200mila computer per far fronte a sfide importanti per la ricerca
Per i prossimi 4 anni la Commissione europea finanzierà con 25 milioni di euro la realizzazione del progetto EGI-InSPIRE, grazie al quale i ricercatori dell’UE avranno accesso continuo e duraturo alla potenza di elaborazione combinata di più di 200mila computer da tavolo, disseminati in oltre 30 paesi europei. Lo scopo è sfruttare tale maggiore potenza di calcolo per risolvere problemi complessi in campo ambientale, energetico o sanitario. Il progetto riceve finanziamenti anche da fonti nazionali quali le NGI (National Grid Initiatives) e ha un costo complessivo di 73 milioni di euro.
Un PC da tavolo resta inattivo in media per circa il 60-85% del tempo. Reti come EGI (infrastruttura di calcolo collaborativo per l’e-Science) distribuiscono i compiti di calcolo che coinvolgono grandi quantità di dati tra le capacità di elaborazione di diverse migliaia di computer distanti l’uno dall’altro, presenti in oltre 300 centri sparsi per il mondo, facendo sì che il loro processore passi dal ciclo inattivo a quello produttivo.
Team di studiosi geograficamente distanti potranno quindi lavorare ad un problema come se si trovassero nello stesso laboratorio. Inoltre, utilizzando la capacità di elaborazione messa a disposizione tramite EGI, invece di mettere a punto i loro propri supercalcolatori o reti, riuscirebbero a ridurre i costi e a risparmiare energia.
EGI sarà coordinato dall’organizzazione EGI.eu, con sede ad Amsterdam, creata nel febbraio 2010 per gestire e dirigere l’infrastruttura di rete pan-europea, insieme con i rappresentanti delle National Grid Initiatives che dirigeranno e svilupperanno ulteriormente l’infrastruttura per garantirne la disponibilità a lungo termine.
Il progetto in questione rientra nell’ambito dell'Agenda digitale europea, la strategia della Commissione finalizzata a sfruttare a pieno le potenzialità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione da un punto di vista sociale ed economico.
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