Fondi Ue – nuove regole per venture capital e imprenditoria sociale
Il Parlamento europeo dà l'ok alle modifiche ai regolamenti sui fondi Ue per il venture capital (EuVECA) e l’imprenditoria sociale (EuSEF).
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Stimolare gli investimenti in capitale di rischio, progetti sociali e PMI innovative. È l'obiettivo delle modifiche dei regolamenti sui fondi europei per il venture capital (EuVECA) e per l’imprenditoria sociale (EuSEF), proposte dalla Commissione europea a luglio 2016 e approvate dalla plenaria del Parlamento europeo giovedì.
EuVECA e EuSEF
Tali regolamenti - adottati il 17 aprile 2013 ed entrati in vigore il 22 luglio 2013 - istituiscono due tipi nuovi di fondi di investimento collettivo per rendere più semplice e più attraente l'investimento nelle PMI non quotate. Le denominazioni EuVECA e EuSEF permettono ai gestori di commercializzare in tutta l'Unione i corrispondenti fondi agli investitori professionali e non professionali in grado di impegnare un minimo di 100 mila euro.
Il 30 settembre 2015 l'Esecutivo Ue ha avviato una consultazione pubblica chiedendo se la diffusione di questi fondi di investimento potesse essere favorita da modifiche mirate dei regolamenti. Il riesame ha evidenziato vari fattori che frenano lo sviluppo dei fondi.
Data l’importanza di compiere progressi verso l’Unione dei mercati dei capitali, lo scorso anno la Commissione ha deciso di anticipare il riesame generale originariamente previsto per luglio 2017.
In particolare, la Commissione ha proposto di aprire le denominazioni EuVECA e EuSEF ai gestori di fondi di tutte le dimensioni e di ampliare la gamma delle imprese nelle quali è possibile investire.
La proposta della Commissione
Muovendo dai risultati della consultazione la Commissione ha quindi proposto di:
- ampliare la gamma dei gestori ammessi a commercializzare e gestire fondi EuVECA e EuSEF includendovi i gestori di fondi più grandi, ossia quelli le cui attività gestite superano i 500 milioni di euro. I gestori dei grandi fondi offrono economie di scala e marchi affidabili, che per gli investitori costituiscono vantaggi in grado di indurli a investire di più, il che va in ultima analisi a beneficio del capitale di rischio e dell'imprenditoria sociale;
- ampliare le attività ammissibili per gli EuVECA consentendo gli investimenti nelle piccole imprese a media capitalizzazione e nelle PMI quotate. Questo dovrebbe permettere a un maggior numero di imprese di fruire degli investimenti degli EuVECA e rendere più interessanti gli investimenti grazie alla maggiore diversificazione del rischio;
- ridurre i costi vietando espressamente alle autorità competenti dello Stato membro ospitante d'imporre il pagamento di diritti, semplificando le procedure di registrazione e fissando il capitale minimo che permette di diventare gestore.
Le modifiche volute dal PE
Gli eurodeputati hanno modificato le norme per:
- ampliare il numero delle imprese nelle quali può investire l’EuVECA, per includervi le società non quotate che impiegano al massimo 499 dipendenti,
- ampliare la definizione delle imprese nelle quali l'EuSEF può investire per includervi "servizi e beni che generano un ritorno sociale";
- consentire ai manager registrati EuSEF e EuVECA di commercializzare i loro fondi in tutta l'UE;
- dare all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) un ruolo di sorveglianza per garantire che i fondi siano regolarmente registrati e monitorati.
Misure Ue per il venture capital
I regolamenti in questione si iscrivono nella gamma di misure che Bruxelles sta adottando per stimolare il venture capital in Europa, in cui rientrano anche il sostegno del bilancio dell'Ue per attrarre i capitali dei grandi investitori istituzionali tramite un fondo di fondi paneuropeo di venture capital e la promozione delle migliori pratiche d'incentivazione fiscale del capitale di rischio a livello nazionale per favorire gli investimenti nelle PMI e nelle imprese in fase di avviamento.
La Commissione europea offrirà inoltre assistenza tecnica agli Stati membri che intendono sviluppare la raccolta di fondi sui mercati anche in forma di venture capital.
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Tali misure s'iscrivono nel piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali, volto a sbloccare gli investimenti basati sul mercato aumentando e diversificando in Europa le fonti di finanziamento per le imprese e i progetti a lungo termine.
Commenti
“Con la rimozione di un altro ostacolo agli investimenti nell'Ue proseguiamo nel percorso di avvicinamento a uno degli obiettivi fondamentali del piano d'investimenti per l'Europa. Le tre modifiche principali dei regolamenti EuVECA e EuSEF proposte oggi permetteranno a un maggior numero di PMI di accedere alla linfa vitale dei finanziamenti di cui hanno bisogno per crescere”, dichiarava il commissario Ue per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività Jyrki Katainen presentando la proposta a luglio dello scorso anno.
"I prestiti bancari non saranno sufficienti per spingere le economie innovative europee. In tutta Europa abbiamo un disperato bisogno di un sostanziale aumento dei fondi di venture capital. Il regolamento EuVECA consentirà di finanziare in tutta Europa progetti e imprese più innovative, pulite e orientate al futuro", ha dichiarato l'eurodeputata Sirpa Pietikäinen (PPE).