Abruzzo: Programma Operativo Regionale - POR FSE 2014-2020

Foto di Andrea Piacquadio da PexelsCon il POR FSE 2014-2020, la Regione Abruzzo intende concentrare i finanziamenti sull'occupazione, insieme a iniziative di istruzione e inclusione sociale a sostegno di una crescita di cui possa beneficiare la maggior parte della popolazione abruzzese.

In data 23 dicembre 2014 la Commissione europea ha approvato il POR FSE della Regione Abruzzo.

 

Il contesto della strategia del Programma Operativo

Il nuovo periodo di programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) in Abruzzo si inscrive nel quadro degli effetti di una crisi economica e sociale di ampia portata, testimoniata dai principali indicatori socio-demografici e macroeconomici rilevabili per il nostro territorio. La missione del Programma Operativo FSE 2014-2020 - correggere gli squilibri strutturali del mercato del lavoro abruzzese e fronteggiare le conseguenze delle accresciute difficoltà sociali, generate dalla crisi – emerge con grande evidenza dall’urgenza di intervenire sugli elementi che rivestono maggiore criticità.

A tal fine, il Programma intende porsi come cardine di una nuova stagione di programmazione e di riforma dell’intero impianto del welfare abruzzese, intervenendo, attraverso il ridisegno complessivo di politiche e strumenti, sulle arretratezze e le carenze di sistema preesistenti che spesso hanno acuito gli impatti del ciclo economico negativo sulle famiglie, sull’esclusione sociale e sull’occupazione. Gli obiettivi di innovazione e di cambiamento saranno perseguiti attraverso una ridefinizione del quadro legislativo esistente in materia di politiche sociali, della formazione e del lavoro e una diversa strategia di programmazione, basata sulla partecipazione sociale, sull’integrazione e il coordinamento delle politiche, sul coinvolgimento attivo dei destinatari delle azioni, sulla semplificazione delle procedure e l’innovazione tecnologica. Il Programma dovrà quindi essere in grado di innestarsi all’interno del quadro di riforma regionale del welfare, avendo la capacità di fare sistema con il progresso delle nuove politiche, superando la logica della progettualità parcellizzata verso quella dell’innovazione strutturale, integrata e duratura.

La definizione della strategia d’intervento si alimenta dell’attenta considerazione della situazione attuale e previsionale, delle politiche comunitarie, nazionali e regionali in cui il Programma si inscrive e alle quali contribuisce, nonché delle esperienze positive, derivanti dai precedenti periodi di programmazione che l’Amministrazione Regionale potrà trasferire per conseguire gli obiettivi e massimizzare l’impatto della sua azione. Il principale riferimento di policy a cui il PO FSE si ispira è rappresentato dalla Comunicazione “EUROPA 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” attraverso la quale la Commissione Europea ha delineato la strategia decennale a sostegno dell’occupazione, della produttività e della coesione sociale. Essa mira a contrastare gli effetti della perdurante crisi economica e finanziaria, attraverso unaridefinizione del modello di crescita per l’Unione Europea. Il raggiungimento degli obiettivi di crescita individuati da EUROPA 2020 sarà misurato con riferimento a cinque gruppi di indicatori chiave, secondo target differenziati per Paese Membro, così come definiti nei rispettivi Piani Nazionali di Riforma.

Attraverso il Quadro Strategico Comune la Commissione Europea ha indicato le modalità con cui i Fondi SIE, che costituiscono gli strumenti della Politica di Coesione, possono operare insieme, coordinandosi con altri strumenti e politiche dell’Unione, verso il conseguimento degli obiettivi indicati dalla Strategia Europa 2020. Il QSC si incardina sugli 11 obiettivi tematici introdotti dal Regolamento Generale dei fondi e definisce, per ciascuno di essi, le possibili linee di intervento implementabili, una serie di principi generali per l’impostazione della strategia, i criteri di coordinamento e integrazione tra questi e le altre iniziative gestite direttamente dall’UE. Il FSE in particolare, si concentra su quattro obiettivi tematici: l'occupazione e la mobilità professionale; l'inclusione sociale e la lotta contro la povertà e la discriminazione; l'istruzione e la formazione; il rafforzamento delle capacità istituzionali e amministrative. Le azioni sostenute dal FSE, che realizzano prioritariamente gli obiettivi della “crescita inclusiva”, contribuiscono inoltre agli altri obiettivi tematici, puntando a creare le competenze necessarie per la loro implementazione. Il riferimento di livello nazionale per la definizione del PO FSE 2014-2020 è costituito dall’Accordo di partenariato: frutto di un processo di consultazione allargata a Ministeri, Regioni, Enti locali e partenariato economico sociale e dell’interlocuzione informale avviata con la Commissione esso rappresenta il quadro programmatico per l’utilizzo del complesso dei fondi a livello nazionale e osserva raccomandazioni specifiche all’Italia (Country specific recommendations) adottate dal Consiglio europeo, sulla base dell’analisi dei Programmi Nazionali di Riforma per l’anno 2013 e per l’anno 2014, finalizzate a promuovere la convergenza degli interventi su priorità chiave per il nostro Paese.

Con riferimento ai temi specifici per il FSE, il programmatore ha inteso esaminare la situazione contigente abruzzese misurandone la distanza dai citati target di Europa 2020 per l’Italia, in coerenza con le specifiche raccomandazioni ricevute sui temi del Mercato del Lavoro, dell’Istruzione e della formazione ed infine della Pubblica Amministrazione. I fabbisogni di intervento che sono scaturiti dalla citata analisi, ovviamente non possono essere soddisfatti tutti, sia in nella logica della concentrazione tematica richiesta alle programmazioni operative, sia in considerazione della volontà di garantire efficacia agli interventi pur alla luce della dotazione economica complessiva del Po FSE Abruzzo, che si attesta ad un valore pari al 45% circa di quello della Programmazione 2007-2013.

Sulla base dell’analisi del contesto regionale, delle problematiche e delle opportunità di sviluppo, dei vincoli regolamentari e della dotazione finanziaria, "fortemente ridotta rispetto al precedente periodo di programmazione", la Regione - si legge nel documento - ha concentrato la propria strategia di sviluppo "sul conseguimento di specifici obiettivi attraverso il concorso dei fondi tale da garantire il maggiore valore aggiunto al territorio e contributo alla Strategia Europa 2020".

L’approccio punta a due principi cardine della nuova programmazione:

  • la promozione di interventi "mirati ai luoghi", attraverso la concentrazione di interventi su specifiche "zone-bersaglio" che mostrano criticità e sfide più urgenti, al fine di promuoverne armonicamente lo sviluppo in tutte le dimensioni della sostenibilità,
  • l'adozione di modalità di governance e di attuazione in grado di rispondere sia alle criticità rilevate nel precedente ciclo di programmazione sia ai nuovi indirizzi comunitari per il periodo 2014-2020, e dunque fortemente orientate ai risultati, al coinvolgimento degli stakeholder e alla semplificazione amministrativa.

La strategia regionale per la crescita inclusiva individua tre obiettivi tematici.

  1. promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori,
  2. promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà,
  3. investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente.

Occupazione

La maggior percentuale di risorse del programma è destinata a sviluppare un'ampia gamma di interventi di politica attiva a favore della platea di soggetti in cerca di lavoro e inattivi. Si tratterà prioritariamente di interventi destinati a giovani, donne e lavoratori colpiti dalla crisi economica.

Per quanto riguarda la popolazione giovanile, in particolare, si interverrà attraverso il rafforzamento delle misure attive e preventive sul mercato del lavoro, sull'orientamento, sulla consulenza, sul potenziamento di apprendistato, tirocini e di altre misure di inserimento al lavoro, sulla promozione di autoimpiego e autoimprenditorialità.

I servizi e le misure di politica attiva si realizzeranno in coerenza e in forma complementare all'offerta di interventi che la Regione attuerà sul proprio territorio, in qualità di organismo intermedio, attraverso il Piano di attuazione della Garanzia Giovani, nell'ambito del PON Occupazione Giovani.

Sarà data dovuta attenzione anche ad altri target a rischio, quali lavoratori maturi, disoccupati di lunga data, immigrati e soggetti svantaggiati.

Parte della strategia a sostegno dell'occupazione sarà infine rivolta alla modernizzazione e al rafforzamento delle istituzioni del mercato del lavoro pubbliche e private.

Inclusione sociale

La Regione mira a promuovere le pari opportunità, la partecipazione attiva e il miglioramento dell'occupabilità dei soggetti maggiormente in difficoltà agendo sulle dimensioni fondanti della Strategia Europea per l'Inclusione Sociale:

  • sostegno al reddito,
  • mercati del lavoro inclusivi,
  • accesso a servizi di qualità.

A tal fine, la strategia regionale per l'inclusione sociale si concentra su due assi:

  • interventi diretti per l'inclusione attiva di destinatari in condizione di povertà e di altre categorie a rischio esclusione, quali: diversamenti abili, detenuti, tossicodipendenti, immigrati, rom, etc,
  • misure indirette di prevenzione del fenomeno dell'esclusione sociale, attraverso il rafforzamento delle imprese e dell'economia sociale.

Istruzione e formazione

Il programma si inserisce nella strategia più generale di sviluppo di un sistema di istruzione di qualità nella quale risulta centrale:

  • incrementare la rispondenza dell'offerta formativa alle richieste del mercato del lavoro,
  • promuovere una sempre maggiore capacità del sistema formativo di garantire efficienza ed efficacia nella definizione e nell'attuazione delle misure di politica attiva.

In relazione al primo punto, la Regione interverrà principalmente su tre aspetti:

  • collegamento dell'offerta formativa a documentati fabbisogni formativi e occupazionali espressi dalle imprese,
  • messa a sistema del repertorio regionale dei profili professionali e formativi, oltre che del servizio regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze,
  • rafforzamento dei dispositivi di accreditamento, valutazione e autovalutazione dei sistema e delle strutture formative.

Sarranno poi potenziati i sistemi dell'istruzione e della formazione tecnica e professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

Nel quadro della stessa strategia regionale, la Regione intende potenziare la capacità istituzionale e amministrativa dei soggetti operanti nei settori di riferimento. In particolare, si interverrà sull'empowerment delle amministrazioni e degli operatori coinvolti, a livello regionale, nell'ambito dei processi di riforma e modernizzazione delle politiche dell'istruzione, della formazione, delle politiche sociali e del lavoro, inclusi gli stakeholder e i rappresentanti della società civile.

Una minima parte dei fondi, infine, sarà utilizzata per supportare le attività di preparazione, gestione, sorveglianza, valutazione, informazione e controllo del programma operativo.

Risorse

Le risorse complessive a disposizione per l'attuazione del Programma Operativo ammontano a 142.503.150 euro, di cui 71.251.575 euro messe a disposizione da Bruxelles.

Photo credit: Giampaolo Squarcina / Foter / Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)

Soggetto gestore
Regione Abruzzo
Pubblicato
28 Sep 2017
Ambito
Regionale
Settori
Alimentare, Assicurativo, Audiovisivo, Bancario, Commercio, Costruzioni, Cultura, Energia, Farmaceutico, Ict, Industria, Pubblica amministrazione, Sanità, Servizi, Sociale, Trasporti, Turismo
Stanziamento
€ 142 503 150
Ubicazione Investimento
Europe, Italy, Abruzzo
Tags
Fse, Fondo sociale europeo, Garanzia giovani
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