Summit BRICS - l'obiettivo e' lavorare insieme contro il protezionismo
In un quadro di incertezza politica ed economica a livello globale, il blocco dei BRICS ha l'occasione di affermare il proprio ruolo sul piano internazionale contrastando l’avanzata del protezionismo a favore di una cooperazione inclusiva e di una prosperità condivisa.
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Si è tenuto dal 25 al 27 luglio a Johannesburg il decimo vertice dei BRICS, il gruppo dei Paesi emergenti composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.
“Collaborare in vista di una crescita inclusiva e di una prosperità condivisa” è stato il tema al centro del vertice, cui hanno partecipato i presidenti Michel Temer (Brasile), Vladimir Putin (Russia), Narendra Modi (India), Xi Jinping (Cina) e Cyril Ramaphosa (Sudafrica).
In un quadro di crescente protezionismo a livello globale, Il vertice è stata l’occasione per affermare l’impegno del blocco a favore di un mercato aperto ed equo. Nel primo giorno di summit il presidente cinese Xi Jinping ha infatti dichiarato che “non esistono vincitori in una guerra commerciale globale”, con un chiaro riferimento alle recenti politiche promosse dal numero uno della Casa Bianca Donald Trump.
L'avanzata del protezionismo rappresenta “un duro colpo per il multilateralismo” e, di fronte a questa situazione, i BRICS devono compiere una scelta tra la cooperazione e l’apertura reciproca, da un lato, e “un approccio di impoverimento dei vicini”, dall'altro, ha aggiunto Xi.
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Sempre nel primo giorno di vertice il presidente sudafricano Ramaphosa ha rilanciato l'accordo per istituire l'Area africana di libero scambio continentale (African Continental Free Trade Area), che, con un mercato di oltre un miliardo di persone e un PIL combinato di oltre 3 trilioni di dollari, rappresenta un'importante opportunità per i BRICS”.
Guardando all’interno del blocco, invece, Ramaphosa ha poi ricordato come la “cooperazione intra-BRICS” stia guadagnando slancio in settori come la finanza, l'agricoltura, il commercio, la lotta alla criminalità transnazionale, la scienza e la tecnologia, la salute, l'istruzione, la sicurezza e il dialogo accademico. La necessità di apportare cambiamenti nelle politiche nazionali affinché i giovani siano preparati per il futuro e abbiano le competenze per lavorare nella “quarta rivoluzione industriale” è stata infine sottolineata dal primo ministro indiano Narendra Modi.
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Nel secondo giorno di vertice il leader cinese Xi Jinping ha esortato i colleghi a “rinsaldare la partnership strategica e a consolidare la cooperazione” per realizzare “una comunità dal futuro condiviso”. Il tutto tramite quattro azioni strategiche:
- promuovere le potenzialità dei partner in termini di cooperazione economica,
- tutelare la pace e la sicurezza internazionale,
- approfondire la cooperazione in ambito culturale,
- creare una stretta rete di partnership.
Il summit è stato, infine, l’occasione per fare il punto sull’attuale rilevanza del blocco in termini di governance politica ed economica. Negli ultimi anni - è bene ricordarlo - i Paesi emergenti hanno lanciato una serie di iniziative volte a fornire capacità aggiuntive alle strutture di governance tradizionali. Tra i progetti principali in questo senso vi è stata la creazione di un nuovo istituto multilaterale di credito, la New Development Bank, che finora ha avviato finanziamenti del valore di 3,4 miliardi di euro a favore dei Paesi membri. La banca si aggiunge alla lunga lista di istituti multilaterali tradizionali come: Banca mondiale, Banca africa di sviluppo, Banca asiatica di sviluppo, Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, etc.
Un’altra importante iniziativa in questo senso è la sigla di un Accordo di riserva per le contingenze (Contingency Reserve Arrangement), volto a garantire liquidità agli Stati membri quando si trovano ad affrontare crisi della bilancia dei pagamenti a breve termine.
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