Partite IVA e non solo: bonus INPS, per gli autonomi delle zone rosse 500 euro in piu'
Con la conversione in legge del dl Cura è stata introdotta un'indennità aggiuntiva di 500 euro per i lavoratori autonomi delle zone rosse. Ecco una guida aggiornata per accedere al bonus per l'emergenza Covid 19.
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Chi può richiedere il bonus di 600 euro
Professionisti, partite IVA e lavoratori autonomi
Possono accedere all'indennità di 600 euro:
- i liberi professionisti con partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo di cui all’articolo 53, comma 1, del T.U.I.R., iscritti alla Gestione separata dell’INPS;
- i collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla predetta data del 23 febbraio 2020 e iscritti alla Gestione separata dell’INPS.
> Per approfondire: Coronavirus: partite IVA, i chiarimenti delle Entrate sul dl Cura Italia
Entrambe categorie di lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria.
A questi si aggiungono i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria:
- Artigiani
- Commercianti
- Coltivatori diretti, coloni e mezzadri
Queste categorie di lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria ad esclusione della Gestione separata INPS.
Lavoratori stagionali del turismo, agricoli e spettacolo
All'indennità possono accedere anche altre categorie di lavoratori:
- i lavoratori dipendenti stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali
- gli operaia gricoli a tempo determinato e le altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali
- i lavoratori dello spettacolo
Nel dettaglio, i lavoratori dipendenti stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali devono aver cessato il rapporto di lavoro nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020; i lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020.
Gli operai agricoli, invece, devono fare valere nell’anno 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente e non devono essere titolari di pensione.
I lavoratori dello spettacolo, infine, devono essere iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo, e possedere una serie di requisiti:
- almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo;
- che abbiano prodotto nel medesimo anno un reddito non superiore a 50.000 euro;
- detti lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto né di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020.
Lavoratori autonomi delle zone rosse
In sede di conversione in legge del decreto legge Cura Italia è stato inserita un'indennità mensile aggiuntiva, pari a 500 euro, in favore dei lavoratori autonomi delle zone rosse che hanno sospeso l’attività a seguito dell’emergenza sanitaria.
L'indennità, cumulabile con il bonus di 600 euro, è erogata in favore dei "collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e dei lavoratori autonomi o professionisti ivi compresi i titolari di attività di impresa, iscritti all'assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, nonché alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 e che svolgono la loro attività lavorativa alla data del 23 febbraio 2020 nei comuni individuati nell’allegato 1 al dpcm 1° marzo 2020, o siano ivi residenti o domiciliati alla medesima data".
L’indennità è parametrata all’effettivo periodo di sospensione dell’attività e non concorre alla formazione del reddito.
> Per approfondire: come richiedere l'indennità aggiuntiva di 500 euro
Come fare domanda
Il bonus di 600 euro può essere richiesto - a partire dal 1° aprile - in via telematica sul sito dell'INPS seguendo la procedura semplificata prevista dal messaggio n. 1381 del 26 marzo 2020.
La modalità semplificata consente ai cittadini di compilare e inviare le domande, previo inserimento della sola prima parte del PIN, ricevuto via SMS o e-mail, dopo averlo richiesto tramite portale o Contact Center.
La richiesta del PIN può essere effettuata attraverso:
- sito internet dell'INPS, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”;
- Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).
Una volta ricevute (via SMS o e-mail) le prime otto cifre del PIN, il cittadino le può immediatamente utilizzare in fase di autenticazione per la compilazione e l’invio della domanda on line per le sole prestazioni sopra individuate.
Nel caso in cui il cittadino non riceva, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del PIN, può chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta.
Le fasce orarie
Dal 2 aprile l'accesso ai servizi telematici dell’INPS è contingentato in base ai seguenti orari giornalieri:
- dalle ore 8.00 alle ore 16.00 i servizi saranno disponibili per Patronati e Intermediari abilitati, che potranno operare secondo le consuete modalità di accesso;
- dalle ore 16.00 alle ore 8.00 i servizi saranno disponibili per i cittadini, che potranno operare utilizzando le credenziali di accesso attualmente disponibili.
> Coronavirus: dl Cura Italia, vademecum dell'Agenzia delle Entrate