Politica di Coesione: ok del Consiglio sui fondi 2014-2020
Il comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio dell'Unione ha approvato definitivamente il compromesso finale sulla Politica di coesione 2014-2020.
Lo stanziamento per la Politica di coesione ammonta a 325,15 miliardi di euro, in linea con l'accordo politico sul Quadro finanziario pluriennale 2014-2020 raggiunto dal Consiglio e dal Parlamento europeo alla fine di giugno, che dovrebbe essere adottato formalmente entro la fine dell'anno.
Oltre alla dotazione, il compromesso riguarda l'introduzione della condizionalità macro-economica, il meccanismo che mira a fare in modo che l'efficacia della spesa dei fondi strutturali e di investimento non sia penalizzata da politiche macroeconomiche inadeguate. Questo obiettivo potrà essere perseguito anche attraverso la possibilità di ricorrere alla sospensione dei pagamenti per lo stato che subisce l'apertura di una procedura di deficit eccessivo.
Punta a migliorare l'efficienza della spesa anche la proposta relativa alla riserva di performance, che consiste nell'accantonare una quota di risorse da allocare sui programmi che ottengono i migliori risultati. Andando incontro alle richieste del Parlamento europeo, il Consiglio ha accettato di limitare il valore di questa riserva al 6% dei fondi, piuttosto che al 7% come originariamente proposto.
Il comitato permanente ha poi raggiunto un'intesa sul pre-finanziamento, cioè sui pagamenti anticipati che permettono alle autorità di gestione di avviare i programmi: i pre-finanziamenti annuali saranno gradualmente incrementati dal 2,5% al 3% della dotazione.
Infine, c'è l'accordo sul co-finanziamento: in base al compromesso, la dotazione di ciascun programma fornita dal bilancio Ue sarà pari al 50% e salirà all'85% per le regioni remote e per Cipro.
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