Iper ammortamento: vale anche per i macchinari impiegati all’estero
Anche per i macchinari dati a noleggio ed impiegati dai clienti fuori confine si può applicare l’iper ammortamento. Il chiarimento del Fisco.
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Il temporaneo utilizzo dei beni all’estero non impedisce di usufruire dell'iper ammortamento, purché si mantenga un nesso funzionale con l’attività svolta dalla società in Italia.
Il chiarimento arriva dall’Agenzia delle entrate con la risposta n. 14 del 24 gennaio 2020.
A porre il quesito al Fisco, una società che opera in via prevalente nel campo del noleggio dei macchinari e di attrezzatura tecnica per l'edilizia. Noleggio effettuato anche nei confronti di clienti italiani che li impiegano temporaneamente presso cantieri esteri: da ciò il dubbio di non poter accedere all’iper ammortamento.
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L’Agenzia delle entrate chiarisce che, nel caso in questione, l’utilizzo temporaneo dei macchinari all’estero non si configura come destinazione dei beni a struttura produttiva situata all’estero, in quanto i beni mantengono un nesso funzionale con l’attività d’impresa svolta in Italia.
In base a quanto previsto dal decreto dignità, l’iper ammortamento spetta purché i beni agevolabili siano destinati a strutture produttive italiane. Il recupero del beneficio avviene se durante la sua fruizione i beni agevolati sono ceduti a titolo oneroso o destinati a strutture produttive, anche della stessa impresa, situate all’estero.
Su questo punto la circolare n. 8/2019 ha chiarito che l’espressione “destinazione a strutture produttive situate all'estero” è sinonimo di “delocalizzazione”. Ma non essendo questo il caso, l’Agenzia delle Entrate esclude il recupero dell’agevolazione.
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