Indice Percezione Corruzione 2016 - Italia in lieve miglioramento
In occasione della presentazione del rapporto, Transparency International Italia e ANAC hanno firmato un'intesa per gestire meglio le segnalazioni dei whistleblower del settore pubblico
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L’Indice di percezione della corruzione (CPI) di Transparency International offre la misurazione della corruzione nel settore pubblico e politico di 176 Paesi nel Mondo.
Nell’edizione del CPI pubblicata oggi, l’Italia si classifica al 60° posto nel Mondo, con un voto di 47 su 100. Rispetto all’anno precedente, secondo il giudizio che esperti e uomini di affari hanno espresso sul nostro Paese, si intravede qualche timido miglioramento: se il voto aumenta di 3 punti (da 44 a 47) anche il ranking mondiale ci vede raggiungere il 60° posto, uno in più rispetto all’edizione 2015.
A livello globale sono purtroppo più i Paesi che vedono peggiorare il proprio voto di quelli che registrano un miglioramento. Al vertice troviamo sempre Danimarca e Nuova Zelanda, mentre chiudono la classifica Somalia, Sud Sudan e Corea del Nord.
In occasione della presentazione dell’edizione 2016 del CPI, Transparency International Italia e ANAC hanno firmato un protocollo attuativo che consentirà di gestire al meglio le segnalazioni dei whistleblower del settore pubblico.
“Il tema della tutela dei cosiddetti whistleblower, cioè di coloro che decidono di segnalare un caso di corruzione di cui vengono a conoscenza, è ritenuto fondamentale da Transparency International Italia, che da anni sta spingendo per l’approvazione di una norma che garantisca loro tutele e protezioni efficaci”, afferma Virginio Carnevali, Presidente di Transparency International Italia, richiamando nuovamente il Senato, che ormai da quasi un anno ha in mano il disegno di legge già approvato alla Camera.
Il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, sottolinea come “sia necessaria e fondamentale la partecipazione dell’associazionismo per la lotta alla corruzione. Da domani le segnalazioni di Transparency International Italia verranno passate ad ANAC e la firma del Protocollo, che va ad ampliare quello già siglato l’anno scorso, porterà all’incentivazione del numero delle denunce a livello della pubblica amministrazione, a cui teniamo molto”.
Photo credit: Controlemafie
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