Patent box - Agenzia entrate, istruzioni per accedere all'agevolazione

 

Una circolare e un provvedimento dell'Agenzia delle entrate spiegano come accedere agli incentivi per la creazione di beni immateriali

Patent box - Author: Milosz1 / photo on flickr  

Al via il Patent box, l’agevolazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali come opere d’ingegno, brevetti industriali e marchi, introdotta dalla legge di Stabilità 2015.

L’Agenzia delle Entrate pubblica un provvedimento, che indica le modalità e i termini di presentazione delle istanze di accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi di ruling, e una circolare, la n. 36/E, che fornisce i primi chiarimenti sulle modalità e sugli effetti derivanti dall’esercizio dell’opzione, sulla disciplina delle operazioni straordinarie nell’ambito dell’agevolazione stessa e sulle modalità di accesso alla procedura di ruling.

Patent box

L'agevolazione, ricorda il fisco in una nota, prevede l’esclusione dalla tassazione di una quota del reddito derivante dall’utilizzo di opere dell’ingegno, brevetti industriali, marchi d’impresa, disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.

Escluse dalla formazione del reddito anche le plusvalenze derivanti dalla cessione degli stessi beni a condizione che almeno il 90% del corrispettivo che ne deriva sia reinvestito, prima della chiusura del secondo periodo d'imposta successivo a quello nel quale si è verificata la cessione, nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali.

Ruling

Per avviare la procedura di ruling, i titolari di reddito d'impresa devono inviare all'Agenzia delle entrate apposita istanza in carta bianca contenente alcune informazioni di carattere elementare relative al contribuente, alla tipologia di bene e di attività di ricerca e sviluppo svolta. Una copia dell’istanza e della relativa documentazione dovrà inoltre essere prodotta su supporto elettronico.

La documentazione potrà essere presentata o integrata entro 120 giorni dalla presentazione dell’istanza, insieme ad eventuali memorie integrative all’Agenzia delle entrate, che rilascerà un’attestazione di avvenuta ricezione.

Gli uffici del fisco inviteranno in seguito l’impresa a comparire per mezzo del suo legale rappresentante, così da verificare la completezza delle informazioni fornite, formulare eventuale richiesta di ulteriore documentazione ritenuta necessaria e definire i termini di svolgimento del procedimento in contraddittorio. La procedura sarà, infine, perfezionata tramite la sottoscrizione di un accordo da parte del responsabile dell’ufficio competente dell’Agenzia e di un responsabile dell’impresa.

L'agevolazione non scade

Un ultimo chiarimento fornito dal fisco riguarda le perdite: se, soprattutto nei primi anni, lo sfruttamento economico del bene immateriale genera una perdita, l’impresa che aderisce al Patent box rinvierà gli effetti positivi dell’opzione agli esercizi in cui lo stesso bene sarà produttivo di reddito.

Nel caso in cui le modalità di determinazione dell’agevolazione portino a un risultato negativo derivante dell’eccesso di costi sostenuti per il bene immateriale rispetto ai ricavi ad esso attribuibili, tali perdite concorreranno alla formazione del reddito d’impresa di periodo: saranno computate poi in seguito per la riduzione del reddito lordo agevolabile fino al loro completo esaurimento.

Link
Agenzia delle entrate - disposizioni concernenti l’accesso alla procedura di accordo preventivo connessa all’utilizzo di beni immateriali

Photo credit: Milosz1 / Foter.com / CC BY

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