Connecting Europe Facility - CEF
Strumento finanziario diretto a migliorare le reti europee nei settori dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni.
Obiettivi
Obiettivo del Connecting Europe Facility (CEF) è accelerare gli investimenti pubblici e privati nel campo delle reti transeuropee dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia. In particolare il CEF sostiene progetti di interesse comune, diretti allo sviluppo e alla costruzione di nuovi servizi e infrastrutture, o all'ammodernamento di quelli esistenti, con priorità per i collegamenti mancanti nel comparto dei trasporti. Lo strumento sostiene, inoltre, progetti con un valore aggiunto a livello europeo e significativi benefici per la società che non ricevono finanziamenti adeguati dal mercato.
Beneficiari
Le proposte devono essere presentate da uno o più Stati membri o, con l'accordo degli Stati membri interessati, da organizzazioni internazionali, imprese comuni, ovvero imprese od organismi pubblici o privati, stabiliti nei Paesi dell'Unione.
Le proposte possono essere presentate anche da entità non dotate di personalità giuridica ai sensi della legislazione nazionale di riferimento, purché i loro rappresentanti abbiano la capacità di assumere impegni giuridici in loro nome e di offrire una garanzia per la tutela degli interessi finanziari dell'Unione equivalente a quella offerta dalle persone giuridiche. Le proposte presentate da persone fisiche non sono ammissibili.
Ove necessario, al fine di raggiungere gli obiettivi di un progetto di interesse comune e qualora la loro partecipazione sia debitamente giustificata, i Paesi terzi e gli enti stabiliti in Paesi terzi possono partecipare ad attività che contribuiscono a progetti di interesse comune. Questi non possono ricevere un sostegno finanziario a norma del regolamento del CEF, a meno che ciò non sia indispensabile al raggiungimento dell'obiettivo di un progetto di interesse comune dato.
Risorse e modalità di finanziamento
La dotazione complessiva del Connecting Europe Facility - pari a 33.242.259.000 euro a prezzi correnti (29,3 miliardi a prezzi del 2011) - è così ripartita:
- 26.250.582.000 euro (23,2 miliardi di euro a prezzi del 2011) per il settore dei trasporti, al fine di migliorare i collegamenti transfrontalieri,
- 5.850.075.000 euro (5,1 miliardi a prezzi del 2011) per il settore dell'energia, con l'obiettivo di modernizzare e ampliare le infrastrutture energetiche e di aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti,
- 1.141.602.000 euro (un miliardo a prezzi del 2011) per le telecomunicazioni, per stimolare lo sviluppo delle reti a banda larga e dei servizi digitali.
Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dal Parlamento europeo e dal Consiglio nei limiti del quadro finanziario pluriennale relativo agli anni 2014-2020.
Il CEF è attuato attraverso una o più delle forme di sostegno finanziario previste dal regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012, in particolare, attraverso sovvenzioni, appalti e strumenti finanziari.
Sovvenzioni
Nel settore dei trasporti, l'importo del contributo finanziario dell'Unione non deve superare:
- a) con riferimento ai contributi per studi, il 50% degli costi ammissibili;
- b) con riferimento alle sovvenzioni per lavori:
(i) per le ferrovie e per le reti stradali nel caso di Stati membri che non hanno una rete ferroviaria stabilita sul proprio territorio o nel caso di uno Stato membro o parte dello stesso con rete isolata privo di modalità di trasporto merci per ferrovia su lunghe distanze: il 20% dei costi ammissibili; il tasso di finanziamento può salire al 30% per le azioni riguardanti l’eliminazione di strozzature e al 40% per le azioni riguardanti tratte transfrontaliere e le azioniintese ad accrescere l'interoperabilità ferroviaria;
(ii) per le vie navigabili interne, il 20% dei costi ammissibili; il tasso di finanziamento può essere aumentato a un massimo del 40% per le azioni dirette ad affrontare le strozzature e per le azioni che riguardano tratte transnazionali;
(iii) per i trasporti interni, collegamenti e sviluppo di piattaforme logistiche multimodali, inclusi collegamenti con porti interni e marittimi e aeroporti, nonché per lo sviluppo di porti: il 20% del costo ammissibile;
(iv) per azioni dirette a ridurre il rumore del trasporto ferroviario, anche mediante adeguamento di rotabili esistenti, il 20% dei costi ammissibili;
(v) per una migliore accessibilità alle infrastrutture di trasporto per persone disabili, il 30% del costo ammissibile dei lavori di adattamento e in ogni caso non superiore al 10% del costo totale ammissibile dei lavori;
(vi) per azioni asostegno delle nuove tecnologie e dell'innovazione per tutti i modi di trasporto, il 20% dei costi ammissibili;
(vii) per le azioni a sostegno delle tratte stradali transfrontaliere, il 10% dei costi ammissibili; - (c) sovvenzioni destinate a sistemi e servizi basati su applicazioni telematiche:
(i) per le componenti terrestri dei sistemi ERTMS, SESAR, RIS e VTMIS, il 50% dei costi ammissibili;
(ii) per le componenti terrestri di ITS per il settore stradale, il 20% dei costi ammissibili;
(iii) per le componenti di bordo di ERTMS, il 50% dei costi ammissibili;
(iv) per i componenti di bordo dei sistemi SESAR, RIS, VTMIS e ITS per il settore stradale, il 20% delle spese ammissibili;
(v) per le azioni a sostegno dello sviluppo delle autostrade del mare, il 30% dei costi ammissibili;
(vi) per altri sistemi telematici applicati ai servizi di trasporto merci e parcheggio custodito sulla rete principale stradale, il 20% dei costi ammissibili.
Nel settore dell'energia, l'importo del contributo finanziario dell'Unione non deve superare il 50% del costo ammissibile degli studi e/o dei lavori. Il tasso di finanziamento può essere aumentato fino ad un massimo del 75% per azioni che forniscono un elevato grado di sicurezza dell'approvvigionamento a livello regionale o dell'Unione, ovvero rafforzano la solidarietà dell’Unione o comprendono soluzioni molto innovative.
Nel settore delle telecomunicazioni, il contributo finanziario dell'Unione non deve superare:
- (a) il 75% dei costi ammissibili per azioni nel campo dei servizi generali;
- (b) il 75% dei costi ammissibili per azioni orizzontali, compresi mappatura delle infrastrutture, gemellaggi e supporto tecnico.
Le piattaforme dei servizi essenziali saranno generalmente finanziate mediante appalti. In casi eccezionali, potranno essere finanziate da una sovvenzione che copre fino al 100% dei costi ammissibili, fermo restando il principio del cofinanziamento.
L'importo del sostegno finanziario da concedere per ciascuna azione selezionata è modulato sulla base di un'analisi costi-benefici del progetto, della disponibilità delle risorse di bilancio dell'Unione europea e della necessità di massimizzare l'effetto leva dei fondi Ue.
Inviti specifici per risorse trasferite dal Fondo di coesione nel settore dei trasporti
Per quanto riguarda l'importo di 11.305.500.000 euro trasferiti dal Fondo di coesione, da spendere esclusivamente in Stati membri ammissibili al finanziamento del Fondo di coesione, sono pubblicati inviti specifici per progetti riguardanti la realizzazione della rete centrale o per i progetti e le priorità orizzontali identificati nella parte I dell’allegato I (vedi Links).
Appalti pubblici
Le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici eseguite dalla Commissione europea o da uno degli organismi ammessi dal regolamento, per proprio conto o congiuntamente con gli Stati membri.
Strumenti finanziari
Gli strumenti finanziari istituiti in conformità al titolo VIII del regolamento (CE) n. 966/2012 possono essere utilizzati per favorire l’accesso ai finanziamenti da parte di entità che realizzano azioni che contribuiscono a progetti di interesse comune e al conseguimento dei relativi obiettivi. Gli strumenti finanziari si basano su valutazioni ex ante delle imperfezioni di mercato o situazioni di investimento subottimali e delle necessità di investimento.
Possono essere utilizzati i seguenti strumenti finanziari:
- a) strumenti rappresentativi di capitale, quali fondi di investimento aventi l’obiettivo di mettere a disposizione capitale di rischio per azioni che contribuiscono a progetti di interesse comune;
- b) prestiti e/o garanzie la cui concessione venga facilitata dall’uso di strumenti di condivisione del rischio, tra cui meccanismi di credit enhancement a favore di obbligazioni per il finanziamento di progetti, emessi da un’istituzione finanziaria avvalendosi di risorse proprie con un contributo UE per l’accantonamento e/o l’allocazione dei capitali.
L’Unione, qualsiasi Stato membro e altri investitori possono integrare con un proprio contributo il sostegno fornito attraverso gli strumenti finanziari, purché la Commissione approvi le eventuali variazioni dei criteri di ammissibilità delle azioni e/o la strategia di investimento dello strumento che dovesse eventualmente rendersi necessaria alla luce del contributo aggiuntivo.
Programmazione, attuazione e controllo
La Commissione adotta programmi di lavoro pluriennali e annuali per ogni settore e può anche adottare programmi di lavoro pluriennali e annuali che abbracciano più settori. I programmi di lavoro sono coordinati in modo tale da sfruttare le sinergie fra trasporti, energia e telecomunicazioni, in particolare in settori quali le reti energetiche intelligenti, la mobilità elettrica, i sistemi di trasporto intelligenti e sostenibili, i diritti di passaggio comuni o l'unione delle infrastrutture.
A seguito di ogni invito a presentare proposte sulla base di un programma di lavoro annuale pluriennale, la Commissione deciderà l'importo del sostegno finanziario da concedere ai progetti o a parti selezionate degli stessi e lo notificherà ai beneficiari e agli Stati membri interessati.
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