Appalti - ANAC, linee guida su contratti pubblici e conflitti di interesse
Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le Linee guida n. 15 dell’ANAC che si pongono l'obiettivo di gestire i conflitti di interesse all'interno della Pubblica Amministrazione nel corso delle procedure di gara.
> Codice Appalti - cosa pensano gli stakeholder del conflitto d'interesse?
Con la pubblicazione in GURI della Delibera dell’ANAC n. 494 del 5 giugno 2019, contenente le "Linee guida n. 15 recanti: l’Individuazione e gestione dei conflitti di interesse nelle procedure di affidamento di contratti pubblici", l’Agenzia per l’anticorruzione ha voluto intervenire in un ambito particolarmente esposto della PA al rischio di interferenze, come quello del conflitto di interesse nel corso delle procedure di gestione e affidamento delle gare pubbliche.
Cosa si intende per conflitto di interesse
Nelle Linee guida n. 15, l’ANAC ha tenuto in conto la definizione di conflitto di interesse - con specifico riferimento alle procedure di gara - contenuta nell'articolo 42 del d.lgs. n. 50-2016 che introduce una disciplina particolare per le ipotesi di conflitto di interesse nell’ambito dell’affidamento dei contratti pubblici.
In particolare, si può parlare di conflitto di interesse “quando il personale di una stazione appaltante o un prestatore di servizi che intervenga nella procedura con possibilità di influenzarne in qualsiasi modo il risultato, abbia direttamente o indirettamente un interesse finanziario, economico o altro interesse personale che può minare la sua imparzialità e indipendenza nel contesto della procedura di aggiudicazione o nella fase di esecuzione del contratto”.
> Sblocca cantieri: come cambia il procurement pubblico
Gli obiettivi dell’ANAC
Nonostante il documento non abbia natura vincolante per i destinatari, esse intendono comunque favorire la diffusione delle migliori pratiche e la standardizzazione dei comportamenti da parte delle stazioni appaltanti.
> Contratti pubblici: Anac, segnali positivi ma tante ombre
Alla luce di ciò, gli obiettivi delle Linee guida sono:
- agevolare le stazioni appaltanti nell’attività di individuazione, prevenzione e risoluzione dei conflitti di interesse nelle procedure di gara, favorendo la standardizzazione dei comportamenti e la diffusione delle buone pratiche;
- favorire la regolarità delle procedure di gara;
- garantire imparzialità, trasparenza, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa;
- garantire i soggetti coinvolti nelle procedure dal rischio dell’assunzione di responsabilità;
- prevedere misure che evitino l’introduzione di oneri eccessivi per le stazioni appaltanti e i soggetti chiamati a operare nelle procedure di affidamento di contratti pubblici.
La struttura delle Linee guida n. 15
Il testo si applica a tutte le procedure di aggiudicazione di appalti e concessioni nei settori ordinari, sopra e sotto soglia, negli appalti nei settori speciali e in quelli assoggettati al regime particolare (di cui alla parte II, titolo VI del codice dei contratti pubblici), ed è suddiviso in quatto parti:
- Parte I - Definizioni e ambito di applicazione del conflitto di interesse nelle procedure di gara;
- Parte II - Obblighi dichiarativi e di comunicazione;
- Parte III - Obbligo di astensione ed esclusione dalla gara del concorrente;
- Parte IV - La prevenzione del rischio.
Prima di essere pubblicato in GURI, il testo delle Linee guida è stato sottoposto ad una consultazione pubblica - a cui sono intervenuti 13 soggetti (3 amministrazioni pubbliche e società pubbliche, 4 associazioni di categoria, 2 dipendenti pubblici, 2 imprese private, 2 soggetti che hanno chiesto di mantenere l’anonimato) - e anche al vaglio del Consiglio di Stato.
> Trasparenza - consultazione ANAC su regolamento incontri con lobby
Tra i vari ambiti di approfondimento contenuti nel testo, figura anche una tabella dove sono riportate una serie di possibili situazioni di rischio che potrebbero dar luogo a conflitti di interesse non dichiarati o non comunicati, nel corso di tutte le fasi di gara, dalla programmazione alla rendicontazione del contratto. Per rendere concretamente utile lo strumento, l’ANAC ha deciso di precisare, per ogni fase, tutti i processi, i soggetti coinvolti e le situazioni di rischio che potrebbero insorgere, al fine di dare una vera e propria bussola alle stazioni appaltanti per la mitigazione e riduzione di forme di corruzione su questo specifico aspetto.
Photocredit: 5598375 da Pixabay