Bilancio UE post 2020: aumentano i finanziamenti per la sicurezza
La Commissione europea propone una dotazione da 2,5 miliardi per il Fondo per la sicurezza interna nel bilancio 2021-2027, oltre a nuove risorse per la disattivazione delle attività nucleari in alcuni Stati membri e per il potenziamento delle agenzie dell'UE nel settore della sicurezza.
> La proposta della Commissione per il bilancio UE 2021-2027
Tra le nuove sfide che la Commissione europea intende affrontare collettivamente con un maggiore impegno finanziario nel bilancio UE 2021-2027 c'è sicuramente il tema della sicurezza. Se sul fronte esterno Bruxelles ha proposto un Fondo europeo per la difesa da 13 miliardi, e uno Strumento europeo per la pace da 10,5 miliardi, per la sicurezza interna le risorse dovrebbero passare dai 3,5 miliardi della programmazione 2014-2020 a 4,8 miliardi di euro.
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Bruxelles propone infatti di aumentare da 1 a 2,5 miliardi la dotazione del Fondo per la Sicurezza Interna (Internal Security Fund - ISF), cui si aggiungono circa 1,2 miliardi per la disattivazione in condizioni di sicurezza delle attività nucleari in alcuni Stati membri e 1,1 miliardi per il potenziamento delle agenzie dell'UE nel settore della sicurezza.
“Sentirsi al sicuro a casa o per strada è uno dei più elementari diritti dell'essere umano, e dai loro governi e dall'Unione gli europei si aspettano che questa sicurezza sia garantita. Un finanziamento più flessibile per la sicurezza, ritagliato sulle specifiche esigenze degli Stati membri, offrirà agli europei quella migliore protezione cui hanno diritto”, ha commentato il primo vicepresidente della Commissione Frans Timmermans.
“Non dobbiamo lesinare gli sforzi quando si tratta della sicurezza e dell'incolumità dei nostri cittadini, e questo deve trasparire dai soldi che vi riversiamo. Per questo aumentiamo di un terzo la dotazione di bilancio riservata alla sicurezza per i prossimi anni, innalzandola a 4,8 miliardi di euro”, ha aggiunto il commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos.
“Dobbiamo approntare una risposta energica alle minacce pluridimensionali, transnazionali e in continua evoluzione che terroristi e criminali pongono alla nostra sicurezza, una risposta che non si sovrapponga alle attività degli Stati membri, ma che piuttosto le integri gettando ponti all'interno dell'UE e oltre”, il commento del commissario per l'Unione della sicurezza Julian King, che ha assicurato: “Il consistente rafforzamento del Fondo Sicurezza Interna offre esattamente questo: un'Europa più resiliente a fondamento di un'Unione della sicurezza autentica ed efficace”.
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Il Fondo Sicurezza interna
In base alla proposta della Commissione il Fondo Sicurezza Interna (ISF) dovrebbe concentrarsi su tre nuovi obiettivi:
- aumentare lo scambio di informazioni tra le autorità di contrasto dell'UE;
- intensificare le operazioni comuni transfrontaliere;
- potenziare le capacità di lotta e prevenzione della criminalità e di contrasto della radicalizzazione.
La Commissione intende mettere a disposizione degli Stati membri un sostegno più flessibile ed efficace per ottenere risultati sui temi prioritari della sicurezza: lotta contro il terrorismo e la radicalizzazione, forme gravi di criminalità e criminalità organizzata, criminalità informatica e protezione delle vittime di reato.
Per aumentare ulteriormente la flessibilità e la risposta alle emergenze del Fondo, l'importo di 1,5 miliardi di euro sarà assegnato agli Stati membri per lo sviluppo della resilienza a lungo termine nel settore della sicurezza, mentre la quota restante di 1 miliardo sarà tenuta come riserva per imprevisti nel settore, così da poter reagire rapidamente alle crisi e incanalare i fondi verso i Paesi che ne hanno più bisogno.
La Commissione propone inoltre di perseguire un maggiore coordinamento tra le politiche dell'UE, facendo interagire il Fondo con altri strumenti e programmi dell'Unione, come la Politica di Coesione, Horizon Europe e il Fondo Asilo e Migrazione. Inoltre, l'ISF continuerà a sostenere iniziative in Paesi terzi, in complementarità con le priorità della sicurezza interna dell'Unione e con gli obiettivi generali perseguiti negli Stati interessati.
Oltre all'incremento della dotazione del Fondo, l'Esecutivo UE propone di stanziare 1,1 miliardi di euro per il potenziamento delle agenzie europee che si occupano di sicurezza, cioè l'Agenzia per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol), l'Agenzia per la formazione delle autorità di contrasto (CEPOL) e l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA).
> Proposta legislativa Fondo Sicurezza
Programmi per la disattivazione nucleare
Tra le proposte della Commissione per il bilancio UE 2021-2027 c'è anche il proseguimento dei programmi di assistenza alla disattivazione nucleare (NDAP), che sostengono gli Stati membri nel processo di rallentamento delle attività e chiusura degli impianti che hanno raggiunto la fase finale del ciclo di vita, mantenendo sempre la sicurezza ai massimi livelli.
Per la disattivazione nucleare la Commissione ha proposto di destinare 118 milioni di euro a favore di Bulgaria e Slovacchia e 552 milioni di euro a favore della Lituania, mentre altri 348 milioni di saranno assegnati per la disattivazione e la gestione dei rifiuti radioattivi negli impianti di ricerca nucleare della Commissione europea e 160 milioni andranno a sostenere interventi generali nel settore della sicurezza e delle salvaguardie nucleari.
> Proposta legislativa Disattivazione nucleare
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