Bonus pubblicita' - online l'elenco dei beneficiari
Pubblicato l'elenco degli operatori economici che potranno beneficiare del bonus pubblicità, il credito d’imposta per gli investimenti relativi all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su giornali quotidiani e periodici, anche online.
> Bonus pubblicita' - come presentare domanda
Sul sito web del Dipartimento per l'informazione e l'editoria è stato pubblicato l'elenco dei beneficiari che hanno presentato domanda per usufruire del bonus pubblicità.
> Bonus pubblicita' - il modello per richiedere il credito d'imposta
Come funziona il bonus pubblicità
Il bonus pubblicità è destinato alle imprese e ai lavoratori autonomi, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, e agli enti non commerciali, in relazione agli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche on-line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, effettuati a partire dal 1° gennaio 2018, il cui valore superi di almeno l’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.
L’incremento percentuale è riferito al complesso degli investimenti effettuati, rispetto all’anno precedente, sugli stessi mezzi di informazione.
E' previsto inoltre l'accesso al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali effettuati dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017 solo sulla stampa quotidiana e periodica, anche on-line, purché il loro valore superi almeno dell’1% l’ammontare degli analoghi investimenti effettuati dai medesimi soggetti sugli stessi mezzi di informazione nel corrispondente periodo dell’anno 2016.
Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, tenendo conto del limite massimo complessivo delle risorse di bilancio annualmente appositamente stanziate. L'intensità dell'incentivo potrà essere elevata al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e nel caso di startup innovative, una volta perfezionata con esito positivo la procedura di notifica della maggiorazione alla Commissione europea, in pendenza della quale è concessa la misura ordinaria del 75%.
Le risorse stanziate per il 2018 ammontano a 62,5 milioni di euro, di cui 50 milioni per gli investimenti sulla stampa (20 milioni per gli investimenti effettuati nel secondo semestre del 2017, più 30 milioni per quelli da effettuare nel 2018) e 12,5 milioni per gli investimenti da effettuare nel 2018 sulle emittenti radio-televisive.
> Bonus pubblicita' – il testo del regolamento sul credito di imposta
Elenco dei beneficiari
Entro la scadenza del 22 ottobre 2018 sono state presentate in totale 6.781 istanze, la gran parte delle quali (circa l’88%) pervenute da micro, piccole e medie imprese e da startup innovative.
Le istanze presentate generano un fabbisogno finanziario ampiamente superiore agli stanziamenti per l’anno 2018, pertanto le compensazioni che potranno essere riconosciute a ciascuno deriveranno dal riparto percentuale che è stato operato tra fabbisogno e stanziamento.
Nell'elenco pubblicato dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria sono individuati gli operatori economici che potranno beneficiare del bonus fiscale, naturalmente a condizione e nei limiti in cui rispetteranno le previsioni di investimento comunicate e che dovranno essere confermate con l’invio della relativa documentazione a gennaio 2019.
Per ogni operatore è indicata la somma "teoricamente fruibile", calcolata dall'Agenzia delle Entrate sulla base del riparto percentuale, pari al 23% per gli investimenti incrementali sulle radio e televisioni locali, ed al 26% per gli investimenti incrementali sui giornali quotidiani e periodici, cartacei e online.
Per gli investimenti incrementali effettuati su entrambi i canali la percentuale di riparto si colloca tra il 23% ed il 26%: in questo caso, infatti, la percentuale è calcolata sull'investimento incrementale complessivo e varia, oltre che in funzione del differente investimento incrementale su ciascun canale, anche in base all'ammontare dei rispettivi investimenti effettuati nell'anno in corso.
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