Copyright - tutelare pubblicazioni giornalistiche sul web
In vista del voto in plenaria della proposta di direttiva per la protezione del diritto d'autore nel mercato unico digitale, sei associazioni di editori e giornalisti hanno rivolto un appello all'Europarlamento per proteggere le pubblicazioni giornalistiche sul web.
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Dopo lo stop a luglio dei negoziati, la votazione in plenaria sulla proposta di direttiva per la protezione del diritto d'autore nel mercato unico digitale è attesa per il 12 settembre.
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In attesa del voto, sei associazioni di editori e giornalisti - EFJ (European Federation of Journalists), IFJ (International Federation of Journalists), EMMA (European Magazine Media Association), ENPA (European Newspaper Publishers’ Association), EPC (European Publishers Council), NME (News Media Europe) - hanno lanciato un appello al Parlamento europeo: non eliminare dalla direttiva l'articolo 11 che tutela le pubblicazioni di carattere giornalistico in caso di utilizzo digitale.
Diritto d'autore, la proposta della Commissione UE
In occasione del discorso sullo Stato dell’Unione del 2016 del presidente Juncker, la Commissione UE ha presentato la sua proposta di direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale, al fine di armonizzare il quadro giuridico dell’Unione applicabile al diritto d’autore e ai diritti connessi, tenendo conto degli utilizzi digitali e transfrontalieri dei contenuti protetti.
La nuova direttiva intende rafforzare la posizione dei titolari dei diritti d'autore che utilizzano le piattaforme online per la condivisione di video, come Youtube o Dailymotion. Queste piattaforme avranno l’obbligo di utilizzare strumenti efficaci, come tecnologie per individuare automaticamente canzoni o opere audiovisive che i titolari dei diritti hanno identificato e la cui autorizzazione o eliminazione è stata concordata con le piattaforme.
La Commissione propone, inoltre, di introdurre un nuovo diritto per gli editori di giornali, analogo a quello già esistente nel diritto dell’Unione per i produttori di film, i produttori discografici e altri operatori delle industrie creative. Il nuovo diritto riconosce l’importante ruolo svolto dagli editori nell’investire in contenuti giornalistici di qualità e nel crearli, essenziale per l’accesso dei cittadini alla conoscenza.
La nuova direttiva contribuirà anche a rendere più facile per i ricercatori l'uso delle tecnologie di text and data mining (TDM) per l’analisi di grandi insiemi di dati.
L'appello delle associazioni di editori e giornalisti
L'articolo 11 della direttiva intende riconoscere la necessità di proteggere i contenuti giornalistici, assicurando pratiche corrette nell'utilizzo dei contenuti online.
Sebbene i contestatori della normativa vedano nell'articolo 11 una minaccia alla libertà d'espressione con l'introduzione di una tassa sui link, le sei associazioni hanno ribadito nel proprio appello che gli hyperlink saranno esclusi, senza alcuna penalizzazione per i lettori che condividono gli articoli online.
L'articolo 11, infatti, si applicherà ai fornitori di servizi della società dell'informazione, garantendo ai giornalisti - inclusi fotografi e freelance - un compenso adeguato e una maggiore tutela dei contenuti.
Eventuali limitazioni o emendamenti all'articolo 11 andranno a danneggiare l'ecosistema mediatico europeo, avvantaggiando quegli attori che finora, in assenza di chiarezza giuridica, hanno sfruttato liberamente i contenuti giornalistici pubblicati sulla rete.
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