Industria 4.0: le raccomandazioni del Garante per le Micro-PMI
Diffondere le nuove tecnologie, sostenere le PMI innovative e sviluppare le competenze 4.0. Sono alcune delle raccomandazioni elaborate dal Garante per le micro, piccole e medie imprese nella relazione sul sistema delle MPMI, con un focus sulle trasformazioni della quarta rivoluzione industriale.
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La relazione del Garante per le micro, piccole e medie imprese fa il punto sulla situazione nel 2017 sul sistema italiano delle MPMI, concentrandosi, tra gli altri temi, sul Piano nazionale Impresa 4.0.
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Il documento fornisce una panoramica dei principali strumenti agevolativi del Piano, riprendendo anche i dati raccolti dall'Istat nel Rapporto 2018 sulla competitività dei settori produttivi. Alla fine del documento il Garante per le Micro-PMI ha elaborato una serie di raccomandazioni per migliorare la digitalizzazione del sistema produttivo italiano, alla luce delle politiche e delle misure adottate finora dal Governo.
Piano nazionale Impresa 4.0
Il Piano nazionale Impresa 4.0 prevede misure sviluppate in base a tre principali linee guida:
- 1. operare in una logica di neutralità tecnologica, settoriale e di dimensione d’impresa;
- 2. intervenire con misure orizzontali prevalentemente automatiche (agevolazioni fiscali), abbandonando gli interventi a bando;
- 3. agire su fattori abilitanti: investimenti, competenze, infrastrutture.
I principali strumenti agevolativi del Piano sono:
- l’iper ammortamento e il super ammortamento, che, attraverso la maggiorazione delle quote di ammortamento di beni strumentali materiali e immateriali nuovi, hanno lo scopo di agevolare le imprese che investono in innovazione;
- il credito d’imposta in ricerca e sviluppo, che si pone la finalità di stimolare la spesa privata in ricerca e sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese;
- il Patent box che ha introdotto un regime di tassazione agevolata (parziale esenzione su IRES e IRAP) per i redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali;
- i voucher per la digitalizzazione, rivolti alle PMI che vogliono investire in tecnologie digitali e servizi;
- il Fondo per il capitale immateriale, la competitività e la produttività, istituito dalla Legge di bilancio 2018 per sostenere progetti di ricerca e innovazione;
- il credito d’imposta per la formazione 4.0, introdotto dalla Legge di bilancio 2018, a favore degli investimenti effettuati dalle imprese per la formazione del personale dipendente nelle materie aventi ad oggetto le tecnologie abilitanti.
Al fine di favorire l’incontro tra il mondo della ricerca e le imprese, il Piano nazionale Impresa 4.0 ha previsto la nascita sul territorio di nuovi organismi, quali i Competence Center, promossi dal MISE, i Punti di impresa digitale, promossi dalle Camere di Commercio, e i Digital Innovation Hub, promossi dalle Associazioni di categoria.
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Raccomandazioni
Le raccomandazioni del Garante per le Micro-PMI riguardano diversi aspetti del Piano nazionale Impresa 4.0, dalla diffusione delle nuove tecnologie allo sviluppo delle competenze 4.0.
In particolare, il Garante raccomanda di:
- modificare l’iper ammortamento, attualmente a sostegno prevalentemente degli investimenti in macchinari, prevedendo una premialità per l’innovazione data‐driven dei processi produttivi in chiave 4.0, con rinnovata attenzione alle tematiche della sicurezza sul lavoro, dell’ergonomia e dell’automazione collaborativa;
- introdurre una misura di semplice e immediato accesso per sostenere le attività di innovazione delle imprese di piccole dimensioni, favorendo, tra gli altri, gli investimenti nel campo del software strumentale alla trasformazione 4.0;
- prevedere nuove forme di semplificazione amministrativa per le PMI innovative;
- finanziare e rendere operativi i Competence Center al fine di ampliare l’offerta di servizi di trasferimento tecnologico e intercettare attraverso gli stessi i fondi europei per la ricerca e in ambito digitale, anche in raccordo con i Digital Innovation Hubs europei.
Per favorire lo sviluppo delle competenze, il Garante suggerisce di dare continuità temporale al credito d’imposta per la formazione 4.0, rafforzando al contempo i legami tra le imprese e le scuole di istruzione superiore per promuovere l’innovazione.
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