ForumPA 2024, le opportunità del Programma Regionale FESR Lazio 2021-2027 per promuovere la competitività delle imprese
Tra i protagonisti della più grande manifestazione nazionale dedicata all’innovazione nella Pubblica Amministrazione c’è anche la Regione Lazio che, presso il proprio stand informativo, ha presentato una panoramica completa delle opportunità offerte alle imprese del territorio regionale dal Programma Regionale FESR 2021-2027, anticipando anche i nuovi finanziamenti in arrivo.
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Sostenere la crescita e lo sviluppo delle imprese laziali, aiutandole ad affrontare gli ostacoli posti dalle transizioni gemelle digital e green, offrendo loro risorse e competenze per crescere e affermarsi sul mercato nazionale ed internazionale. Sono questi alcuni dei punti fondamentali della strategia per promuovere l’imprenditorialità messa in campo dalla Regione Lazio con i fondi europei del PR FESR 21-27.
Una strategia ad ampio raggio che offre un ventaglio eterogeneo di opportunità alle imprese del territorio - dai contributi a fondo perduto agli strumenti di venture capital - delineata nel dettaglio durante uno dei panel presentati dalla Regione Lazio nel corso della 35esima edizione di ForumPA, l'evento dedicato alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione che ha aperto le sue porte al pubblico dal 21 al 23 maggio, al Palazzo dei Congressi di Roma.
Nella seconda giornata della manifestazione organizzata da FPA, presso lo stand istituzionale della Regione Lazio, si è tenuto l’incontro “Il sostegno del PR FESR Lazio alla competitività delle imprese del territorio regionale”, cui hanno partecipato in qualità di speaker Roberta Angelilli - Vicepresidente, Assessore allo Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione, e Tiziana Petucci - Direzione Regionale Sviluppo economico, Attività produttive e ricerca.
I driver della strategia del PR FESR 2021-2027
Complessivamente il Programma Regionale per l'utilizzo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per il periodo 2021-2027 (PR FESR 2021-2027 Lazio) può contare su una dotazione di oltre 1,8 miliardi di euro, circa il doppio rispetto alla precedente programmazione 2014-2020, il cui totale si assestava sui 960 milioni di euro.
Come ha spiegato in apertura del panel Tiziana Petucci, la strategia alla base del Programma FESR Lazio, definita tenendo conto delle linee strategiche della politica di sviluppo regionale, prevede una forte concentrazione di risorse sugli Obiettivi di Policy (OP) n. 1 “Un’Europa più intelligente” e n. 2 “Un’Europa più verde”, con circa il 91% dello stanziamento allocato su questi due assi.
A proposito dell’OP1, in particolare, gli interventi definiti dalla Regione sono finalizzati a proseguire e potenziare il sostegno alle attività di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico e le misure per la competitività del sistema imprenditoriale regionale (in particolare per le imprese che operano all’interno delle nove Aree di Specializzazione della Smart Specialization Strategy). La spinta verso l’innovazione e la digitalizzazione rappresenta, quindi, non solo una variabile fondamentale per le imprese sul mercato nazionale, ma ne rafforza anche “la presenza sul mercato europeo e internazionale”.
Di pari importanza gli interventi ascrivibili all’OP2, che si concentrano sul sostegno alla transizione ecologica, obiettivo altrettanto prioritario del Programma ai fini dell’uso efficiente delle risorse. Tra le misure messe a terra con i fondi europei “per aiutare i territori ad essere più resilienti”, si annoverano il sostegno per “le infrastrutture verdi, la raccolta e il trattamento dei rifiuti, la sostenibilità dei trasporti e la mobilità leggera, strumenti per l’efficientamento energetico degli edifici e impianti per le energie rinnovabili”.
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PR FESR 2021-2027: quali sono le misure attive per le imprese?
Come già accennato, tutte le azioni messe a terra dalla Regione Lazio con i fondi europei del PR FESR 2021-2027 si inscrivono in una strategia ad ampio raggio finalizzata a coprire le esigenze delle imprese di ogni dimensione sul territorio regionale.
Il metodo con cui è stata strutturata questa strategia, ha spiegato Roberta Angelilli, è frutto di “un processo di ascolto di tutte le categorie produttive e le parti sociali, interpretando e selezionando le priorità che sono arrivate alla Regione Lazio” e “mettendole a sistema con il know how, le competenze e ovviamente le risorse istituzionali” per sostenere le imprese in modo efficace.
Guardando alle misure per favorire l’accesso al credito, “abbiamo messo in campo 135 milioni di euro per dare risposte concrete e immediate alle diverse esigenze del tessuto imprenditoriale e produttivo del nostro territorio, dalle piccole imprese alle multinazionali”. Queste risorse sono state destinate a quattro misure: Nuovo Fondo Futuro, Fondo Patrimonializzazione PMI, Nuovo Fondo Piccolo Credito e Fondo di Garanzia minibond Basket Bond Lazio.
Parallelamente, sono ancora in atto le Strategie Territoriali, uno strumento che mette a sistema le varie fonti di finanziamento e realizza interventi integrati e condivisi con le comunità locali. Questa azione, che può contare su quasi 140 milioni di euro di fondi FESR, punta a “rendere i territori più innovativi, efficienti, creando un valore aggiunto sia per i cittadini che per le imprese che operano nello stesso territorio”.
Tra le misure che hanno riscontrato un forte interesse da parte del tessuto imprenditoriale laziale ci sono il voucher digitalizzazione e il voucher internazionalizzazione. Due misure che hanno dato “la possibilità alle imprese di aprirsi a nuovi contesti di business, di esporsi sul mercato nazionale ma anche europeo e mondiale”, ha sottolineato Roberta Angelilli.
Il successo riscontrato dai ‘voucher’ - prosegue la vicepresidente della Regione - è senza dubbio legato all’introduzione dei “costi semplificati”: una grande opportunità offerta dalla programmazione 2021-2027 per snellire i processi amministrativi e più in generale l’iter di attuazione dei progetti finanziati da risorse europee, soprattutto con riguardo ai Programmi supportati dal FESR. La riduzione degli oneri burocratici a carico dei beneficiari ha consentito di concentrarsi maggiormente sul raggiungimento dei risultati degli interventi finanziati, agevolando sensibilmente le procedure di rendicontazione.
Ancora in corso, infine, anche il bando ‘Donne Innovazione Impresa’ da 5 milioni di euro, che sostiene l’innovazione nell’imprenditoria femminile, contribuendo - insieme ad altre azioni regionali, nazionali ed europee - a diffondere i valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e a massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale.
Il Venture Capital per le imprese del Lazio
Oltre a contributi a fondo perduto e strumenti per l’accesso al credito, la Regione Lazio vanta una consolidata tradizione nella strutturazione di strumenti di capitale di rischio, ambito in cui, nel corso degli ultimi 10 anni, si è affermata quale ideatrice di innovazioni significative.
Gli strumenti finanziari posti in essere dalla Regione hanno la caratteristica fondante di promuovere la nascita di startup e la crescita e il rafforzamento delle PMI attraverso l’investimento nel capitale di rischio – prevalentemente in partnership con investitori privati – sia direttamente nelle imprese sia in fondi di investimento interessati a localizzarsi e svilupparsi stabilmente nel Lazio.
Come spiegato da Tiziana Petucci, “tra le misure di venture capital che la Regione ha promosso nel precedente settennato 2014-2020, ma che verrà rilanciata anche nella programmazione FESR 2021-2027” c’è anche il fondo FARE Venture, che include due strumenti:
- INNOVA Venture, fondo che ha investito direttamente in startup e imprese;
- LAZIO Venture, fondo che ha investito in FIA – Fondi chiusi di Investimento Alternativi gestiti dai soggetti di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58.
Complessivamente la Regione Lazio ha apportato nell’ambito delle programmazioni europee del POR FESR relative ai periodi 2007/2013 e 2014/2020 circa 75 milioni di euro di risorse pubbliche, di cui a fine 2023 risultano investiti circa 55 milioni, che hanno prodotto un effetto significativo, con oltre 110 investimenti in imprese, prevalentemente startup, un effetto leva su quasi 50 milioni di risorse private e un impatto occupazionale nel Lazio su oltre 650 addetti che oggi lavorano nelle imprese investite.
Spostando il focus sulle imprese più strutturate, e più attrezzate per “avvicinarsi a strumenti più complessi”, la Regione Lazio ha messo in campo un altro strumento innovativo: il Fondo Garanzia Minibond. Con una dotazione di 15 milioni di euro, lo strumento sostiene le PMI con fatturato minimo 5 milioni di euro e specifici requisiti minimi di accesso (ratios/rating min. BB-) che intendono emettere prestiti obbligazionari e/o titoli di debito (Minibond), come fonte di finanziamento alternativo o complementare al credito bancario.
Il FGM rilascia una garanzia pubblica di portafoglio a sostegno delle emissioni effettuate nell’ambito dell’operazione finanziaria denominata 'Basket Bond Lazio', che avrà un volume complessivo di 60 milioni di euro.
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Anticipazioni sulle nuove opportunità per imprese e territorio: focus su transizione green e internazionalizzazione
A proposito delle opportunità future, Roberta Angelilli ha anticipato in chiusura del proprio intervento alcune novità in arrivo nei prossimi mesi per imprese e territorio.
In primis, a giugno verrà dato il via libera ad un intervento da 115 milioni di euro a valere sui fondi del Programma FESR Lazio 2021-2027 per sostenere attivamente il tessuto imprenditoriale locale con l'obiettivo di incentivare lo sviluppo economico, favorire la crescita delle imprese e migliorare l’efficientamento energetico.
La vicepresidente della Regione lo ha definito come “un intervento atteso e innovativo, considerando che non è mai stato fatto un intervento così importante in ambito green economy”, ma anche “un obiettivo di sistema” che si inscrive in un contesto internazionale più ampio. “In questo momento più che mai dobbiamo essere sempre più indipendenti a livello energetico, ce l’ha dimostrato la guerra in Ucraina”.
Anticipazioni sui bandi FESR Lazio per le imprese
Parallelamente, la Regione Lazio è al lavoro su ‘Invest in Lazio’, un nuovo strumento per rafforzare l’attrattività internazionale del Lazio. “Stiamo lavorando in collegamento con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per la creazione della piattaforma unica per attrazione investimenti in comparti strategici e ad alto potenziale”.
Rifacendosi al modello nazionale di ‘Invest in Italy’, ed in sinergia con le attività di quest’ultimo, la Regione avrà “una piattaforma che spiegherà alle imprese perché investire nel Lazio, una sorta di vetrina per far capire quanto è vantaggioso realizzare investimenti produttivi sul territorio regionale, cosa offriamo in termini di incentivi e supporto alle imprese, farci conoscere non solo a livello italiano ma internazionale”.
L’importanza del tool consiste nell’essere un nuovo “biglietto da visita” del Lazio quale Regione che è accanto alle imprese a trecentosessanta gradi e che può essere leader in settori strategici su scala mondiale.
"La Regione Lazio in termini di Prodotto Interno Lordo (PIL) è competitiva non solo in Italia ma in Europa, avendo in questo senso numeri paragonabili ad altri Stati membri dell’UE. Ricordiamo, inoltre, che la Regione può vantare quasi mezzo milione di imprese tra MPMI, PMI e grandi imprese, e circa 2000 startup innovative: un patrimonio imprenditoriale di eccellenze che va ascoltato, valorizzato e sostenuto", ha concluso Roberta Angelilli.