Mibact – il Piano strategico del turismo 2017-2022
Primo ok per il Piano che mira a rafforzare i flussi turistici internazionali diretti verso l'Italia e a promuovere nuove destinazioni
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Dalla digitalizzazione alle infrastrutture di trasporto, passando per la semplificazione burocratica e il marketing, il Piano strategico del turismo propone un'ampia gamma di misure per assicurare all'Italia la leadership sul mercato turistico mondiale. Lo schema del documento è già stato approvato dal Comitato Permanente per la Promozione del Turismo ed entro settembre è atteso il via libera definitivo. L'idea, ha commentato il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, è rafforzare l'immagine dell’Italia come museo diffuso e governare la crescita del turismo internazionale proponendo nuove destinazioni.
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Nato dal confronto tra Ministeri, Regioni, Anci, sindacati e associazioni di categoria, soprattutto in occasione degli Stati Generali del Turismo a Pietrarsa (Napoli) a ottobre 2015 e ad aprile 2016, il Piano dovrebbe fornire una cornice unitaria per affrontare i problemi che limitano lo sviluppo del settore in Italia. Insufficiente innovazione tecnologica ed organizzativa, scarsa reattività alle trasformazioni del mercato, inadeguatezza delle competenze, condizioni sfavorevoli per l’attività delle imprese sono tutti fattori analizzati nel documento che individua una serie di obiettivi per il periodo 2017-2022 e 53 linee di intervento per conseguirli.
Sostenibilità, innovazione e accessibilità sono i tre principi trasversali posti alla base degli investimenti nei diversi campi di intervento.
Oltre all'adeguamento della rete infrastrutturale e alla digitalizzazione del settore, il Piano punta sul marketing innovativo per migliorare la capacità di penetrazione del “Brand Italia” dal lato della domanda ed ampliare i mercati di riferimento. Prioritaria la diversificazione delle mete turistiche, per valorizzare territori di grande potenzialità, ma ancora poco noti, sia con riferimento alle aree interne e rurali, che agli ambienti marini e alle città d'arte.
Altre misure riguardano la riduzione degli oneri burocratici e fiscali, la semplificazione del sistema normativo e il sostegno allo sviluppo delle imprese turistiche e della filiera, anche mediante la razionalizzazione dei regimi di aiuto e la programmazione di nuovi investimenti in formazione e capacità delle risorse umane del settore.
Il testo è ancora aperto alla consultazione e dovrebbe essere approvato definitivamente il 14 settembre. A quel punto dovrà essere sottoposto all'esame della Conferenza Stato-Regioni e delle commissioni parlamentari, prima di ricevere il via libera del Consiglio dei Ministri.
Per l'attuazione del Piano il Mibact adotterà dei programmi annuali con le azioni da intraprendere, in continuità con alcune iniziative già avviate per la valorizzazione turistica dei fari e delle case cantoniere, il sistema delle ciclovie turistiche e la rete wi-fi per le aree turistiche e culturali.
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Photo credit: LoStrangolatore
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