Come procede la Direttiva europea sui pagamenti tardivi nelle transazioni

 
euroLo scorso 4 novembre la Commissione per il Mercato Interno del Parlamento Europeo, in  pubblica udienza, ha discusso con degli esperti sulla revisione della Direttiva europea sui pagamenti tardivi nelle transazioni commerciali, in vigore dal 2002 e finalizzata sopratutto a supportare le piccole e medie imprese nella gestione dei problemi di liquidità, sempre maggiori nei periodi di crisi.

E' stato rilevato che in Europa le pubbliche amministrazioni impiegano in media 10 giorni in più (65 giorni) rispetto al settore privato (55 giorni) nel saldare i propri conti, dimostrando di essere i pagatori meno affidabili (in Italia purtroppo i tempi di pagamento delle Amministrazioni sono spesso ben più elevati di 65 giorni!). Peraltro le pubbliche amministrazioni sono maggiormente protette dalla "turbolenza economica", che invece colpisce direttamente le imprese private.

Nella direttiva sono indicate scadenze e penalità diverse sui tardivi pagamenti in base alla tipologia di attore economico, pubblico o privato, ma tale differenziazione è stata considerata "ingiustificata e controproducente" da molti esperti presenti all'udienza, compresa Barbara Weiler (capofila della Commissione per il Mercato Interno).

La direttiva stabilisce che le pubbliche amministrazioni dovrebbero pagare le imprese entro 30 giorni dalla fatturazione e che tale scadenza potrebbe essere derogata solo eccezionalmente, ma il pagamento dovrebbe comunque avvenire  al massimo entro  60 giorni. Alcuni rappresentanti delle Amministrazioni hanno ritenuto questo arco temporale insufficiente per svolgere le procedure burocratiche, ma c'è anche chi ha sostenuto che è invece perferttamente ragionevole e un rappresentate olandese ha detto che se questi tempi sono rispettati in Olanda non si vede perchè non possano essere applicati altrove(!). La direttiva prevede ovviamente interessi e risarcimenti in caso di tardivo pagamento.

Nel corso dell'udienza è stato quindi affrontato il tema della libertà contrattuale e si è rilevato che il valore dei contratti conclusi ogni anno in Europa dalle pubbliche amministrazioni è pari a 1.493 miliardi di euro. Il Commissario Günter Verheugen, promotore della direttiva, ha affermato che ogni anno 86miliardi di euro potrebbero confluire nelle casse delle imprese se venisse rispettato il termine dei 30 giorni. Il rappresentante della Confindustria presente all'udienza ha stimato questo importo in 180miliardi di euro basandosi su dati della Commissione Europea.

La Commissione per il Mercato Interno prevede di votare la direttiva entro il mese di gennaio 2010, a cui seguirà la votazione plenaria in Parlamento a febbraio.

Directive Combating late payment in commercial transactions

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