Acqua - al Sud nuovi investimenti per 4,5 miliardi
Altri 4,5 miliardi di euro di investimenti per il servizio idrico, in arrivo al Sud.
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Partirà dai Patti per il Sud l’offensiva del Governo sul fronte dell’acqua. L’obiettivo è rimetterci in carreggiata in un settore nel quale, negli anni scorsi, sono state aperte nei confronti dell’Italia tre diverse procedure di infrazione che, a breve, potrebbero tradursi nel pagamento di sanzioni parecchio salate, pari a circa 126 milioni di euro. Così, si punterà su una forte accelerazione degli investimenti, proprio partendo dalle Regioni del Mezzogiorno, dove dobbiamo scontare i ritardi più evidenti. Senza dimenticare la questione delle procedure: è in arrivo la nomina di un commissario straordinario del Governo, con poteri speciali, per sbloccare i progetti rimasti incagliati.
Le cifre dell'Istat
La difficile situazione delle nostre reti idriche emerge chiaramente dai numeri elaborati dall’Istat e appena pubblicati. Nel corso del 2015 le dispersioni di acqua potabile sono state pari al 38,2% di quanto è stato immesso nella rete. Tradotto in pratica, vuol dire che con le sole perdite sarebbe stato possibile soddisfare le esigenze di una città da 10 milioni di abitanti.
Le irregolarità del servizio
A questo si aggiungono i molti problemi legati all’irregolarità del servizio. Una famiglia su dieci denuncia, infatti, problemi di questi tipo nella propria abitazione, con valori altissimi al Sud: in Calabria e Sicilia queste percentuali viaggiano intorno al 30%. Segno che proprio nel Mezzogiorno esiste un forte problema legato alle risorse idriche.
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La depurazione
D’altronde, è qui che si concentrano le maggiori difficoltà legate alla filiera della depurazione, per la quale l’Italia è in procedura di infrazione davanti all’Europa: le sanzioni in arrivo potrebbero costarci circa 126 milioni di euro all’anno. Così, il Governo ha in programma di attivare nuove iniziative, cercando finalmente di mettere in moto investimenti che possano invertire la tendenza negativa.
Gli investimenti programmati
A dare un quadro di quello che sarà realizzato è stato il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti: nei Patti per il Sud, sottoscritti nei mesi scorsi, saranno inseriti circa 4,5 miliardi dedicati al servizio idrico integrato. Andranno soprattutto alla depurazione e agli investimenti sulla rete, per ridurre il livello di dispersione così elevato nel Mezzogiorno. Di questi, circa 3,5 miliardi andranno alla depurazione.
Il commissario straordinario
Non esiste, comunque, solo una questione legata alle risorse. Molto denaro stanziato in passato, infatti, è rimasto bloccato a causa dei meccanismi di spesa troppo lenti. Si procederà, allora, alla nomina di un commissario governativo che avrà il compito di lavorare proprio su questo punto: grazie ai suoi poteri straordinari dovrà aiutare gli investimenti delle Regioni più lente, come la Sicilia. Senza dimenticare la questione del riordino delle gestioni: il ministero dell’Ambiente sta procedendo su questo difficile fronte, avviato a valle dello Sblocca Italia.
Le risorse per le dighe
Una quota di investimenti sarà, infine, dedicata alle dighe. Altri 300 milioni, secondo quanto prevede la programmazione del ministero delle Infrastrutture, saranno utilizzati per la messa in esercizio di alcune dighe incompiute o non ancora collaudate. Saranno così sbloccati circa 4 miliardi di metri cubi d’acqua, da impiegare per diversi utilizzi.
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