Idrogeno verde: 1,2 miliardi per la seconda asta UE

 

Idrogeno - Photo by PixabayLa Commissione europea ha pubblicato i termini e le condizioni relative alla sua seconda asta per la produzione di idrogeno rinnovabile, nell’ambito dell’Innovation Fund. La procedura competitiva, che si aprirà il 3 dicembre 2024, finanzierà i produttori di idrogeno rinnovabile con un notevole aumento di risorse.

Aste UE idrogeno: 132 offerte da 17 paesi, la richiesta supera di molto il budget a disposizione

Si tratta della seconda asta dedicata alla produzione di idrogeno rinnovabile della Banca europea per l’idrogeno (European Hydrogen Bank in inglese), nell’ambito dell’Innovation Fund, che quest’anno mette sul piatto un budget più cospicuo rispetto a quello dell’asta del 2023 (cioè 800 milioni di euro). Con l’asta IF24, infatti, la Banca europea per l’idrogeno fornirà finanziamenti per un valore fino a 1,2 miliardi di euro.

L’aumento di budget riflette il forte successo dell’asta del 2023, le cui richieste avevano superato di gran lunga gli 800 milioni messi a disposizione dalla Commissione europea.

Come funzionano le aste UE per l’idrogeno rinnovabile

L'Innovation Fund è uno dei più grandi programmi di finanziamento esistenti che supportano lo sviluppo delle tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio, al fine di decarbonizzare l'Europa e sostenere la sua transizione verso la neutralità climatica. Il fondo è finanziato dalle entrate del sistema di scambio di quote di emissione dell'Unione europea (EU ETS).

Tra le fonti di energia rinnovabile su cui punta il piano RePowerEU di Bruxelles rientra anche l’idrogeno “verde”. Motivo per cui, nel marzo 2023, la Commissione europea ha presentato all’interno del Net-Zero Industry Act un nuovo piano volto a stimolare e sostenere gli investimenti nella produzione di idrogeno rinnovabile tramite la Banca europea per l’idrogeno. Oltre ad affiancare l’Innovation Fund nello sviluppo di un mercato interno dell’idrogeno rinnovabile, la Banca mira a colmare il divario di investimenti affinché l’UE raggiunga i suoi ambiziosi obiettivi fissati nel REPowerEU.

Per assegnare i finanziamenti dell’Innovation Fund, la possibilità di ricorrere a procedure di gara competitiva - come le aste - è stata introdotta dalla revisione della direttiva ETS avvenuta nel 2023. Nel dettaglio, le aste integrano le altre fonti di finanziamento nell’ambito del Fondo - tra cui rientrano le sovvenzioni e altri strumenti di finanza mista. Tra i vantaggi delle aste vi sono la possibilità di rendere i prezzi più trasparenti e comparabili; la capacità di collegare l’offerta e la domanda di idrogeno rinnovabile nell’UE; un minore onere amministrativo sui richiedenti (cioè gli sviluppatori dei progetti e le autorità contraenti) grazie a procedure più snelle e trasparenti; la possibilità di colmare e ridurre il gap di costo tra idrogeno rinnovabile e fossile in Europa nel modo più efficace possibile; la riduzione dei rischi dei progetti europei sull’idrogeno, l’abbattimento dei costi di capitale e lo sfruttamento del capitale privato.

L’asta IF24 per l’idrogeno rinnovabile

Dopo il successo dell'asta pilota del 2023, il 27 settembre sono state stabilite le regole d'ingaggio della seconda asta aperta per la produzione di idrogeno rinnovabile, l’IF24, fissando i termini e le condizioni definitivi. L’asta, pilastro fondamentale della Banca europea per l’idrogeno, fornisce un supporto finanziario ai produttori di idrogeno classificato come combustibile rinnovabile di origine non biologica (RFNBO).

La procedura competitiva si aprirà il 3 dicembre 2024 e assegnerà fino a 1,2 miliardi di euro di supporto ai produttori di idrogeno rinnovabile situati nello Spazio economico europeo (SEE). Sulla base del successo dell'asta pilota del 2023, la seconda asta contribuirà ulteriormente alla creazione di un mercato europeo per l'idrogeno rinnovabile riducendo il rischio degli investimenti con il sostegno pubblico.

Come per l’asta dello scorso anno, gli offerenti vincitori riceveranno un premio fisso in euro/kg di idrogeno rinnovabile prodotto, per un massimo di 10 anni di attività. Il sostegno dell'Innovation Fund colmerà il divario - tuttora presente - tra i costi di produzione e il prezzo che gli acquirenti sono disposti a pagare per l'idrogeno rinnovabile, divario che - in assenza del supporto dell’Innovation Fund - potrebbe causare la mancata realizzazione della maggior parte dei progetti.

Seconda asta H2: i termini e le condizioni presentati dalla Commissione UE

Con la pubblicazione del documento contenente i termini e le condizioni per l’asta IF24, la Commissione europea punta ad agevolare i potenziali soggetti interessati candidati nella preparazione della loro candidatura, già prima della pubblicazione del bando di gara prevista entro la fine del 2024.

I criteri della nuova procedura includono alcuni nuovi requisiti di resilienza, basandosi sulle lezioni apprese grazie all’asta pilota.

Tra le novità più importanti, una riguarda la fase di valutazione, che si baserà anche su un nuovo criterio: il “raggiungimento della sicurezza della fornitura di beni essenziali e il contributo alla leadership industriale e alla competitività dell’Europa”. L’Esecutivo UE ha sottolineato anche che garantirà che venga fornito supporto a processi di produzione sicuri in Europa attraverso adeguati requisiti di sicurezza informatica.

Altre caratteristiche chiave dei termini e condizioni per la seconda asta includono:

  • requisiti di livello di maturità più elevati; 
  • un tetto massimo di prezzo rivisto; 
  • un budget dedicato di 200 milioni di euro (sugli 1,2 miliardi complessivi) per i progetti che forniscono la loro produzione agli acquirenti nel settore marittimo, che è soggetto all’EU ETS dal 1° gennaio 2024.

Per facilitare l'orientamento, nel documento la Commissione ha suddiviso gli elementi di progettazione in cinque categorie:

  • Elementi generali di progettazione dell'asta;
  • Requisiti di qualificazione;
  • Procedura dell'asta;
  • Diritti e obblighi;
  • Condizioni quadro dell'asta;
  • Regole sulla combinazione del sostegno pubblico.

Per quanto concerne gli elementi generali di progettazione dell’asta, nella guida sui termini e condizioni da rispettare, la Commissione indica innanzitutto l’obiettivo generale dell’asta - cioè quello di “sostenere in modo economicamente efficiente la produzione di idrogeno rinnovabile nello spazio economico europeo contribuendo così al raggiungimento della sicurezza dell'approvvigionamento di beni essenziali e alla leadership industriale e alla competitività dell'Europa nel settore dell'idrogeno”. L’esecutivo europeo, inoltre, specifica che l’idrogeno sovvenzionabile tramite l’asta è quello prodotto dall'elettrolisi dell'acqua, in linea con i requisiti stabiliti nella Direttiva sulle energie rinnovabili. Altri elementi generali rilevanti - oltre ai componenti dell’offerta, alla graduatoria dell’offerta o alle tutele contro l’eccesso di sovvenzioni - riguardano ad esempio il metodo utilizzato per stimare il sussidio per tonnellata di CO2e abbattuta, che verrà calcolato da CINEA sulla base del parametro di riferimento ETS 2021-2025 di 6,84 tCO2e/tH2.

Tra i requisiti di qualificazione, invece, da segnalare come novità rispetto allo scorso anno, l’esclusione di progetti che sono già assegnati nell'ambito dell'Innovation Fund e l’obbligo di conformità agli standard di sicurezza dell'elettrolizzatore. Da evidenziare anche che i progetti devono raggiungere la chiusura finanziaria entro due anni e mezzo dalla firma dell'accordo di sovvenzione ed entrare in funzione entro 5 anni. In ambito di requisiti di qualificazione, tra le altre cose, nel documento la Commissione specifica poi che:

La strategia di approvvigionamento di energia elettrica rinnovabile deve dimostrare che il progetto abbia un piano credibile e che preveda misure precontrattuali iniziali per garantire un apporto di energia elettrica che corrisponda al 60% dei volumi di idrogeno rinnovabile, come indicato nella proposta. E’ importante, inoltre, che per ciascuna fonte di energia elettrica prevista siano indicati il nome del fornitore, il tipo di fonte rinnovabile, il tipo di connessione (es. tramite la rete), il volume di energia fornito dalla fonte e la struttura dei prezzi;

La strategia di prelievo dell’idrogeno e di copertura del prezzo deve presentare le stesse caratteristiche di quella di approvvigionamento. In questo caso, le indicazioni sui presunti acquirenti devono contenere il nome, il settore di appartenenza, i volumi di prelievo, la struttura dei prezzi, la durata dell’accordo di prelievo e il metodo di consegna;

La strategia di acquisto dell’idrogeno e di copertura dei prezzi, che tutti i progetti devono presentare, deve dimostrare che il progetto ha preso in considerazione delle coperture contro il rischio di variabilità dei prezzi della fornitura di elettricità e dell’acquisto.

Relativamente alle procedure dell’asta, la Commissione indica - tra le altre disposizioni - un prezzo massimo di offerta dichiarato di 4 euro/kg di idrogeno prodotto. In tema diritti e obblighi, invece, l’Esecutivo europeo riporta ad esempio la necessità di fornire informazioni sugli elettrolizzatori o sulle sanzioni previste in caso di inadempimento dei requisiti di sostegno. Infine, per quanto riguarda le regole sulla combinazione del sostegno pubblico - sotto forma di aiuti di Stato (in ambito ad esempio IPCEI o CEEAG), di finanziamenti provenienti da programmi europei - la Commissione specifica i casi in cui i progetti sono ammessi o meno.

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