Partenariati per l'innovazione - PEI: il parere degli esperti
Un gruppo di esperti indipendenti, presieduto dall'ex primo ministro finlandese Esko Aho, ha condotto un'indagine sui Partenariati europei per l'innovazione (PEI) e ha espresso otto raccomandazioni alle istituzioni Ue per renderli più efficaci.
I Partenariati per l'innovazione sono stati istituiti nell'ambito dell'iniziativa Innovation Union con l'obiettivo di accelerare lo sviluppo e la diffusione di nuove soluzioni alle sfide sociali dell'Europa attraverso la collaborazione tra differenti stakeholder.
I PEI operativi sono attualmente cinque:
- invecchiamento attivo e sano,
- acqua,
- produttività dell'agricoltura e sostenibilità,
- materie prime,
- smart cities and communities.
Il gruppo di lavoro condotto da Aho ha analizzato i metodi di lavoro dei Partenariati e ha esaminato i loro risultati provvisori, per individuare misure idonee a migliorarne il funzionamento, anche in vista dell'attivazione di nuovi PEI.
Raccomandazioni
Le raccomandazioni degli esperti sono otto.
Innanzitutto, il ricorso ai Partenariati per l'innovazione è consigliato solo nel caso di sfide sociali che soddisfano criteri predefiniti e in particolare se esiste una chiara esigenza di:
- innovazioni rivoluzionarie e soluzioni sistemiche,
- partnership ampie,
- azioni a livello europeo,
- nuovi vantaggi competitivi al livello dell'Ue.
In secondo luogo, per ottenere un cambiamento sistemico, servono piani che individuino il tipo di interventi necessari, mostrando anche i legami e le interdipendenze tra gli elementi del sistema che devono essere ristrutturati.
A guidare poi il lavoro dei PEI devono essere team professionali dedicati, nominati personalmente dal presidente della Commissione europea e con responsabilità a livello politico.
Gli esperti parlano inoltre di 'approccio ecosistemico' per segnalare la necessità di concentrarsi sulla creazione di un ecosistema favorevole agli obiettivi, cioè un mercato unico per l'innovazione, in particolare attraverso azioni volte all'incremento della domanda di soluzioni innovative.
Il rapporto raccomanda anche di costruire uno spazio di lavoro equilibrato, che permetta l'ingresso di nuovi attori in ciascun settore, e di migliorare l'impegno degli attori interessati, con la creazione di sinergie tra i diversi gruppi di azione all'interno dei PEI, i gruppi nazionali di sostegno ed eventuali attori esterni all'Ue.
I Partenariati hanno bisogno di indicatori chiari per la valutazione dei risultati, che vanno misurati con riferimento al cambiamento sistemico che si vuole ottenere, piuttosto che rispetto all'intensità delle singole azioni messe in campo. Questi indicatori dovrebbero consentire al Consiglio dei Ministri dell'Unione di monitorare l'efficacia dell'impegno degli Stati membri verso i PEI.
Infine, serve una leadership di alto livello e un modello di governance efficace, con il coinvolgimento del presidente della Commissione europea e dei commissari competenti e un ruolo attivo anche del Consiglio Competitività.
I risultati dell'indagine saranno discussi con gli stakeholder che fanno parte dei PEI, prima di essere portati all'attenzione dei ministri della ricerca dell'Unione.
Links
Report European Innovation Partnerships
Innovation Union
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