Via libera del Parlamento alla Nadef 2021. Proroga e semplificazioni per il Superbonus
Nella risoluzione di maggioranza sulla Nota di aggiornamento al DEF approvata da Camera e Senato, anche richieste al Governo in materia di contrasto al caro energia e all'evasione fiscale, sostegno alla transizione ecologica e potenziamento degli ammortizzatori sociali.
Cosa prevede il Recovery Plan: risorse, mission, progetti e riforme
Il documento della maggioranza sulla Nadef approvato dal Parlamento il 6 ottobre contiene in tutto dieci impegni per l'Esecutivo Draghi, tra cui spiccano le raccomandazioni sui bonus edilizi e in particolare sul Superbonus 110%: Camera e Senato chiedono di rinnovare i meccanismi dello sconto in fattura e della cessione del credito e di allargare le maglie dell'agevolazione ad altri edifici. Tra questi potrebbero rientrare anche i cosiddetti “immobili collabenti”, fabbricati inagibili non accatastati o accatastati ma non in grado di produrre reddito.
Le raccomandazioni si concentrano poi sugli stimoli alla crescita, con particolare attenzione alla necessità di intervenire sul fisco e in materia di lavoro, dalla razionalizzazione delle politiche attive all'estensione e semplificazione degli ammortizzatori sociali. Focus anche sul caro energia, che secondo le Camere richiede risposte strutturali, e sul sostegno alla transizione green, che passa anche per il taglio dei sussidi ambientalmente dannosi.
Le previsioni economiche della Nota di aggiornamento al DEF 2021
La Nadef, si legge nella nota di Palazzo Chigi che ha accompagnato l'approvazione del documento, “prende atto del miglioramento degli indicatori di crescita e deficit e definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima Legge di Bilancio, che avrà come obiettivo quello di sostenere la ripresa dell’economia italiana nel triennio 2022-2024, in stretta coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
In base alla Nota di aggiornamento al DEF approvata dal Consiglio dei Ministri, infatti, nel 2021 si registrerà una crescita del Pil del +6%, anzichè del 4,5% come stimato nel Documento di economia e finanza, mentre nello scenario programmatico si prevede un +4,7% nel 2022, +2,8% nel 2023 e +1,9% nel 2024. Le misure anticrisi e per la crescita dovrebbero innescare una dinamica positiva anche rispetto al rapporto debito/Pil che, grazie al più alto livello del Prodotto interno lordo e al minor deficit, non dovrebbe salire ulteriormente nel 2021, come era stato previsto nel Documento di economia e finanza, ma dovrebbe scendere dal 155,6% del 2020 al 153,5% quest'anno, per arrivare sotto al 150% nel 2022. L'obiettivo è riportare il rapporto debito/Pil al livello precrisi (134,3%) entro il 2030.
Quanto al deficit, rispetto all'11,8% stimato nel Documento di economia e finanza, nella Nadef l'indebitamento netto si attesta al 9,4% nel 2021 per scendere al 5,6% nel 2022, al 3,9% nel 2023 e al 3,3% nel 2024. Positive anche le stime sull'occupazione, che nel 2021 cresce del 6,5%, a fronte del crollo del 10,3% registrato nel 2020, mentre l'aumento del tasso di disoccupazione, dopo il 9,3% dello scorso anno, dovrebbe limitarsi al 9,6% nel 2021.
"Il quadro economico è di gran lunga migliore di quello che noi stessi pensavamo potesse essere 5 mesi fa", ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, illustrando in conferenza stampa insieme al ministro dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, i contenuti della Nadef 2021. Questi dati sono la "prima conferma quantitativa che dal problema dell'alto debito pubblico si esce con la crescita". Questo significa - ha aggiunto - che "nella selezione delle misure per la legge di Bilancio dobbiamo stare attenti a quali misure contribuiscono a una crescita equa, sostenibile e duratura". Sarà quindi ancora una volta una manovra espansiva diretta a sostenere una crescita strutturale, che "la sfida più importante che abbiamo davanti", ha anticipato il premier.
Sulla stessa linea il ministro Franco: "c'è una ripresa nel 2021 che continua nel 2022 e tassi che restano significativi nel 2023 e nel 2024, che sono il vero test per la nostra politica economica e la capacità di fare la differenza rispetto ai decenni scorsi: il PNRR è cruciale per ottenere questi risultati, ma tutti gli elementi di bilancio vanno utilizzati, a cominciare dalla manovra. Dobbiamo domandarci se ogni componente della legge di bilancio aiuta gli investimenti, aiuta la produttività e aiuta a conseguire tassi di occupazione più elevati".
Tra gli interventi individuati dal Governo per sostenere la ripresa rientrano la proroga del Superbonus 110% e del Piano Transizione 4.0 e il potenziamento del Fondo centrale di garanzia, ma anche la prima fase della riforma dell'Irpef e degli ammortizzatori sociali, la messa a regime dell'assegno unico universale per i figli e misure volte alla riduzione dei divari territoriali nell'accesso ai servizi tramite l'incardinamento dei LEP, i Livelli essenziali di prestazione, nel documento-base della manovra.
Sullo sfondo i ripetuti riferimenti all'importanza dei vaccini per proseguire lungo il sentiero di crescita. L'ingrediente ambientale che ha favorito la ripresa dell'economia italiana è la vaccinazione, ha detto Draghi. La Nadef è costruita su uno scenario in assenza di nuove restrizioni dovute al Coronavirus da qui a fine anno, ha detto invece il ministro Franco, sottolineando che le prospettive di ulteriore recupero del Pil nei prossimi trimestri sono legate, oltre che a fattori globali - come l'evoluzione della domanda e gli aumenti dei prezzi dell'energia - in primo luogo all'evoluzione della pandemia.
I collegati alla legge di bilancio 2022
Oltre alle previsioni economiche e a una sintesi dei principali provvedimenti di finanza pubblica adottati nel corso del 2021, la Nadef dedica anche una sezione alle riforme alla luce delle raccomandazioni del Consiglio nell'ambito del Semestre europeo. Riforme che coincidono sostanzialmente con quelle previste dal Recovery Plan, dal momento che l'Italia ha scelto di inglobare nel PNRR anche il Programma Nazionale di Riforma (PNR), e quindi riguardano PA, concorrenza, lavoro, politiche sociali, istruzione.
Nella Nota di aggiornamento al DEF il Governo fornisce anche un elenco dei collegati alla manovra di bilancio 2022-2024 attesa nelle prossime settimane, che saranno in tutto ventuno:
- DDL "Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata di cui all'articolo 116, comma 3, Cost."
- DDL recante "legge quadro per le disabilità"
- DDL di revisione del Testo Unico dell'ordinamento degli enti locali
- DDL delega riforma fiscale
- DDL delega riforma giustizia tributaria
- DDL riordino settore dei giochi
- DDL su revisione organica degli incentivi alle imprese e potenziamento, razionalizzazione, semplificazione del sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno
- DDL su disposizioni per lo sviluppo delle filiere e per favorire l'aggregazione tra imprese
- DDL di revisione del d. lgs. 10 febbraio 2010, n. 33 (codice della proprietà industriale)
- DDL per l'aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
- DDL in materia di titoli universitari abilitanti (cd. DDL "lauree abilitanti")
- DDL "Delega al Governo e altre disposizioni in materia di spettacolo"
- DDL recante misure di attuazione del Patto per la salute 2019-2021 e per il potenziamento dell'assistenza territoriale
- DDL "delega recante principi e criteri direttivi per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico, di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288"
- DDL "Delega al Governo per il coordinamento e il graduale aggiornamento della fascia anagrafica di riferimento delle politiche giovanili nonché misure per la promozione dell'autonomia e dell'emancipazione dei giovani".
- DDL di delega per la riforma del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 ("Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera i), della legge 7 marzo 2003, n. 38")
- DDL "Sistema degli interventi a favore degli anziani non autosufficienti"
- DDL "Legge sulla montagna"
- DDL in materia di riforma della magistratura onoraria
- DDL "Valorizzazione del sistema della formazione superiore e della ricerca"
- DDL "Legge annuale sulla concorrenza 2021".
Infine, ci sono tre allegati: una Nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente, il Rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali e il Rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva.
Allegato infrastrutture DEF 2021: il punto sui fondi stanziati
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