Erasmus+ - PE, facilitare accesso giovani a basso reddito
Per il Parlamento Ue occorre aumentare i finanziamenti per garantire la partecipazione ad Erasmus+ dei giovani provenienti da famiglie a basso reddito
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Il Parlamento europeo ha approvato - durante la seduta plenaria del 2 febbraio - una relazione a cura dell'eurodeputato sloveno Milan Zver sull'attuazione del programma Erasmus+ 2014-2020. Nel documento sono illustrati i risultati raggiunti finora dal programma Ue, insieme ad alcune criticità e a raccomandazioni per migliorarne il funzionamento. Tra queste, la necessità di interventi per evitare che Erasmus sia accessibile solo agli studenti che possono contare sul sostegno delle famiglie o di altri soggetti.
Erasmus+, il programma Ue per istruzione, formazione, gioventù e sport
Erasmus+ 2014-2020 riunisce tutti i programmi europei in materia di istruzione, formazione, gioventù e sport. Nello specifico Erasmus+ intende:
- migliorare il livello delle competenze e delle abilità fondamentali,
- favorire i miglioramenti della qualità, l’eccellenza nell’innovazione e l’internazionalizzazione per quanto riguarda gli istituti di istruzione e l’animazione socioeducativa,
- promuovere la realizzazione di uno spazio europeo dell'apprendimento permanente,
- favorire riforme politiche a livello nazionale,
- favorire la dimensione internazionale dell’istruzione, della formazione e della gioventù, soprattutto nel settore dell’istruzione superiore,
- migliorare l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue e promuovere la diversità linguistica,
- promuovere l’eccellenza in attività di insegnamento e di ricerca nell’ambito dell’integrazione europea mediante le attività Jean Monnet a livello mondiale.
Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso tre tipi di azioni:
- mobilità ai fini dell'apprendimento,
- cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche,
- sostegno alle riforme politiche.
Le risorse stanziate per il periodo 2014-2020 ammontanoa oltre 14,7 miliardi di euro.
Risultati e criticità di Erasmus
Nella relazione gli eurodeputati ricordano che Erasmus+ è il programma di punta dell'Ue nel campo della mobilità, dell'istruzione e della formazione, che ha visto un aumento delle risorse a disposizione del 40% rispetto al periodo 2007-2013. Finora il capitolo del programma dedicato alla gioventù ha registrato un grande interesse da parte dei cittadini europei; il 36% del totale delle richieste di Erasmus+, infatti, riguarda il settore gioventù, con un incremento del 60% delle richieste presentate tra il 2014 e il 2016.
Tuttavia la presenza di ostacoli burocratici, la scarsa chiarezza della guida al programma e l'eccessiva complessità dei moduli di candidatura limitano la partecipazione dei candidati più piccoli, non professionali e privi di esperienza. Il Parlamento europeo invita pertanto la Commissione Ue a semplificare il processo di candidatura, a trasformare la guida al programma rendendola più orientata all'utente, pubblicando i moduli di candidatura in tutte le lingue ufficiali contemporaneamente alla guida e in ampio anticipo rispetto al termine ultimo per la presentazione delle candidature.
Ad oggi, sottolineano gli europarlamentari, soltanto l'1% dei giovani che seguono una formazione professionale in alternanza, tra cui gli apprendisti, partecipa a programmi di mobilità durante la formazione. E' indispensabile quindi creare le condizioni per aumentare la mobilità degli apprendisti nell'Ue, affinché abbiano le stesse possibilità offerte agli studenti degli istituti di istruzione superiori, al fine di contrastare la disoccupazione, in particolare quella giovanile.
Per quanto riguarda lo strumento di garanzia per i prestiti destinati agli studenti, nella relazione si evidenzia lo scarso successo registrato: ad oggi solo 130 studenti di corsi di laurea magistrale vi partecipano.
Lo strumento è stato avviato nel febbraio 2015 - dopo la firma dell'accordo di delega con il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) nel dicembre 2014 - e al momento solo quattro banche in Francia, Spagna e Irlanda vi aderiscono. Alla luce di questi dati, il Parlamento europeo chiede una valutazione critica dello strumento di garanzia per i prestiti che ne esamini la finalità e l'accessibilità in tutta l'Europa, con l'obiettivo di garantire un supporto finanziario adeguato ad un numero crescente di studenti.
Includere gli studenti a basso reddito
Nel documento gli eurodeputati anche mettono in evidenza il perdurare della selettività sociale nelle iscrizioni ai programmi di mobilità in alcuni Stati membri; le ineguaglianze tra Paesi, infatti, rendono difficoltoso l'accesso ad Erasmus, soprattutto per gli studenti che dispongono di un reddito basso. Una grande percentuale degli studenti che partecipano al programma sono sostenuti da terzi (famiglia, genitori, partner e soggetti locali vicini ai beneficiari), mentre molti studenti lavoratori rinunciano a partecipare a causa della potenziale perdita di reddito.
Per ampliare la partecipazione di tutti i giovani europei ad Erasmus+, il Parlamento europeo raccomanda l'eliminazione degli ostacoli finanziari, insieme ad un migliore riconoscimento dei risultati di studi/attività lavorative svolti a livello internazionale. Inoltre, la Commissione Ue e gli Stati membri dovrebbero aumentare ulteriormente gli aiuti finanziari destinati ai giovani che non sono in grado di partecipare a causa di motivi economici.
> Relazione sull'attuazione di Erasmus+
Photo credit: francisco_osorio via Foter.com / CC BY
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