforma della Commissione europea
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