Brevetto europeo – Italia firma protocollo per Tribunale unificato
Il brevetto europeo taglierà del 78% i costi sostenuti dalle imprese per la protezione delle invenzioni
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Dopo anni di tentennamenti, l'Italia compie passi decisivi per l'applicazione del brevetto unitario europeo. Alla ratifica dell'accordo istitutivo del Tribunale unificato brevetti, il 10 febbraio scorso, ieri ha fatto seguito la firma del protocollo che ne consente l'applicazione provvisoria. A questo punto mancano solo le ratifiche di Gran Bretagna e Germania perché lo strumento entri in vigore.
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L'iniziativa si compone di due strumenti, il brevetto unitario europeo e il Tribunale unificato brevetti (TUB).
L'obiettivo è ottenere, attraverso una procedura unica, una protezione valida per le invenzioni su tutto il territorio europeo. In questo modo si riducono costi ed oneri burocratici a carico delle imprese, soprattutto sul fronte della traduzione e del deposito, e si assicura maggiore certezza giuridica mediante un sistema centralizzato per la composizione delle controversie.
Il sistema è stato inizialmente osteggiato da Italia e Spagna, per opposizione al trilinguismo, cioè la scelta di privilegiare inglese, francese e tedesco per la registrazione dei brevetti, percepita come uno svantaggio competitivo per le imprese europee con un differente regime linguistico.
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Dopo la bocciatura dei ricorsi presentati alla Corte di giustizia europea, il Governo italiano ha però deciso di partecipare al brevetto unico europeo e nell'ottobre 2015 l'Italia ha partecipato per la prima volta al selected committee degli Stati membri aderenti, responsabile di scrivere le regole del nuovo meccanismo e di ripartire gli oneri finanziari tra i diversi Stati Ue.
La ratifica dell'accordo istitutivo del Tribunale unificato brevetti è arrivata, invece, il 10 febbraio scorso, seguita lunedì dalla firma del protocollo per la sua applicazione provvisoria, a margine del Consiglio Competitività a Bruxelles.
Il Tribunale, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio responsabile per le Politiche Ue Sandro Gozi, muoverà i primi passi dal mese di maggio, per diventare pienamente operativo dopo l’entrata in vigore dell’accordo, prevista per la fine del 2017. Una sede locale del Tribunale sarà stabilita a Milano, per andare incontro alle preoccupazioni dell'Italia sul trilinguismo e assicurare alle imprese nostrane processi in lingua italiana. Inoltre, per le sole PMI, l'Italia ha ottenuto uno sconto del 40% sulle tasse processuali.
Photo credit: Ronald Dcosta RD241
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