Fondi Ue ricerca: Roma fa la parte del leone. Liguria più efficiente

Ricercatore - foto di WalkermaQuasi un quarto dei fondi europei destinati alla ricerca finiscono nelle casse dei laboratori laziali. Eppure, se si guarda alla produttività, a superare Roma ci sono Liguria, Trentino Alto Adige e Toscana. Lo dimostra una ricerca del ministero dell'Istruzione, che mette sotto la lente di ingrandimento la capacità italiana di accaparrarsi il “tesoro” europeo. Capacità comunque limitata: se si guarda al progetto Cooperazione, l'Italia è riuscita a mettere le mani solo l'8,99% dei fondi, meno di 2 miliardi di euro. Un “tesoretto” spartito in modo squilibrato fra le Regioni.

Cambiamenti climatici: modificare il corpo umano per inquinare meno

Eating burger - foto di CxOxSLe discusse proposte della geoingegneria - le tecniche di modificazione dell'ambiente fisico dirette a contrastare i cambiamenti climatici - stanno per essere affiancate da teorie altrettanto controverse: in uno studio, a breve disponibile sulla rivista Ethics, Policy & Environment, il professor S. Matthew Liao, della New York University, sostiene l'idea di intervenire sul corpo umano per ridurre il nostro impatto ambientale. Tra le soluzioni avanzate, pillole e cerotti per rinunciare a mangiare carne e trattamenti per ridurre la statura delle persone.

Passera: riforma incentivi in poche settimane

Ministro PasseraLo ha dichiarato ieri il ministro dello sviluppo economico in una intervista al Sole24ore: “la numerosità di leggi e leggine più o meno legate a innovazione e ricerca è troppo vasta e si disperde in mille rivoli. Le procedure sono spesso lunghe, farraginose, discrezionali. Vogliamo sostituire quasi tutte queste leggi con una - o poche - che prevedono meccanismi automatici di credito di imposta per la ricerca e l’innovazione”. Di riforma del sistema di incentivi se ne discute ormai da anni; pure il predecessore Romani stava per varare un riordino in materia senza però riuscirvi. La sintetica analisi del ministro Passera è nella sostanza corretta, ma merita alcune dovute precisazioni.

E-communication: un mercato da 110 miliardi l'anno

Web - foto di comunicacionesChe la rete sia il futuro non ci sono dubbi. E se l'Europa vuole crescere deve cavalcare l'onda, rendendosi attrattiva agli operatori del settore. Deve cioè potenziare le e-communications, il mercato unico digitale, una fonte di ricchezza unica, che potrebbe far crescere il prodotto interno lordo Ue di 110 miliardi di euro l'anno. Lo dimostra uno studio realizzato per conto della Commissione europea da Ecorys, Ddelft University of Technology e Tno.

Dl semplificazioni 5-2012: il sindaco unico nelle società di capitali

Office - foto di Shinealight

Il sindaco unico è entrato a tutto campo nel panorama operativo della vita delle società di capitali con il decreto legge sulle semplificazioni. L’art. 35 del provvedimento va ad incidere nuovamente sugli articoli 2397 e 2477 del Cod.civ.. Per i professionisti contabili, dopo le Stp, le norme sulle contabilità semplificate interamente tracciate e la non ancora risolta vicenda delle tariffe professionali, il cahier de doléance si è arricchito della mutata disciplina degli organi di controllo societari.

Liberalizziamoilfuturo: associazioni in campo per lo sviluppo di Internet e del mercato digitale

Computer - foto di Ragnam1211Approfittare dei decreti Liberalizzazioni e Semplificazioni per dare slancio al mercato digitale in Italia. E' questo l'obiettivo di un gruppo di imprese e associazioni, con il supporto di alcuni deputati e senatori di orientamento bipartisan, che questa settimana ha presentato, in una conferenza stampa al Senato, un pacchetto di misure da proporre come emendamenti ai due testi.

Eolico: Italia quarta per produzione in Europa

Wind Farm - foto di Harvey McDanielNel 2011, gli stati dell'Unione europea hanno investito complessivamente 12,6 miliardi di euro in impianti eolici, di cui 10,2 miliardi di euro a terra e 2,4 miliardi di euro offshore. Nel contesto comunitario, l'Italia si piazza al quarto posto tra i maggiori produttori. Sono solo alcuni dei dati rilevati dall'Associazione europea energia del vento (Ewea), che ha analizzato l'andamento del mercato eolico in Europa e, più in particolare, negli Stati dell'Ue.

GE Global Innovation Barometer: imprese europee innovano, ma temono la crisi

General Electric - foto di TDCUna fotografia sullo stato dell'innovazione a livello globale e sulla percezione che le imprese hanno circa la capacità del proprio paese di favorirla. Per ottenerla General Electric ha commissionato alla società di consulenza StrategyOne una ricerca, condotta in 22 paesi, i cui risultati sono stati pubblicati ieri.

Etica e concorrenza nella liberalizzazione delle professioni

Working peopleAnche i grandi quotidiani, negli articoli di fondo, hanno preso ad affrontare il tema delle liberalizzazioni; e, per le circostanze connesse, quello dell’etica. Nel programma che l’attuale governo si appresta a realizzare, la usuale distinzione fra poteri “forti” e quelli “diffusi” da liberalizzare non trova ingresso: quel che conta è che nel brevissimo periodo si materializzerà finalmente il concetto di tutela della concorrenza. Secondo i piani prestabiliti, residueranno agli ordini professionali solo la custodia dell’etica e della deontologia degli associati; il risultato è che questi si vedranno obbligati ad abbandonare la presa sulle tariffe e su altre questioni economiche.

Energia verde: a dispetto della crisi si investe sempre di piu'

Wind power plants - foto di Chris LimNonostante la delicata situazione finanziaria a livello globale, gli investimenti nelle energie pulite hanno raggiunto, nel corso del 2011, quota 260 miliardi di dollari, pari a circa 230 miliardi di euro. A rivelarlo è la Bloomberg New Energy Finance, compagnia indipendente che studia e analizza i dati sulla produzione energetica verde. Obiettivo dello studio è quello di promuovere la lotta al cambiamento climatico stimolando gli investimenti in fonti rinnovabili, biomasse e tecnologie intelligenti.

Corporate Ecosystem Valuation: quantificare i servizi ecosistemici

Foresta - Foto di Cedar Creek Ecosystem Science ReserveOggi la conservazione dei servizi ecosistemici e in generale il perseguimento di obiettivi ambientali rappresenta uno sforzo per le imprese. Eppure, conoscere il proprio impatto sull'ambiente e individuare una strategia per ridurlo, potrebbe rappresentare una strada per accrescere il proprio business. A sostenerlo è la DG Environment della Commissione europea, presentando lo strumento di valutazione dei servizi ecosistemici sviluppato dal World Business Council for Sustainable Development, Corporate Ecosystem Valuation.

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