Horizon 2020 - SME Instrument, consigli per proposte di successo
Solo il 12% dei progetti presentati nell'ambito dello SME Instrument, lo Strumento per le PMI di Horizon 2020, soddisfa i requisiti di accesso. Lo ha dichiarato Bernd Reichert, direttore dell’Agenzia esecutiva per le PMI (EASME).
SME Instrument, consigli per PMI
Con un budget di circa 2,8 miliardi di euro, lo SME Instrument sostiene le piccole e medie imprese dell'Ue che intendono sviluppare un progetto di eccellenza nel campo dell’innovazione con una dimensione europea e ad elevato impatto economico.
Lo strumento prevede tre fasi:
- Fase 1 “Studio di fattibilità” (durata: 6 mesi): le PMI presentano un primo business plan per valutare la fattibilità tecnica e il potenziale di mercato delle nuove idee e accedono a contributi del valore forfettario di 50mila euro;
- Fase 2 “Innovazione” (durata: 12-24 mesi): le PMI presentano un business plan incentrato sulle attività di ricerca e innovazione e hanno accesso ad un finanziamento compreso tra 0,5 e 2,5 milioni euro (pari al 70% del costo del progetto; tale percentuale è elevata al 100% per casi specifici);
- Fase 3 “Commercializzazione”: le PMI sono sostenute, attraverso misure di networking, formazione, coaching, mentoring e accesso al capitale privato nell’introdurre sul mercato i prodotti e i servizi innovativi sviluppati.
La Commissione Ue riceve molte proposte progettuali dalle aziende europee, ha spiegato Reichert, ma solo il 12% possiede i criteri per la futura commercializzazione di prodotti e servizi innovativi. Il restante 88% dei progetti ha alla base idee buone che difficilmente riusciranno a raggiungere il mercato, perchè le aziende non hanno preso in considerazione i potenziali concorrenti e le esigenze dei consumatori nella redazione delle proposte. Nel settore della sanità le probabilità di successo per ottenere i finanziamenti sono più elevate.
“Abbiamo idee fantastiche ma non siamo bravi a commercializzarle e a introdurle nel mercato”, ha commentato Reichert in una intervista a ScienceBusiness. I progetti di ricerca europei spesso finiscono per essere lanciati in Giappone, negli Stati Uniti e in altri Paesi; con lo SME Instrument la Commissione intende porre un freno a questo fenomeno.
Attualmente il tasso di successo dei progetti presentati è compreso tra il 6% e il 10%, valore che, secondo il direttore dell'EASME, potrebbe aumentare se l'Ue decidesse di destinare più fondi allo Strumento per le PMI. E' emerso, inoltre, che i progetti rigettati e poi ripresentati hanno più probabilità di accedere ai finanziementi, poiché i proponenti, soprattutto spin-off universitari, sono incentivati a ridefinire la propria strategia di business.
Le proposte, ha spiegato Reichert, sono valutate da esperti esterni e venture capital, interessati soprattutto al potenziale commerciale del progetto. Per avere più probabilità di successo è opportuno sviluppare la proposta sotto forma di business plan, che, anche in caso di rigetto della proposta, potrà essere riutilizzato nella ricerca di finanziamenti presso istituti di credito e altri investitori.
Per quanto riguarda la Fase 3 dello Strumento, ha concluso il direttore dell'EASME, la Commissione sta definendo nuove misure a sostegno delle PMI che hanno superato le prime due fasi. Gli interventi, che saranno inseriti nel nel programma di lavoro 2016-2017 di Horizon 2020, riguardano l'accesso al credito, le gare d'appalto e i clienti.
Risultati marzo 2015
Nell'ambito della scadenza intermedia del 18 marzo 2015 della Fase 2 l'EASME ha selezionato le proposte progettuali presentate da 42 PMI, provenienti da 14 Paesi, con Spagna in testa (7), seguita da Italia (6), Francia (4), Paesi Bassi (4) e Regno Unito (4).
Le imprese italiane selezionate sono:
- DS4 (Pedrengo) con il progetto INFINITE,
- ML ENGRAVING SRL (Onore) con il progetto INFINITE,
- Cimberio Spa (San Maurizio d'Opaglio) con il progetto SMARTCIM,
- Mobiltech (Varedo) con il progetto CheaP,
- Società Agricola Serenissima (Conselve) con il progetto ECO-LOGIC GREEN FARM,
- ALEPH (Lurate Caccivio) con il progetto LaForte.
Per ciascun progetto i beneficari riceveranno un finanziamento fino a 2,5 milioni di euro per l'elaborazione dei rispettivi piani aziendali e attività innovative. Le imprese, inoltre, potranno beneficiare di un periodo di formazione imprenditoriale, fino ad un massimo di 12 giorni.
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Imprese beneficiarie – Fase 2
LEONID sviluppa test cancro con i contributi UE Horizon 2020
Photo credit: Earthworm / Foter / CC BY-NC-SA
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