Commercio - UE al lavoro su clausole di salvaguardia in tutti gli accordi
L'Unione sta mettendo a punto un sistema per assicurare l’attivazione automatica di misure di salvaguardia negli accordi di libero scambio in caso di eccessive importazioni verso l'UE e conseguente rischio per l’industria europea.
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La Commissione, il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto nelle scorse ore un accordo provvisorio su una proposta per rendere 'automatica', in determinate circostanze di rischio per i settori industriali dell’UE, l'inclusione di misure di salvaguardia negli accordi commerciali stretti con Paesi terzi.
Va ricordato che le misure di salvaguardia bilaterali consentono il ritiro temporaneo delle preferenze tariffarie e la reintroduzione momentanea di dazi, allo scopo di proteggere l’industria dell’UE e degli Stati membri da un aumento improvviso delle importazioni.
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Nella maggior parte degli accordi commerciali bilaterali conclusi finora dall'UE con Paesi terzi sono inserite, in sede di sigla dell’intesa, clausole di salvaguardia o altri meccanismi ad hoc per il ritiro temporaneo delle preferenze tariffarie o del trattamento preferenziale.
L’idea alla base dell'intesa tra le istituzioni europee è, al contrario, quella di istituzionalizzare l’inserimento delle clausole in tutti gli accordi di libero scambio siglati da Bruxelles.
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Una volta approvato, il nuovo sistema ‘automatico’ scatterà per le intese commerciali con Giappone, Singapore e Vietnam e verrà poi applicato a tutti gli accordi in fase di negoziato - attuale e futuro - come quelli con Australia, Nuova Zelanda e Mercosur.
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