Costruzioni - ANCE, serve piano investimenti da 30 miliardi

Puntare sulla flessibilità e l’utilizzo di risorse già stanziate per mettere insieme trenta miliardi di investimenti.

sebastianmichalke

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Ieri a Roma si è tenuta l’assemblea nazionale dell’Ance e il presidente dei costruttori, Claudio De Albertis, superata la delusione per i dati negativi sugli investimenti nel settore nel 2016, ha preso la parola per illustrare le priorità necessarie per tornare a crescere. In particolare, ha richiamato la necessità di “un grande piano di sviluppo industriale e infrastrutturale capace di innovare in profondità tutto il Paese”. Questa operazione potrebbe valere 30 miliardi di euro. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, intanto, avvia un tavolo di confronto sulla fase transitoria del Codice appalti.

Il piano da 30 miliardi

La proposta chiave di De Albertis è stata il varo di un grande piano di sviluppo industriale e infrastrutturale “capace di rinnovare in profondità il Paese, consentendogli di superare una volta per tutte il ritardo decennale accumulato nella dotazione di infrastrutture materiali e immateriali e rilanciando nello stesso tempo la produttività delle imprese e la ripresa dell'occupazione”. Per i costruttori è possibile mettere insieme trenta miliardi nei prossimi tre anni, “attraverso l’utilizzo delle risorse esistenti e una rinnovata flessibilità per gli investimenti a livello europeo”.

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Cinque linee d'azione

Cinque le linee d’azione prioritarie per raggiungere questo obiettivo:

  • la manutenzione e il miglioramento delle infrastrutture esistenti per garantire il mantenimento di adeguati livelli di servizio e di sicurezza;
  • l’accelerazione e l’ampliamento del piano di riqualificazione degli edifici scolastici;
  • l’assegnazione delle risorse necessarie alla realizzazione del piano pluriennale di riduzione del rischio idrogeologico annunciato a novembre 2014;
  • l’investimento sui beni culturali e sul turismo, come risorse da utilizzare al meglio per avviare, soprattutto nel Mezzogiorno, nuovi progetti di crescita economica;
  • il recupero e il risanamento infrastrutturale e sociale delle periferie.

Le azioni sul Codice appalti

Accanto a questo, il presidente Ance ha rinnovato la sua richiesta di agire con forza sul Codice degli appalti. A questo proposito, De Albertis ha parlato di “una vera e propria rivoluzione", ma che come ogni processo innovativo necessita di “un periodo di assestamento per poter essere assimilato”. Di qui la richiesta avanzata al Governo di “varare una moratoria che fino al 31 dicembre consenta alle amministrazioni di bandire le gare già pronte basate su progetti definitivi". 

Le risposte di Delrio

Immediata la risposta del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio su entrambi i punti. Partendo dalla questione degli investimenti, il responsabile del dicastero di Porta Pia si è detto favorevole alla proposta di un Piano industriale di sviluppo del settore. Mentre, in riferimento al Codice degli appalti, in una nota ufficiale ha annunciato “l’apertura di un tavolo di confronto per affrontare con Ance e gli enti locali la fase transitoria e l’andamento del mercato delle opere pubbliche, con componente prevalente dell’edilizia, cha ha comunque visto tra gennaio e giugno un aumento di quattro miliardi rispetto all’anno scorso”.

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