BEI - l'impatto dei finanziamenti delle banche multilaterali sullo sviluppo
Valgono più di 167,7 miliardi di dollari i finanziamenti privati mobilitati dalle istituzioni finanziarie e dalle banche multilaterali di sviluppo nel 2017. E’ quanto emerge da un rapporto dedicato al tema dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI).
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Gli oltre 167 miliardi di dollari di risorse private mobilitate nel 2017 mostrano il potenziale di istituzioni finanziarie e banche multilaterali di sviluppo nel sostenere gli sforzi globali per la promozione della crescita inclusiva e sostenibile, la lotta alla povertà e alla disuguaglianza e la protezione del pianeta.
Il report pubblicato dalla BEI prende in considerazione i dati relativi ad un gruppo di organizzazioni internazionali composto da:
- Banca africana di sviluppo (AfDB),
- Banca asiatica di sviluppo (ADB),
- Banca asiatica di investimento per le infrastrutture (AIIB),
- Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS),
- Banca europea per gli investimenti (BEI),
- Società islamica per lo sviluppo del settore privato (ICD),
- Banca interamericana di sviluppo (IDB) e IDB Invest,
- Società Finanziaria Internazionale (IFC),
- Banca islamica per lo sviluppo (IsDB),
- Agenzia multilaterale di garanzia degli investimenti (MIGA),
- Nuova Banca di Sviluppo (NDB),
- Banca Mondiale (WB).
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Finanziamenti a lungo termine
Sulla base dei dati relativi agli impegni per il 2017, si stima un totale di cofinanziamenti a lungo termine mobilitati da banche multilaterali e istituzioni finanziarie di sviluppo nel mondo pari a 163,5 miliardi di dollari. Di questa cifra, 52 miliardi di dollari, pari a circa il 32% del totale, sono finanziamenti privati diretti.
Nei Paesi a basso e medio reddito, l'importo totale dei cofinanziamenti a lungo termine è stato stimato in appena 59,4 miliardi di dollari, di cui il 54,1 miliardi destinati a Paesi a medio reddito e solamente 5,3 miliardi a Paesi a basso reddito. Ne deriva che la maggior parte dei finanziamenti, pari a 104,1 miliardi di dollari, si sono rivolti ai Paesi ad alto reddito. Ciò, spiega la BEI, dimostra come la maggior parte degli investitori privati sia poco propensa ad assumersi i rischi di un investimento in Paesi a basso o medio reddito.
A livello geografico, dei 163,5 miliardi di risorse mobilitate:
- 115,5 miliardi sono andate a progetti in Europa;
- 16,5 miliardi hanno riguardato progetti in Asia;
- 16,3 miliardi sono state destinate a progetti in America Latina e nei Caraibi;
- 14,6 miliardi hanno riguardato progetti in Africa.
Il Medio Oriente ha riscontrato la quota più bassa di finanziamenti privati mobilitati, pari ad appena 0,7 miliardi di dollari.
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Finanziamenti a breve termine
L'importanza del finanziamento a breve termine per il sostegno al commercio - definito in inglese "trade finance" - quale mezzo per l'attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile è stata esplicitamente riconosciuta, a luglio 2015, nella Conferenza di Addis Abeba per il finanziamento allo sviluppo delle Nazioni Unite.
Eppure, si legge nel report, lo studio “Trade Finance Gaps, Growth e Jobs Survey” realizzato nel 2017 dall’ADB mostra un gap del finanziamento al commercio globale di 1,5 trilioni di dollari.
In tale contesto, spiega la BEI, i programmi di finanziamento al commercio delle banche multilaterali di sviluppo svolgono un ruolo importante nel ridurre questo gap. Si stima che questi istituti internazionali abbiano mobilitato, nlel 2017, risorse private tramite finanziamenti a breve termine per 4,2 miliardi di dollari.
Sostegno alle infrastrutture
l finanziamenti di istituti finanziari e banche multilaterali di sviluppo hanno sostenuto investimenti in diversi settori.
Alla luce della forte richiesta di risorse private per soddisfare le enormi necessità in ambito infrastrutturale dei Paesi in via di sviluppo, la BEI stima che il cofinanziamento complessivo a lungo termine per tale settore sia stato nel 2017 di 73,3 miliardi, pari al 45% di tutti i cofinanziamenti privati.
Di tali risorse, solo l’8% dei finanziamenti è stato destinato a infrastrutture sociali, come scuole e ospedali. La grandissima parte dei finanziamenti, pari al 92%, ha riguardato invece infrastrutture economiche, per settori quali:
- energia,
- acqua,
- trasporti,
- telecomunicazioni,
- TIC.
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