Copyright - Parlamento europeo, ok a proposta di riforma
Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione negoziale sulla proposta di direttiva per la protezione del diritto d'autore nel mercato unico digitale, che include norme specifiche per proteggere le piccole imprese e la libertà di espressione.
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Approvato in plenaria il mandato negoziale del Parlamento europeo che consentirà di giungere ad un testo definitivo sulla nuova direttiva per la tutela del copyright nel mercato unico digitale. Il testo apporta alcune modifiche importanti alla proposta della commissione Affari giuridici di giugno.
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La proposta della Commissione UE
In occasione del discorso sullo Stato dell’Unione del 2016 del presidente Juncker, la Commissione UE ha presentato la sua proposta di direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale, al fine di armonizzare il quadro giuridico dell’Unione applicabile al diritto d’autore e ai diritti connessi, tenendo conto degli utilizzi digitali e transfrontalieri dei contenuti protetti.
La nuova direttiva intende rafforzare la posizione dei titolari dei diritti d'autore che utilizzano le piattaforme online per la condivisione di video, come Youtube o Dailymotion. Queste piattaforme avranno l’obbligo di utilizzare strumenti efficaci, come tecnologie per individuare automaticamente canzoni o opere audiovisive che i titolari dei diritti hanno identificato e la cui autorizzazione o eliminazione è stata concordata con le piattaforme.
La Commissione propone, inoltre, di introdurre un nuovo diritto per gli editori di giornali, analogo a quello già esistente nel diritto dell’Unione per i produttori di film, i produttori discografici e altri operatori delle industrie creative. Il nuovo diritto riconosce l’importante ruolo svolto dagli editori nell’investire in contenuti giornalistici di qualità e nel crearli, essenziale per l’accesso dei cittadini alla conoscenza.
La nuova direttiva contribuirà anche a rendere più facile per i ricercatori l'uso delle tecnologie di text and data mining (TDM) per l’analisi di grandi insiemi di dati.
La posizione del Parlamento europeo
Molte delle modifiche apportate dal Parlamento alla proposta originaria della Commissione europea mirano a garantire che i creativi, in particolare musicisti, artisti, interpreti e sceneggiatori, nonché editori e giornalisti, siano remunerati per il loro lavoro quando questo è utilizzato da piattaforme di condivisione, come YouTube o Facebook e aggregatori di notizie, come Google News.
La posizione del Parlamento europeo rafforza la proposta della Commissione UE in materia di responsabilità delle piattaforme e degli aggregatori riguardo le violazioni del diritto d'autore. Questo vale anche per i cosiddetti snippet, dove viene visualizzata solo una piccola parte del testo di un editore di notizie. In pratica, tale responsabilità imporrebbe a tali soggetti di remunerare chi detiene i diritti sul materiale, protetto da copyright, che mettono a disposizione. Il testo richiede inoltre espressamente che siano i giornalisti stessi, e non solo le loro case editrici, a beneficiare della remunerazione derivante da tale obbligo di responsabilità.
Allo stesso tempo, nel tentativo di incoraggiare le start-up e l'innovazione, il testo esclude esplicitamente dalla legislazione le piccole e micro imprese del web.
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Gli eurodeputati hanno introdotto nuove disposizioni che hanno lo scopo di non ostacolare ingiustamente la libertà di espressione che caratterizza Internet. Pertanto, la semplice condivisione di collegamenti ipertestuali (hyperlink) agli articoli, insieme a "parole individuali" come descrizione, sarà libera dai vincoli del copyright.
Qualsiasi misura adottata dalle piattaforme per verificare che i contenuti caricati non violino le norme sul diritto d'autore dovrebbe essere concepita in modo da evitare che colpisca anche le opere che non violano il copyright. Le stesse piattaforme dovranno inoltre istituire dei meccanismi rapidi di reclamo (gestiti dal personale della piattaforma e non da algoritmi) che consentano di presentare ricorsi contro una ingiusta eliminazione di un contenuto.
Il testo specifica che il caricamento di contenuti su enciclopedie online che non hanno fini commerciali, come Wikipedia, o su piattaforme per la condivisione di software open source, come GitHub, sarà automaticamente escluso dall'obbligo di rispettare le nuove regole sul copyright.
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Rafforzata anche la posizione negoziale di autori e artisti che potranno "esigere" una remunerazione supplementare da chi sfrutta le loro opere, nel caso in cui il compenso corrisposto originariamente sia considerato "sproporzionatamente" basso rispetto ai benefici che ne derivano. Tali benefici dovrebbero includere le cosiddette "entrate indirette".
Le misure approvate consentirebbero, inoltre, agli autori e artisti di revocare o porre fine all'esclusività di una licenza di sfruttamento dell'opera, se si ritiene che la parte titolare dei diritti di sfruttamento non stia esercitando tale diritto.
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