Industria 4.0 - opportunita’ e sfide per il mercato del lavoro
Competenze digitali, formazione continua e nuove tecnologie al centro delle audizioni al Senato su Industria 4.0 e mercato del lavoro.
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La commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato ha condotto una serie di audizioni sull'impatto della quarta rivoluzione industriale sul mercato del lavoro, coinvolgendo rappresentanti del Fondo Banche Assicurazioni (FBA), del Politecnico di Milano, dell'Università Bocconi, della LUISS e della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
Industria 4.0 e formazione dei lavoratori
Tra le principali sfide che la quarta rivoluzione industriale pone al sistema produttivo italiano c’è la mancanza di competenze adeguate nel contesto di Industria 4.0.
Su questo fronte, il Fondo Banche Assicurazioni si sta impegnando per superare il gap di conoscenze ICT registrato nelle aziende italiane, ha sottolineato Giancarlo Durante, presidente del FBA. Scopo del fondo paritetico interprofessionale è favorire la qualificazione professionale dei lavoratori, lo sviluppo occupazionale e la competitività delle imprese operanti nei settori del credito e delle assicurazioni ad esso aderenti.
Sebbene i fondi interprofessionali svolgano un ruolo chiave nella formazione e nella riqualificazione dei lavoratori - ha proseguito Durante - in Italia sono necessari interventi coordinati tra enti, regioni e università affinché il Paese investa in programmi coerenti con le richieste del mondo del lavoro.
Lavoro 4.0 e nuove competenze
Le tecnologie dell’Industria 4.0 stanno cambiando radicalmente il mercato del lavoro, automatizzando da un lato una serie di mansioni e richiedendo dall’altro lo sviluppo di nuove competenze.
Per rispondere alle richieste del lavoro 4.0 - hanno evidenziato diversi rappresentanti del mondo accademico nel corso dei rispettivi interventi - le imprese italiane devono imparare a sviluppare strategie aziendali incentrate sulle persone. L’obiettivo è mappare le competenze digitali e individuare eventuali lacune conoscitive, favorendo al contempo la diffusione di una vera e propria cultura dell’innovazione.
A tal fine occorrono investimenti adeguati sia in tecnologie che nella formazione del capitale umano, da tradurre successivamente in modelli di lavoro innovativi.
Come prevenire effetti negativi
Tra gli effetti negativi della quarta rivoluzione industriale sull’occupazione c’è il rischio di una divisione del mercato lavoro in due: da un lato i lavoratori non qualificati e con bassi stipendi, dall’altro i lavoratori qualificati con alti stipendi.
Sebbene in Italia al momento questo rischio sia limitato, esistono una serie di interventi da mettere in atto per prevenire gli effetti sociali negativi della digitalizzazione industriale, hanno sottolineato alcuni relatori.
Si inizia con i programmi formazione permanente - a partire dalla formazione scolastica e universitaria - fino alla riqualificazione dei lavoratori più anziani e alle azioni di reskilling per i lavoratori a rischio. A questi interventi si aggiungono i programmi assicurativi sui salari e i prestiti a lungo termine per formazione professionale.
Piano nazionale Industria 4.0, risultati 2017 e linee guida 2018
Ad un anno dal lancio del Piano nazionale Industria 4.0, il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, insieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Valeria Fedeli e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, presenterà il 19 settembre alla Camera i risultati 2017 e le linee guida 2018 del Piano.
L'evento sarà anche l'occasione per fare il punto della situazione sulle misure previste dal Piano per stimolare gli investimenti nel campo della digitalizzazione industriale, tra cui il credito d'imposta per gli investimenti in R&S, il super e iperammortamento, previsti dalla legge di bilancio 2017.
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