Internazionalizzazione - Rapporto CER, benefici per imprese italiane
Secondo il rapporto CER le imprese italiane che approdano all'estero sono più forti anche in Italia.
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E' stato presentato nelle scorse ore presso Invitalia il quarto rapporto 2016 realizzato dal Centro Europa Ricerche (CER), con il sostegno di Unindustria, l'Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo.
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Il CER – cosa è e di cosa si occupa
Fondato a Roma nel 1981, il CER (Centro Europa Ricerche) è un centro studi di economia applicata che analizza i temi centrali della politica economica italiana ed europea e predispone:
- analisi e previsioni di breve e medio periodo sulle tendenze economiche,
- valutazioni quantitative su provvedimenti di politica economica,
- studi e ricerche di finanza pubblica, politica tributaria, politica monetaria, politiche sociali, politica industriale, politica ambientale.
Dal 1982, il CER pubblica, con cadenza trimestrale, diversi tipi di rapporti:
- Rapporto Europa: analizza l’evoluzione e le prospettive delle economie europee con particolare attenzione ai problemi di governance e di politica economica,
- Internazionalizzazione dell’economia italiana: riguarda l'analisi della competitività dell’economia italiana con particolare riferimento al commercio estero e alle strategie di internazionalizzazione delle imprese,
- Previsione macroeconomica: è dedicato alla previsione macroeconomica e di finanza pubblica.
Il quarto rapporto CER 2016
I dati più rilevanti del quarto rapporto CER del 2016 sono stati esposti durante un evento di presentazione che si è tenuto a Roma, nell'Auditorium di Invitalia.
Questi, i punti principali emersi dal rapporto:
- le imprese italiane a controllo estero investono in Ricerca e Sviluppo quattro volte di più delle imprese italiane a controllo italiano,
- le imprese italiane di qualità che aprono all'estero si rafforzano dal punto di vista occupazionale anche in Italia, soprattutto se sono affiliate alle multinazionali,
- durante gli anni della crisi, l'integrazione internazionale dell'economia italiana ha contribuito a frenare il tasso di disoccupazione in Italia,
- le multinazionali presenti in Italia fanno un uso più intenso di lavoro qualificato e tendono anche a remunerarlo meglio rispetto alle imprese nazionali.
Presenti, tra gli altri, alla giornata di lavori il responsabile Incentivi e Innovazione di Invitalia Bernardo Mattarella, il presidente del Centro Europa Ricerche Vladimiro Giacchè, il pro rettore Relazioni Internazionali dell’Università di Firenze Giorgia Giovannetti, il presidente di UnionCamere Ivan Lo Bello e il direttore de Gli Stati Generali Jacopo Tondelli.
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Photo credit: MTSOfan via Foter.com / CC BY-NC-SA
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