Copyright - appello dei settori culturali e creativi al Parlamento UE
In vista della plenaria di fine marzo, oltre 200 associazioni europee ed internazionali dei settori culturali e creativi hanno firmato una nota congiunta chiedendo al Parlamento europeo di adottare la nuova direttiva UE sul diritto d'autore.
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La direttiva - che ha visto a metà febbraio il raggiungimento di un accordo tra Parlamento, Consiglio e Commissione - permetterà di adeguare la tutela del diritto d'autore all'attuale contesto digitale, con particolare riferimento ai contenuti caricati e condivisi sulle principali piattaforme, tra cui YouTube, Facebook e Google News.
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Cosa prevede la nuova direttiva copyright
La nuova direttiva intende rafforzare la posizione di autori ed artisti nei confronti dei giganti del web per quanto riguarda l'uso delle proprie opere. I titolari di contenuti protetti da copyright, infatti, avranno maggiore controllo sul modo in cui le proprie opere vengono utilizzate in rete e potranno chiedere alle piattaforme digitali una remunerazione adeguata e proporzionata per il proprio lavoro.
Gli editori godranno di un nuovo diritto che faciliterà il modo in cui i propri contenuti vengono riutilizzati sulle piattaforme online, consentendo ai giornalisti di ricevere una quota maggiore delle entrate generate dall'uso online delle pubblicazioni stampa. Questo diritto non inciderà su cittadini e singoli utenti, che potranno continuare a condividere i collegamenti ipertestuali delle notizie presenti sul web.
La direttiva assicurerà anche un accesso più ampio alla conoscenza, semplificando le regole relative al text and data mining (TDM) per ricerca e istruzione. Studenti, insegnati e ricercatori potranno infatti utilizzare contenuti e pubblicazioni protette da copyright per corsi di formazione e analisi dei dati.
Gli utenti inoltre avranno accesso a opere, film e musica non più disponibili in commercio in Europa e potranno condividere online copie di dipinti, sculture e altre opere d'arte di pubblico dominio.
L'appello dei settori creativi e culturali
Nella nota congiunta rivolta agli eurodeputati, le associazioni dei settori creativi e culturali ricordano che si è lavorato molto al testo della direttiva con l'obiettivo di creare le condizioni di concorrenza necessarie a tutti gli attori per agire nel mercato unico digitale europeo, offrendo al tempo stesso ai cittadini un migliore accesso a una più ampia gamma di contenuti.
L'UE ha bisogno di una rete che sia equa e sostenibile per tutti, "per questo motivo invitiamo i responsabili politici ad adottare rapidamente la direttiva, come concordato nei negoziati del trilogo", si legge nella nota.
Tra le associazioni che hanno firmato il documento ci sono anche l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Italiana Editori (AIE), l’Associazione Librai italiani (ALI) e la Società Italiana degli Autori e degli Editori (SIAE).
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